Don’t risk for me
Entrate nella piccola stanzetta che
avete affittato.
Non è per niente un bel
posto ma è il meglio che
potevate fare in quelle circostanze.
Lo aiuti a sedersi sul bordo del
letto e ti precipiti
in bagno a saccheggiare l’armadietto dei medicinali.
È scarno e mal tenuto ma
non ci si può aspettare nulla
di meglio da un motel a ore.
Per un secondo ti osservi nello
specchio accanto. Sei
pallida e sconvolta, ma non hai tempo di dargli peso.
Afferri tutto senza nemmeno
guardare cosa stai
effettivamente prendendo e li porti sul letto accanto a lui.
Ti siedi alla sua destra e con
estrema delicatezza lo
aiuti a togliersi la camicia insanguinata.
Lo vedi tirare un po’ il
viso per il dolore quando
allunga il braccio sinistro per sfilarsela.
Il tuo sguardo cade subito sul suo
fianco ferito e non
puoi fare a meno di trattenere un respiro.
Si è gettato su di te
per proteggerti dall’esplosione
della vostra auto.
Ti ha spinta a terra facendoti da
scudo con il suo
corpo.
Quando ti ha lasciata libera hai
visto il sangue sui
vostri vestiti e hai subito pensato al peggio.
La sua mano ti accarezza una
guancia riscuotendoti
immediatamente.
“Kate, va tutto bene, non
fa tanto male” ti dice con
un lieve sorriso.
La verità è
che ti sei spaventata a morte quando hai
visto che era ferito e ora non sai cosa fare.
“Noi..noi dobbiamo andare
in ospedale..noi..”
“Non possiamo, lo
sai” ti risponde cercando del cotone
tra le cose che hai preso dal bagno.
“Salterebbe la nostra
copertura” prosegue prendendo un
batuffolo.
Non riesci a replicare nulla e
nemmeno a togliere gli
occhi da tutto quel rosso.
“Ci credono due killer
professionisti è per questo che
ci hanno fatto saltare la macchina. È un test,
l’ho visto in un film mi pare.
Assoldano vari killer e poi li fanno sfidare tra loro. A quello che
resta in
vita danno il lavoro” spiega con una smorfia mentre cerca di
levare un po’ di
sangue.
Istintivamente sollevi una mano
bloccandolo.
Gli sfili il cotone dalle dita e
cominci a pulirgli la
ferita.
Trovi del disinfettante e bagni un
altro batuffolo.
Tra voi cala il silenzio mentre
curi centimetro per
centimetro quella ferita e man mano che levi il sangue dalla sua pelle
ti senti
un pochino meglio anche tu.
Ogni volta che sei in pericolo lui
ti salva, incurante
di tutto.
Ti senti in colpa e immensamente
amata allo stesso
tempo.
Sai che poteva andare peggio.
Siete stati fortunati.
L’esplosione non vi ha
raggiunti salvo qualche frammento incandescente che ha colpito Rick.
Ora che la ferita è
pulita vedi con chiarezza che sono
escoriazioni superficiali.
Passi le dita attorno ai tagli
quasi con devozione poi
li copri con un’ampia garza.
Con tutto quel sangue sembrava...
Sembrava che lui...
Non riesci nemmeno ad immaginarlo.
Le lacrime ti scendono silenziose
senza nemmeno
accorgertene.
“No Kate, non
è niente, solo un graffio... guardami”
ti prende il viso fra le mani asciugandoti le lacrime con le dita.
“Sto bene ok?”
ti dice guardandoti negli occhi “Andrà
tutto bene” ribadisce con più sicurezza.
Annuisci appendendoti ai suoi polsi
e lui appoggia la
sua fronte alla sua.
Non ti riconosci in questo momento.
Non sei tu. Non sei la detective
che elabora a mente
fredda ogni situazione per trovare una soluzione adeguata.
Sei solo Kate. Una donna che ha
visto l’uomo più
importante della sua vita disteso a terra sanguinante.
Sai
come ci
si sente a guardare la vita che scivola via da qualcuno a cui tieni
molto?
Te l’aveva detto lui solo
pochi mesi prima.
Si, ora lo sai.
“Non farlo mai
più” sussurri tra le lacrime.
Rick non parla. Aspetta in silenzio
che prosegui.
“Non rischiare
più così per me” esclami scuotendo la
testa.
Lui ti fa un piccolo sorriso.
“Tu vali ogni
rischio” ti risponde solamente lasciando
un secondo la tua guancia per spostarti un ciuffo dalla fronte,
portandolo
dietro al tuo orecchio.
Sei completamente ammaliata dai
suoi occhi e dai suoi
gesti.
Con una frase ti ha fatto
dimenticare dove siete e chi
siete.
Le tue labbra sono sulle sue senza
nessuna esitazione
o incertezza.
Gli allacci le braccia attorno al
collo stringendolo
con forza.
Come se stesse per dissolversi da
un momento all’altro
e tu volessi trattenerlo.
O come se steste per scomparire
entrambi e vi restasse
poco tempo.
Lo assapori, lo gusti, te lo mangi
letteralmente.
È tuo
nell’anima e ora lo sarà anche nel corpo. E
senza dubbio tu vuoi essere sua.
Ti siedi di slancio a cavalcioni su
di lui senza
smettere di baciarlo.
Per un secondo temi di fargli male
con la tua gamba
contro il suo fianco ma lui nemmeno se ne accorge.
Ti sta levando la maglietta.
In quel momento ti rendi conto di
essere vulnerabile.
La tua cicatrice è
lì in mezzo al seno, in bella vista
e lui la sta fissando insistentemente.
Non vuoi essere brutta
per lui. Non ti è mai importato molto del tuo aspetto ma ora
vuoi essere bella
ai suoi occhi.
Invece hai un buco nel petto.
E il suo sguardo è
ancora fisso lì.
Ma quando stai per dire qualcosa,
qualsiasi cosa, lui
ti sorprende baciandola.
Un bacio delicato. Poi un altro.
Sempre in quel punto.
Ti dimentichi di nuovo di tutto.
Risale la tua gola. Trova la tua
bocca.
Danzate nuovamente e mentre ti
perdi in un altro bacio
senti le sue mani sulle tue gambe, sulle cosce.
Stai perdendo il respiro
così rapidamente che di colpo
hai bisogno di aria.
Lo allontani forzatamente
incamerando ossigeno.
Rick fa lo stesso. Prende un grosso
respiro e
scaraventa a terra quello che c’è sul letto
accanto a voi.
Cotone e flaconi vari che avevi
portato dal bagno
cadono sul pavimento per farvi spazio.
Riprende a baciarti, con foga, con
passione, come se
da quel bacio dipendesse tutta la sua vita.
Con un movimento rapido ti sgancia
il reggiseno, e ti
avvicina a sé, petto contro petto.
Vuole sentire il tuo calore del tuo
seno sul suo
torace.
Vuole sentire il tuo cuore battere
per lui e con lui.
Quel cuore che qualche mese prima aveva smesso di battere.
Vuole sentire che sei viva e tu
vuoi lo stesso, perché
questa volta hai davvero avuto paura di perderlo.
In un attimo sei sotto di lui. Hai
di nuovo il suo
corpo a farti scudo e a proteggerti.
Sei di nuovo al sicuro tra le sue
braccia, quelle
forti braccia che hai iniziato ad accarezzare per raggiungere poi il
suo petto e
sentirlo sulle tue mani, mentre lui ha iniziato a sbottonare i tuoi
jeans
lentamente, volendo imprimere ogni movimento.
Ancora con calma fa scorrere quel
jeans sulle tue
gambe e per facilitargli il compito alzi un po’ il bacino.
Presto i tuoi
pantaloni vanno a fare compagnia a tutto ciò che sta per
terra, mentre il tuo
scrittore accarezza e bacia ogni centimetro delle tue gambe risalendo
verso le
cosce.
Per lui sei una Dea, non sarai mai brutta ai suoi occhi.
E le cicatrici che vede sono il
segno che hai lottato
per vivere e ora sei lì con lui.
Sta per toglierti anche gli slip,
ma non glielo
permetti ancora. Lui è troppo vestito per i tuoi gusti,
così gli sfili
velocemente la cintura e gli sbottoni i pantaloni che raggiungono i
tuoi.
Con movimenti lenti vi liberate
anche degli ultimi
indumenti intimi.
Non avete fretta ma avete voglia di
essere una cosa
sola, un solo corpo e una sola mente.
Siete l’uno nelle mani
dell’altra.
Avete aspettato tanto, forse troppo
questo momento.
Dovete solo fidarvi dei vostri
cuori e lasciare che
l’amore vi guidi.
Domani tornerete sotto copertura.
A indagine conclusa tornerete alla
vita di sempre.
Ma qualcosa sarà
cambiata nel profondo di voi stessi
Tu sei cambiata nel momento stesso
in cui hai deciso
che non volevi più essere schiava del caso di tua madre e
ora finalmente riesci
a cogliere i frutti di quella decisione.
Sarete gli stessi di sempre, ma con
qualcosa in più.
L’amore vissuto e
ricambiato che vivrete d’ora in poi
vi accompagnerà ogni giorno in tutte le gioie e le sfide che
la vita serberà
per voi.
Le affronterete insieme, camminando
fianco a fianco.
Angolo
dell’autrice:
scrivere quelle diecimila volte
#WeLoveStanaKatic su
Twitter mi ha ispirato questa oneshot. Stana è la musa di
tutte noi, è inutile
che poi Beckett si lamenti.. xD
Allora, l'ho scritta questa notte
perciò non so dirvi bene cos’è
questa shot, anche il sonno mi fa venire voglia di scrivere ahah...
Posso dirvi però che
l’idea dei killer sottocopertura
che si sfidano a vicenda viene da un episodio di Alias. È
inverosimile che
accada in Castle ma vabbè... il caso è
pressoché irrilevante x questa shot.. mi
serviva solo un pretesto per ferire Rick e NON mandarlo
all’ospedale...
Si ringrazia la mia beta Mari per
avermi "colorito" certi
pezzi verso la fine.. xD
Insomma, lascio giudicare a voi
lettori.
Commenti sempre graditi.
Buona lettura quindi e buona
domenica.
Bacionissimi,
Ivi87
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