Quel che gli occhi all'amor non vogliono far vedere

di Claudia Hunter
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L'incontro. 
 
Un nuovo raggio di sole, a quel tempo splendeva su Konoha. 
La pace sembrava essere tornata al villaggio, ora che Pain era stato sconfitto e Sasuke Uchiha tornato al villaggio, in pessime condizioni, ma era tornato. 
Era stato Naruto. Era riuscito nella sua impresa, grazie anche agli insegnamenti del maestro Jiraya e del sommo eremita dei rospi. 
 
 
*Flash Back* 
 
 
Si trovavano nella valle Unray. 
Naruto se la ricordava bene, dato che il luogo, in cui si erano sfidati l’ultima volta. 
E che non era riuscito a portarlo a casa. 
 
“ Narutoooooooooooooooooooooooooooooo!”
“Sas’keeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”
 
Millefalchi contro il Rasengan. 
 
Un rombo fortissimo e poi il nulla.
 
Si trovavano distesi per terra, uno accanto all’altro, mezzi insanguinati. 
<< Sas’ke … >> disse ansimante Naruto, mettendosi sopra di lui con le poche forze rimastegli lo osservò nei suoi occhi penetranti neri. 
Sasuke  non poté fare altro che ricambiare lo sguardo, freddo come lo era sempre stato, bloccato dalle braccia del biondo. 
<< Ti riporterò a casa… a qual-qualsias costo… >> disse una goccia di sangue dalla testa di Naruto, che cadde sulla guancia del moro. 
<< No-non ci riuscirai >> rispose lui, ansimando, poi  gli occhi dei due si chiusero. 
 
 
Sakura-chan intanto correva tra gli alberi : aveva una brutta sensazione per il compagno, temeva gli fosse successo qualcosa di brutto. 
Con agilità  saltò i rami degli alberi. “ devo muovermi “ pensò. 
Sapeva  dove fosse diretto Naruto, si lo sapeva benissimo. 
Dal loro ex compagno di squadra. 
“E’ proprio un baka!” pensò la ragazza, continuando a saltare.
Finalmente arrivò. 
Si fermò di colpo. 
Il suo respiro ora rallentava, preoccupata e  timorosa, incominciò a cercare il suo compagno. 
Si guardò in torno. 
Era circondata dall’acqua, un imponente lago, immerso tra le rocce, era pomeriggio inoltrato e il vento scompigliò i capelli  rosa della ragazza. 
Aveva paura di incrociare sia lo sguardo di Naruto che di quello di Sas’ke il ragazzo che da sempre aveva amato. 
Strinse le mani a pugni. Ora era arrivata finalmente la resa dei conti. 
Doveva avere coraggio. 
Naruto le aveva fatto una promessa , ma anche lei doveva collaborare e affrontare la situazione. 
Fece altre cinque passi, il suo corpo s’immobilizzò. 
Scorse due figure, dissanguate una accanto all’altra e subito corse in loro aiuto.”
 
 
*Fine flash Back* 
 
 
Sakura, era oramai entrata nel corpo medico ufficiale della Foglia.
Era stata lei a portare Naruto e Sas’ke in ospedale e farli curare da Tsunade- Sama con i suoi potenti poteri curativi. 
Sapeva che quella donna, era incredibilmente forte e che ci avrebbe messo poco tempo nel guarirli.
Appena arrivò al villaggio, si diresse verso l’ospedale. 
“Sakura-chan… ma che diamine…” disse l’Hokage. 
“Signorina, la prego…” disse tra le lacrime con in spalla i due corpi. 
Tsunade annuì con il capo : sapeva cosa doveva fare. 
 
Tre ore dopo uscì dalla sala operatoria, dove c’erano proprio tutti : Ino, Rock-Lee., Kiba, Neji, Ten - Ten, Hinata, Kakashi, Sakura, ovviamente Choji, Shikamaru, Karin che era entrata a far parte dei ninja di Konoha e Shino e Sai.  
 
Furono tutti avvisati dai cani ninja mandati da Tsunade:  avevano ricevuto, la notizia che Naruto fosse riuscito, nell’impresa ma che fosse tornato in pessime condizioni. 
 
Assieme a lei, c’era anche Shizune, oramai fedele assistente della donna. 
 
<< Singnorina… >> disse preoccupata Sakura. 
Tutti osservarono in attesa di una risposta. 
Le labbra dell’Hokage si aprirono in un sorriso. 
<< Stanno più che bene. L’operazione è riuscita benissimo. Ora non possono ricevere visite, mi dispiace, poiché sono sottocontrollo e devono riposare >>. 
Sakura non poteva crederci. 
Naruto e Sasuke stavano bene e presto si sarebbero ripresi. 
Ora sarebbe tornato tutto come prima. 
Una lacrima, scese dai suoi occhi color smeraldo. 
Ino le mise una mano sulla spalla. 
<< Visto, Sakura? >> La confortò. << Te l’avevo detto che sarebbe andato tutto bene >>- E le sorrise. 
La rosa, annuì tra le lacrime. 
Tutti erano felici e sollevati. 
<< Grazie Tsunade >> disse Kakashi. 
<< Finalmente questa missione si è compiuta >> rispose lei, sorridendo. 
Anche Kakashi sorrise. 
<< Pare proprio di si >>. 
 
Intanto in ospedale sia il moro che il biondo si risvegliarono. 
Non si ricordarono nulla tranne qualche loro frase che riecheggiava nella loro mente. 
 
“Narutooooooooooooooooooo!”
“Sas’keeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee”
 
Il moro sospirò, provò a fare movimento ma urlò di dolore. 
Era come se tutto il suo corpo fosse immobilizzato. 
Non sapeva neanche dove fosse. 
 
Urlò anche il biondo, di dolore. 
Poi i loro occhi s’incrociarono. 




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