Lo specchio sulla strada dei sogni infranti

di CattivoProfeta
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Un pensiero, uno cartaceo. Scritto con la penna, con l’inchiostro indelebile.
Vedi questa città?
Ognuno ha un sogno, ed i sogni sono le cose più belle, sono di chi li partorisce, di chi li plasma. Qualcuno è rubato, qualcuno inventato, qualche altro riciclato, qualcuno inespresso, qualcuno represso, qualcuno infranto, qualche altro scomparso.
Vedi quel ragazzo?
Quello che cammina da solo, sulla strada dei sogni infranti.
Non lo vedi?
Riesco a leggergli dentro. Sì, ha un’anima buona, travestita in modo strano, diverso, forse senza senso, ha un cuore stupido che batte per le persone sbagliate, una mente confusa che pensa ma che non ragiona.
Io lo vedo, vorrebbe scappare, volare, ed andare in un altro universo o magari fuori paese. Si accontenta di poco ma quel poco è troppo agli occhi di chi, come te, quel ragazzo non lo trova. Io lo vedo, ha un sogno anche lui. Io so qual è, ma i sogni sono di chi li sogna, non sono degli altri. Forse questo ha ballato, magari si è nascosto, forse è stato spodestato o magari rimodellato. Certamente è stato sempre presente. Quel ragazzo ci pensa. Pensa che è vecchio, ma pensa che vuole giocare le sue carte, forse perdenti.
Lo vedi quel ragazzo?
Si crede vecchio ma non lo è abbastanza per scegliere da solo, la sua vita è scelta da altri e vissuta da lui.
Chi sono questi figuri?
È qualcuno che infrange i sogni, che spezza gli incanti, che brucia le ambizioni, che impone la vita, che sceglie il futuro. È qualcuno che tutto ha sbagliato e che niente vuole aggiustare.
Sì, io quel ragazzo lo conosco, lo vedo ogni giorno, vedo che esiste, che prova a vivere, che prova a dare un senso a se stesso, alla vita che ha.
Mi ascolti? Ma con chi sto parlando?
Ho parlato da solo, ho capito. Solo, davanti allo specchio. Lo specchio incastonato nell’asfalto della strada dei sogni infranti.
Io quel ragazzo lo vedo, ma sono l’unico.
Vero?




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