Io sono Elena

di costy24
(/viewuser.php?uid=14345)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Io sono Elena. Elena di Troia.

La traditrice, la causa di una sanguinosa guerra durata dieci anni.

Dieci lunghi anni, nei quali non ho mai incontrato l’ombra di un sentimento chiamato felicità.

Non sono né una vittima né una peccatrice, sono solo una donna.

Una donna bella, condannata per questo.

Né mio padre, il supremo Zeus, né mia madre Lede, né mio marito Menelao e neppure il mio amante Paride si sono preoccupati di me.

Io sono sempre stata un trofeo da esibire, un giocattolo da contendere nelle mani dei potenti.

Fin da piccola sono stata ammirata solo per la mia bellezza, considerata leggendaria. Nessuno si è mai addentrato nei miei sentimenti, nelle mie emozioni.

Tutti si sono semplicemente messi a guardare, guardarmi sposarmi, scappare e ritornare.

Elena di Troia.

Nessuno mi ha mai ricordato per qualcos’altro.

Quando divenni la ricompensa di Paride, per quella maledetta e stupida contesa del pomo d’oro, io fui semplicemente presa, degno premio per la vittoria di Afrodite.

Nessuno mi chiese se ero d’accordo a lasciare la mia terra, la mia casa.

Sono improvvisamente diventata l’amante di Paride, denigrata da tutti gli Achei e criticata da tutti i Troiani.

Non ho mai amato Paride, né Melenao.

Eppure, per entrambi, il fatto che non provassi alcun sentimento per loro non li ha portati a desistere, a lasciarmi vivere la mia vita.

La mia vita.

Ma che vita ho mai vissuto?

Circondata da falsità, patetica regalità e guerre.

Sempre sotto la tutela di qualcuno, senza poter uscire, nemmeno per scendere nell’agorà.

Nulla mi è stato permesso, e nulla mi è permesso tutt’ora.

E io continuo a essere Elena, la peccatrice scappata con l’amante e che il generoso principe Menelao ha perdonato e ricondotto alla reggia.

Sono Elena, la moglie di Melenao, la reclusa in questa gabbia di cristallo e maledico gli Dei, e mio padre, perché mi ha fatta nascere bella.

E anche ora, che la vecchiaia mi sta consumando lentamente e i miei capelli sembrano fili d’argento e sono ritornata a "casa", tutti continuano a parlarmi alle spalle.

Sento ormai la mia fine vicina, ma non ho paura.

So che almeno avrò pace, pace di essere solamente Elena.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti! Come va? Io abbastanza bene, e sono appena ritornata dalle vacanze! Anche se vi devo confessare che sono felice di essere a casa!

Per quanto riguarda questa storia, come potete vedere è completamente estranea al mondo di Harry Potter and co, parla di Elena di Troia.

Devo confessarvi che l’ho scritta tutta in un giorno, con sotto le note di "Unwritten".

L’ispirazione l’ho avuta da una versione di greco che dovevo fare come compito.

Parlava di lei nel modo classico, come la descrive l’Iliade. Allora io ho voluto vederla sotto una luce diversa, nuova.

Non difendo Elena, sto solo cercando di mettermi nei sui panni… sicuramente sarebbe stato più semplice descrivere Andromaca o Ettore, ma sarebbe stato diverso.

A voi la lettura, e RECENSITE! Buon rientro a scuola! Bacio, costy





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=92272