La nebbia quella notte era alta e densa. Le porte delle case
erano chiuse e le tende tirate.
In una delle tante case, nella città di Londra, un bambino
di non più di sei anni era seduto sul suo letto, nella sua camera azzurro
pastello.
Ripensava pensieroso a quello che i suoi genitori avevano
detto a cena. Parlavano a bassa voce, come per non farsi sentire, per
nascondersi, ma non c’era nessuno oltre a lui che li potesse ascoltare.
Facevano dei nomi, a volte rabbrividivano, a volte sospiravano. Avevano sempre
le bacchette addosso, e papà era incredibilmente teso. L’aveva persino sgridato
ingiustamente!
Una cosa, fra tutte quelle parole, l’aveva capita bene però.
Avevano rifiutato.
Non sapeva cosa, non sapeva quando o a chi, ma avevano detto
“no”.
Papà ne era convinto.
Il bambino sbuffò e saltò giù dal letto. Si annoiava chiuso
in camera! Voleva uscire, andare al parco giochi come prima, ma sua madre aveva
detto che non era più possibile. Gli tornarono in mente le sue parole e storse
la boccuccia contrariato e spaventato.
“Non fare lo sciocco! Lo sai che ogni tre secondi un bambino
muore, nel mondo? E ora che c’è la guerra anche di più… ”
Era arrabbiata la mamma. O sì…
Si mise a contare. Fino a tre lo sapeva fare, pensò
orgoglioso.
1, 2, 3. E’ morto un bambino.
Corrugò la fronte e riprese la conta, accompagnandosi con i
passi.
1. Un passo in avanti. 2. Un altro passo, proprio di fronte
all’altro piede. 3. Ancora uno.
Tum. Con un saltello divaricò le gambe. E’ morto un bambino.
E di nuovo.
1… 2… 3... Tum. E’morto un bambino.
Lo fece ancora, sempre più concentrato e pensieroso.
1… Nella notte si muovevano figure oscure…
2… Il bambino sentì dei rumori insoliti provenire dal piano di sotto,
ma non ci fece caso…
3… La porta della cameretta si spalancò e i suoi grandi occhi
castani saettarono verso di essa.
Tum.
Inizio col dire: “Wow.”
Non credevo di ricevere tante recensioni in così poco tempo (inoltre tutte positive),
e non posso che augurarmi che ne vengano delle altre.
Ringrazio infinitamente tutte le persone che hanno recensito
e visto che mi sembra giusto togliervi ogni dubbio, vi dico che ha ragione
Meiko. Il bambino non è nessuno dei protagonisti di Harry Potter che noi
abbiamo conosciuto, dato che nessuno andava bene per la trama di questa storia,
ma è un bambino mago che è stato vittima della guerra contro Voldemort.
La trama di una notte che è stata l’ultima per una famiglia,
come tante altre. Non ho voluto dare né nome, né nessun altro dettaglio sul
bambino, se non il particolare degli occhi che mi sembrava d’effetto e che trasmetteva
meglio tutta la sua innocenza.
Grazie ancora! :):D