Stream of Consciousness

di Cathy Earnshaw
(/viewuser.php?uid=166266)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 …e sentire la vita scivolare via, senza sapere dove si trova, senza sapere se lo rivedrò mai. Ormai, il mio tempo è misurato, il giorno volge al termine. E la causa di questa follia è lui, e lui soltanto. Aveva la mia anima, ma non era abbastanza. Voleva di più. Che cosa c’è di più dell’anima, mi domando? Quale pretesa, la sua. Ora la luce mi sta lasciando, e non ho più la forza di ripetermi che non ho fatto il più grande errore della mia vita quando l’ho lasciato andare. Ma ormai è tardi, anche per le lacrime. Piangere è da persone deboli, e io non sarò debole nemmeno nella mia ultima ora. Ma forse non è ancora tutto perduto. La mia anima, la mia devozione per tutti i giorni della mia vita non era sufficiente? Allora passerò questo umano limite. Sarà eterno il mio amore per lui, per lui tornerò dalle ombre dei morti, per lui i miei piedi calcheranno nuovamente questa terra. E non lo abbandonerò mai, mai, fino a quando il suo corpo freddo non riposerà accanto al mio. E sentirà la mia voce nel fruscio delle foglie, e le mie mani nel respiro del vento, e il mio profumo nei suoi peggiori incubi. Sarò con lui per sempre, perché lo amo come un essere mortale non potrebbe amare, e perché lo odio, perché se la vita mi sta abbandonando è solo a causa sua. E lui bramerà di avermi accanto, ma lo sconvolgerà la mia presenza. Impazzirà di terrore e di dolore. E sarà mio. Fino alla sua morte, e oltre.   




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=925232