Il Lago

di indiceindaco
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Virbio: È felice il ragazzo che fui [...]
Diana: Pensaci bene[...]Tu sei stato felice.
Virbio: Non importa, signora. Troppe volte mi sono specchiato nel lago. Chiedo di vivere, non di essere felice. 


Cesare Pavese, Dialoghi con Leucò, Il Lago



Acqua che si mescola col sale, rompe gli argini, si dispiega e si ripiega sull'orlo dell'abisso e si tuffa sulla superficie metallica del lago dormiente.
Leggera rugiada, stillata da occhi arrossati, come su un fiore già appassito.
Quel blu è annegato dal pianto, dal singhiozzo del dolore, e non si placa, senza sosta attende una resa.
-Non sarà così per sempre.
Quella voce, fredda impassibile, dovrebbe rassicurarti, ma riesce solo ad alimentare ancor di più lo zampillìo del tuo sguardo.
-Mi sembra di non averlo mai avuto un per sempre.
Mormora, mascherando la disfatta, quella che riconosci come la tua voce. E Theo scivola via, lo senti, indistintamente, tutto è confuso e appannato.
Piangi tutte le tue lacrime, Blaise, domani, dovrai esser pronto per la commedia. 





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