Alba
Alba
Tre gradini, tre dannatissimi
gradini mi separano da
lei, vorrei correre da lei e abbracciarla, travolgerla con il mio
amore, lasciarla senza respiro per i miei baci, accendere i suoi sensi
con la mia passione.
Vorrei vederla sorridermi e intrecciare le sue mani con le mie, per una
volta vorrei essere io la persona che cerca con lo sguardo tra la
folla, vorrei essere il suo punto di riferimento, il suo principe
azzurro, vorrei poter lenire il suo dolore e donarle la
felicità
che merita.
Invece come un codardo la saluto e me ne vado, non mi volto neppure per
darle un ultimo sguardo perchè so che non riuscirei a
resistere
e tornerei indietro, mentre mi allontano sento la porta di casa che si
chiude e la immagino salire le scale della sua camera, mettersi il suo
pigiama, quello che mi piace tanto, ed andare a letto sempre con il
pensiero rivolto a mio fratello.
Mi aggiro per le vie della città come un'anima in pena, in
queste situazioni il vecchio Damon non ci si sarebbe mai cacciato, non
è da me essere un sentimentale, ma questa ragazza ha
risvegliato
la mia umanità, lentamente mi ha reso un uomo migliore e
tutto
per essere degno di lei, nonostante i miei sforzi spesso seguiti da
rovinose ricadute non sono mai stato degno di lei e questa
consapevolezza mi avrebbe accompagnato per il resto
dell'eternità.
Ormai è tarda notte e senza neppure rendermene conto sono
tornato da lei, osservo i tre gradini che la sera prima mi avevano
separato da lei e provo ad immaginare come sarebbe potuta andare,
visualizzo le immagini nella mia mente, i baci e le carezze, le parole
sussurrate all'orecchio perchè rimanessero solo nostre, e
poi
eccola li nel portico che mi guarda, per un attimo penso di essere
ancora immerso nel mio sogno ad occhi aperti, il suo sorriso mi
risveglia e mi da la certezza di vivere la realtà, incerto
muovo
un passo verso di lei, poi un altro, lentamente mi avvicino,
finchè tra noi ci sono solo quei tre maledetti gradini.
Uno, due, tre.
Sono da lei, la guardo con tutto l'amore che mi riempie il cuore, non
oso avvicinarmi non sopporterei un altro rifuto, il mio cuore morto non
sopporterebbe ancora una volta di essere spezzato da lei, invece mi
tende la mano dolcemente come se volesse rassicurarmi e confortami, non
appena la affero sento il suo cuore accellerare i battiti e un debole
rossore le imporpora le guance, avvicina il suo viso al mio e
sorridendo appoggia le sue labbra sulle mie.
Timido come un bambino le accarezzo i capelli con cautela come se
avessi paura di svegliarmi da un momento all'altro, le sue labbra calde
si muovono in sincrono con le mie, si aggrappa alle mie spalle come per
sorreggersi, le cingo la vita e la attiro a me, la incateno a me con le
mie braccia per non lasciarla più fuggire, sorride contro le
mie
labbra, forse divertita dal gesto possessivo, le sorrido di rimando
colmo di felicità, per una volta posso essere felice, quando
tutto sarà finito e la dura realtà si
farà strada
in questo istante di pura felicità ne pagherò le
conseguenza, la vedrò gettarsi nuovamente nel disperato
tentativo di redimere mio fratello, ma questa notte voglio essere la
sua ancora di salvezza, il suo porto sicuro dove abbandonare la
realtà e lasciarsi trasportare dalla corrente, non importa
se
non è ancora il nostro momento ma sarà solo un
fugace
incontro, non importa se ne uscirò ancora più
distrutto
quando domani mi sveglierò e leggerò nei suoi
occhi la
verogna di essersi abbandonata a sensazioni sbagliate, questa notte
niente potrà scalfire la nostra bolla in cui ci siamo
rinchiusi.
Poi eccolo li terribile e subdolo, il senso di colpa, lei non
è
mia e quano si renderà conto di ciò che sta
facendo mi
respingerà come merce avariata, in fondo poi è
quello che
sono, un mostro senz'anima, mi allontano dalle sue labbra consapevole
che presto o tardi lo avrebbe fatto lei.
La guardo negli occhi e attendo una frase tagliente, invece nulla, ci
sono solo i suoi occhi che mi fissano sconcertati, mi scrutano in cerca
di una risposta al mio comportamento, lentamente interrompo il contatto
visivo e punto lo sguardo oltre le sue spalle per creare distacco,
ormai devo solo voltarmi e allontanarmi, non c'è bisogno di
dire
nulla, lei sa già tutto, le mie motivazioni e il
perchè
delle mie azioni, faccio un passo indietro e la osservo mentre il suo
corpo si protende verso di me, mi afferà la mano e la sua
presa
sembra più forte del solito, non resisto e lascio che i
nostri
occhi si scontrino di nuovo alla ricerca di una risposta per il suo
gesto, non mi da il tempo di dire nulla si getta di nuovo sulle mie
labbra e mi lascia senza fiato, avvolge le sue braccia attorno al mio
collo e mi soffoca con i suoi baci molto più ardenti di
quanto
mi potessi aspettare, sento il suo corpo fremere ogni volta che la
accarezzo e quasi mi convinco che forse domani potrebbe non pentirsi di
ciò che sta accadendo.
Si allontana dalle mie labbra è rossa in viso un
pò per
l'eccitazione un pò perchè il nostro bacio le ha
tolto il
respiro, non mi lascia il tempo di abituarmi all'assenza delle sue
labbra che cattura di nuovo le mie in bacio a fior di labbra dolce e
amorevole, ormai sono prigioniero dei suoi baci e non mi importa se
sarò il suo sbaglio più grande voglio solo amarla
con
tutto me stesso e voglio solo che lei si lasci amare da me come non ha
mai fatto con nessun altro.
L'alba ci coglie ancora abbracciati nel portico, non abbiamo mai smesso
di baciarci, veniamo investiti dalla luce rosata del sole che sorge,
abbandono le sue labbra solo per ammirare l'alba con lei, sperando che
anche lei sia estasiata come me, oggi finalmente è l'alba
del
giorno in cui Damon Salvatore può assaporare un fugace
attimo di
felicità, la guardo ancora negli occhi estasiato da come la
luce
rosata del sole la renda ancora più bella come se
risplendesse
di luce propria, mi avvicino ancora per baciarla quando lei mi appoggia
una mano sul petto e lascia che le nostre labbra si sfiorino soltanto,
poi come un fulmine a ciel sereno sussura qualcosa che mai avre sperato
di sentirle dire, ti
amo.
Sgrano gli occhi e la osservo quasi a bocca aperta, non
potevo
credere a quello che avevo sentito, dopotutto forse oggi poteva essere
l'alba di una nuova vita ricca di felicità insieme a lei.
Spazio
autrice
Buonasera a tutti, alcuni già mi conoscono e
seguono la mia ff "E se non fosse stato amore" altri non mi conoscono
però spero che siano colpiti positivamenteda questa shot
passino a dare un'occhiata alla mia long.
Per quanto riguarda la collocazione riprende la scena finale della
puntata 3x10, Damon non torna indietro per baciare Elena ma se ne va e
da sfogo ai suoi sentimenti per poi tornare da lei e trovarla
li che lo aspetta, è così che avrei voluto che
finisse, a questo punto ci metteri anche un bel "e vissero
felici e contenti "beh che altro dire...fatemi sapere cosa ne
pensate...baci
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