Arthur
Pendragon. Guardati. Guarda cosa sei diventato in così poco
tempo. Un re, un
amante, un padre. Sei un’unica sostanza che si mostra sotto
tre aspetti
diversi.
Di
quale ne vai più fiero?
Sei
ritenuto un nobile re. Il tuo popolo ti ama e tu lo sai.
Hai riportato
la pace e hai giurato eterno rispetto a chi è diverso da te.
Sei a conoscenza
che tu sei e sarai il più grande sovrano che Camelot abbia
mai avuto. E tu, sì
proprio tu, Arthur Pendragon, sei il primo a promuovere questa mozione,
perché
sai che nessuno ti sarà mai superiore e tutti quelli che ci
furono e ci saranno
nulla in confronto a te.
Sei
reputato un amante gentile. Hai combattuto contro ogni ostacolo che il
tuo
onore t’imponeva pur di poter riuscire ad amare
l’unica persona che sia rimasta
lealmente al tuo fianco. E
adesso,
guardati ancora una volta e osserva la tua metà vicino a te.
Ne sei fiero,
molto fiero. Non è così giovane re? Sei
orgoglioso di aver avuto il sopravvento
su te stesso e grazie a questo (a causa di questo) sei convinto del
fatto che
nulla e nessuno potrà esserti uguale.
Sei
considerato un buon padre. Daresti anche la vita per quel raggio di
sole, che
hai conquistato con fatica e pazienza. Hai imparato a tue
spese che solo
il tempo lenisce le ferite. Per un’ultima volta, sovrano di
Camelot, guardati.
Anzi, guarda la copia di te stesso farsi strada nel tuo regno e nel tuo
cuore. Sai
per certo, che finché sarai in vita, la vita del tuo stesso
sangue non potrà
mai essere stroncata, poiché nessuno potrà mai
sovrastare te e tutto ciò che è
tuo.
Arthur
Pendragon, re di Camelot, nuova luce di Albion, sappi bene che i tuoi
tre
titoli, di cui ti vanti, ti fanno macchiare del peggiore dei peccati: la
superbia.
Kaleb.
Ti sei mai domandato quanto rancore possa portare nei cuori il tuo
nome? Sei
piccolo, troppo piccolo, per aver un animo così colmo di
cattiverie e odio.
Sei
il degno erede di colei che ti ha dato alla luce. Forse sarebbe stato
meglio
che non fossi mai esistito, perché a causa tua tanta gente
ha sofferto, soffre
e soffrirà. Solo il tuo sguardo da bambino innocente
può camuffare chi tu sia
realmente. Grazie al tuo riflesso riesci a prendere tanto dagli altri,
senza
dare nulla in cambio se non sofferenza.
Vuoi
il potere. Lo desideri. Lo brami. Sei disposto a tutto pur di
ottenerlo, perché
sai che è giusto così. Per
te non c’è
niente di sbagliato nel tuo operato, giovane stregone. Pensi che tutto
sia
dovuto e nulla ricambiato, ma è proprio qui che ti sbagli.
Coloro
che tu odierai più di ogni altra cosa ti ricambieranno con
un odio più forte.
Ti pentirai di aver sprecato la tua vita in questo modo e in quel
momento sarai
annullato per sempre, perché non sei in grado di dar nulla
oltre all’odio.
Se
l’avarizia
dovesse avere un nome, porterebbe il tuo Kaleb.
Gwen,
o meglio conosciuta come Ginevra. Sono tanti gli appellativi con cui
puoi
essere nominata: ex serva di Lady Morgana, quasi moglie di Arthur,
quasi regina
di Camelot, amante di Lancillotto.
Il
tuo percorso è stato lungo e tortuoso, piccola Gwen. Hai
avuto tutto in un
istante e l’hai gettato via per un capriccio. No, non era un
capriccio. Era una
realtà dei fatti, perché tu
sapevi
che il tuo cuore non appartenesse al re di Camelot ma a uno dei suoi
più fidati
cavalieri. Lo avevi sempre saputo. Fin dall’inizio.
Ad
avvolgerti è stata l’illusione di poter ritrovare
l’amore tra le braccia di un altro
uomo, ma così non è stato. Alla fine hai ceduto e
hai lasciato che i tuoi sentimenti
prevalessero, senza renderti conto di quello che stessi facendo. Hai
umiliato e
sedotto colui che ti aveva amato più di se stesso. Avrai
fatto bene o no? Chi
potrà mai dirlo…
L’unica
cosa, che in tanti diranno, è che il tuo errore è
stata la tua salvezza, nonostante
all’inizio tutto possa aver fatto sembrare il contrario, ma
guardati adesso.
Ascoltami e guardati Gwen. Forse tu sei l’unica persona ad
avere avuto un lieto
fine, perché gli altri lo avranno solo per metà.
Ringrazia
la
lussuria Gwen, perché è stata
lei a salvarti. Sei stata salvata da un
peccato, che rimarrà per sempre tale.
Elizabeth.
Non ci sono parole per descriverti. Molti si sono chiesti se tu abbia
mai
posseduto un’anima. Sei solo un fantoccio in cerca di
vendetta.
Vuoi
vendicare coloro che hai amato. E’ questo il tuo obiettivo,
strega. Vuoi
privare dello stesso affetto, coloro che te l’hanno tolto.
Provi rancore verso
di loro, anzi verso di lei.
La
guardi e vedi in lei tutto quello che avresti dovuto avere tu.
Lei
ha una famiglia, tu no. Fai solo
parte di un’associazione che ti aiuterà a portare
a termine il tuo obiettivo.
Lei
sfoggia un sorriso sincero, il tuo è finto.
Tu li stai ingannando tutti.
Lei
può amare, tu invece riesci a provare solo rancore.
Non conosci altro sentimento, proprio come i tuoi simili.
Lei
può avere lui, tu a lui non lo potrai mai avere. Perché tu non
possiedi un cuore da donare.
Stai
attenta Beth, poiché l’invidia
potrebbe essere la tua
rovina.
Galvano.
Sei uno dei più grandi cavalieri di Camelot. Segui
fedelmente il tuo signore e
nei momenti liberi ti concedi qualche svago. Solo uno? Non credo
proprio!
Ritengo che tu ne abbia tanti. Anche fin troppi.
Sei
un uomo apprezzato e ambito, cosa potresti desiderare di
più? Nulla! E invece,
mio bel cavaliere, c’è ancora qualcosa che tu
desideri, anzi che il tuo cuore
brama. Sì, Galvano, è proprio lei il tuo
desiderio. Sei pazzo di lei,
immensamente pazzo.
Quante
volte hai cercato rifugio nelle braccia di altre donne, pur di
dimenticarla?
Quante volte avresti voluto riconoscere il suo sorriso in quello di
un’altra? Quante
volte ancora lo farai?
Sei
ingordo Galvano, troppo ingordo. Non riesci a soddisfare il desiderio
di
averla, e per questo ti accontenti delle altre, sperando che ti aiutino
a
dimenticarla.
Bisogna
ammettere che la gola
è il peccato che più ti si addice.
Morgana
Pendragon. Una donna, mille mali. Hai ricevuto tanto dolore da quelli
per cui
nutrivi affetto, e lo hai ricambiato con gli interessi.
Sei
stata posseduta e sottomessa dalla rabbia. Hai lasciato che il tuo
cuore fosse
invaso dall’oscurità, senza contrastarla o
opporti, perché sapevi che era l’unico
mezzo per ottenere la vendetta nei confronti della tua ex famiglia.
Il
tuo odio verso Uther ti ha consumato lentamente e adesso la rabbia che
provi
nei confronti di tuo fratello è superiore a qualsiasi altra
cosa. Vorresti
vederlo perire per mano tua e impossessarti del tuo
regno, perché è tuo di diritto e basta.
Tu
sei l’unica che possa sedere sul trono di Camelot, tuo
fratello è nulla
paragonato a te. E questo ti a rabbia. Sì, perché
vorresti indietro ciò che è
tuo di diritto e faresti qualsiasi cosa, saresti disposta anche a
sacrificare
il tuo sangue pur di essere regina.
Non
c’è che dire Morgana, sei sotto il controllo
dell’ira.
Morgause.
Sei una delle cause che ha portato Camelot alla distruzione. Sei stata
tu a
dare inizio alle danze e quando hai compreso che non ne saresti uscita
vincitrice,
ti sei ritirata da vigliacca.
Hai
lasciato questo mondo, consapevole di essere stata sconfitta, e con tua
grande
sorpresa ci sei ritornata. Lei ha
permesso il tuo ritorno. Dovresti gioirne, no?
Lei
è andata avanti e ha sottomesso molti, anche se non
è riuscita pienamente nel
suo intento, ma non si è ancora arresa, e vuole il tuo
sostegno. Tu sei più che
pronta a darglielo… ma? C’è qualcosa
non va, vero?
Da
quando hai riaperto gli occhi, ti senti diversa…
cambiata… umana. Può essere vero?
Chi lo sa. Ci sono tante cose al mondo, di cui tutti ignorano
l’esistenza.
Forse, anche tu lo hai notato, non è così
Morgause?
Allo
stesso tempo, però, cerchi di reprimere questo sentimento.
Potresti accettarlo,
ma non vuoi per tante ragioni.
Per
prima cosa deluderesti tua sorella, e poi non ne hai voglia.
Perché amare è
molto più difficile che odiare. Non avresti né la
forza, né il desiderio di
provarlo e questo è dovuto al fatto che ormai tu sia solo
un’ombra. L’ombra di
quello che sei stata.
L’accidia
ormai è parte di te.
Ehi.
Salve a tutti.
I miei complimenti per esser arrivati fin qui! Dico sul serio, avete
avuto
fegato, ma quella che si è distinta tra tutte è
stata Zara88, che ha avuto il
coraggio di leggere questo scarabocchio per prima. Colgo
l’occasione di
ringraziarla infinitamente per questo.
Andiamo
alla
prefazione. Come avrete notato è un po’
confusionaria e ci sono dei personaggi
nuovi. Ho utilizzato i sette peccati capitali per esprimere i loro lati
più
oscuri, così da farvi un’idea su quelli che
saranno i personaggi chiave, ma non
vi dico più nulla per non rovinarvi il resto. Mi piacerebbe
che leggiate con
gusto e sorpresa il capitolo successivo.
Troverei
delizioso
se lasciaste un piccolo commentino. Per me sarebbe molto costruttivo.
Vi ringrazio
in anticipo. E vi lascio tutti con un bacino. Alla prossima.
Disclaimer: I
personaggi che appaiono
nel telefilm e sono citati in questo racconto non sono miei. Essi
appartengono
agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi
è alcuna forma di
lucro, da parte mia.
Nota:
questa fanfiction nasce da una trama,
scritta da me, per un gdr merliniano ovviamente. Per ulteriori
informazioni,
potete contattarmi in privato.
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio
No Profit:
Dona
l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio
crede)
Lillibeth_92
|