Il giorno impronunciabile.

di So_
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Era la sera della festività impronunciabile, quel maledetto 25 dicembre che Hugo aveva imparato a temere perché portava sempre qualcosa di negativo. Seduto su un tappeto morbido, di fronte al fuoco acceso nel caminetto, il ragazzo pensava. Quanto era disposto a sacrificare per poter fare il lavoro dei suoi sogni? Sin da bambino si era immaginato Spezzaincantesimi, come l’adorato zio, e crescendo aveva avuto la conferma che quella era la sua strada. Trasferirsi all’estero era un passo piuttosto ovvio, ma di certo nessuno si aspettava che avvenisse così presto. Non se lo aspettava specialmente Travis, il suo ragazzo.
“Eccomi.” Hugo si voltò e lo vide arrivare, affascinante come sempre. Gli sorrise, provando a nascondere un’aspra tristezza di fondo, e il ragazzo sorrise di rimando nascondendo malamente la stessa tristezza. Sembrava impossibile che fosse già arrivato il momento di partire. Travis si sedette dietro a Hugo e lo abbracciò, stringendolo come per trattenerlo lì con sé. Gli diede un bacio sul collo, poi appoggiò la testa su una spalla del suo amato Weasley. Stettero in silenzio, fermi, l’uno abbracciato all’altro, per almeno cinque minuti. Fu Travis a rompere il silenzio. “Non lasciarmi.” Nel sentire la sua preoccupazione, Hugo si voltò per guardarlo in faccia. “Non ti voglio lasciare.” L’altro ragazzo alzò lo sguardo per pochi istanti. “Partirai.” Hugo tornò a guardare nel fuoco, anche se il suo sguardo sembrava cercare qualcosa di più, come se le fiamme nascondessero un segreto da svelare. “Beh, non sarò lontano.” Travis sciolse l’abbraccio e si sedette accanto al giovane Spezzaincantesimi. “L’Italia a me sembra lontana. E mancano solo due giorni…” Hugo cercò una delle sue mani, e la strinse come se da quel contatto traesse energia vitale. “Mi mancherai,” disse rassegnato. Stava andando incontro al suo destino, ma quando aveva fatto domanda non aveva pensato al dolore della separazione. “Mi mancherai anche tu,” rispose Travis. “Mi manchi già.”




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