Io sono Elena. Elena di Troia.
La traditrice, la causa di una sanguinosa guerra durata dieci anni.
Dieci lunghi anni, nei quali non ho mai incontrato l’ombra di un sentimento
chiamato felicità.
Non sono né una vittima né una peccatrice, sono solo una donna.
Una donna bella, condannata per questo.
Né mio padre, il supremo Zeus, né mia madre Lede, né mio marito Menelao e
neppure il mio amante Paride si sono preoccupati di me.
Io sono sempre stata un trofeo da esibire, un giocattolo da contendere nelle
mani dei potenti.
Fin da piccola sono stata ammirata solo per la mia bellezza, considerata
leggendaria. Nessuno si è mai addentrato nei miei sentimenti, nelle mie
emozioni.
Tutti si sono semplicemente messi a guardare, guardarmi sposarmi, scappare e
ritornare.
Elena di Troia.
Nessuno mi ha mai ricordato per qualcos’altro.
Quando divenni la ricompensa di Paride, per quella maledetta e stupida
contesa del pomo d’oro, io fui semplicemente presa, degno premio per la vittoria
di Afrodite.
Nessuno mi chiese se ero d’accordo a lasciare la mia terra, la mia casa.
Sono improvvisamente diventata l’amante di Paride, denigrata da tutti gli
Achei e criticata da tutti i Troiani.
Non ho mai amato Paride, né Melenao.
Eppure, per entrambi, il fatto che non provassi alcun sentimento per loro non
li ha portati a desistere, a lasciarmi vivere la mia vita.
La mia vita.
Ma che vita ho mai vissuto?
Circondata da falsità, patetica regalità e guerre.
Sempre sotto la tutela di qualcuno, senza poter uscire, nemmeno per scendere
nell’agorà.
Nulla mi è stato permesso, e nulla mi è permesso tutt’ora.
E io continuo a essere Elena, la peccatrice scappata con l’amante e che il
generoso principe Menelao ha perdonato e ricondotto alla reggia.
Sono Elena, la moglie di Melenao, la reclusa in questa gabbia di cristallo e
maledico gli Dei, e mio padre, perché mi ha fatta nascere bella.
E anche ora, che la vecchiaia mi sta consumando lentamente e i miei capelli
sembrano fili d’argento e sono ritornata a "casa", tutti continuano a parlarmi
alle spalle.
Sento ormai la mia fine vicina, ma non ho paura.
So che almeno avrò pace, pace di essere solamente Elena.
Ciao a tutti! Come va? Io abbastanza bene, e sono appena ritornata dalle
vacanze! Anche se vi devo confessare che sono felice di essere a casa!
Per quanto riguarda questa storia, come potete vedere è completamente
estranea al mondo di Harry Potter and co, parla di Elena di Troia.
Devo confessarvi che l’ho scritta tutta in un giorno, con sotto le note di
"Unwritten".
L’ispirazione l’ho avuta da una versione di greco che dovevo fare come
compito.
Parlava di lei nel modo classico, come la descrive l’Iliade. Allora io ho
voluto vederla sotto una luce diversa, nuova.
Non difendo Elena, sto solo cercando di mettermi nei sui panni… sicuramente
sarebbe stato più semplice descrivere Andromaca o Ettore, ma sarebbe stato
diverso.
A voi la lettura, e RECENSITE! Buon rientro a scuola! Bacio, costy
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