La mia dea

di piccolabreena
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Lui la amava, anche se era irraggiungibile, intoccabile. Non l'avrebbe mai ammesso a voce alta, non avrebbe mai voluto che lei lo scoprisse. Avrebbe dato la vita per lei, per quella dea distante e misteriosa. Lui non poteva toccarla, poteva solo osservarla da lontano. Immerso in questi pensieri non si era accorto che l'acqua nera stava lentamente avanzando dentro di lui, che la trovò inaspettatamente dissetante. Gli sussurrava all'orecchio dolci tentazioni, le ricordava il nero profondo dei sui occhi e dei capelli corvini, spingendolo a desiderarla sempre di più... Si ritrovò a portarla via verso un granaio lontano dal palazzo reale, lui, lei e il sacerdote, senza più sua maestà, libero di contemplarla... non era lui a controllare le sue azioni, ma non le importava perché lei non era mai stata così vicina... "Avanti lusafa è la tua occasione puoi fare quello che vuoi!" aveva detto il sacerdote... e lui l'aveva fatto.. annullando la distanza che c'era tra loro e finalmente posando le sue labbra sul suo piede... in segno di eterna adorazione... perché lei era la sua dea.




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