Piccole Perle Nascoste

di Donixmadness
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Due iridi magenta scrutavano dietro l'uscio della porta. La piccola non voleva farsi vedere.
In realtà, la porta del soggiorno era aperta e la bambina con gli odango osservava la scena all'interno. Due uomini in divisa stavano sollevando il pianoforte. La mamma era in piedi a guardare, mentre papà apriva la porta ai due insevienti. Anche quando lo strumento fu tolto, lasciando la parete polverosa, lei rimase lì a fissare quel vuoto.
Pareva che non sapesse più che fare, ma nella sua mente la donna cercava di convincersi che quella era la cosa giusta.
Sì, Doremi non doveva soffrire più a quel modo. Non vedrà più sua figlia piangere sui tasti di bianchi del pianoforte. Per quanto cercasse di farsi forza, la donna ebbe un tremito e si portò istintivamente il fazzoletto alla bocca.                                                                                                                                        
-Mamma, perchè portano via il pianoforte? - un voce flebile proruppe quel silenzio. Haruka si voltò e vide sua figlia sulla soglia, a fissarla con un'espressione desolata. In fondo, Doremi sapeva in cuor suo, che era colpa sua se il pianoforte non ci sarà più. La bambina puntava gli occhi fadango su sua madre, cercando di vincere l'istinto di abbassare lo sguardo colpevole.
La donna si asciugò subito quelle poche lacrime, che le avevano imperlato le ciglia.
- Sta tanquilla, tesoro. D'ora in poi non dovrai più temere le lezioni di piano, o di sentirtiti a disagio.
Le disse con dolcezza, cercando di sopprimere il suo dolore. Il piano è un capitolo chiuso in quella casa. Nessuno dovrà più soffrire per questo, ma forse chi continuerà a farlo sarà proprio lei. Si accovacciò e e mise le mani sulle spalle di Doremi: voleva incontrare lo sguardo di sua figlia per infoderle sicurezza.
Ma purtroppo, come temeva, Doremi non resse il senso di colpa. Rivoli salati scivolarono sulle gote della piccola, le quali si arrossarrono violentemente.
- Quindi .. è ...è ...è colpa mia se sei triste, mamma?
Anche Haruka non si trattenne, e abbracciò anche lei in lacrime la figlia.
- No ,tesoro!! Ti sbagli!! Non è colpa tua. non sono triste! Anzi, sono felice, perchè so che non soffrirai mai più ... mai più te lo prometto...




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