Questa OS
è stata scritta per il contest di capodanno indetto da
Betrayed_89 e lilyanne89masen.
Si
è classificata
terza e ha vinto, a pari merito con un'altra OS, il premio risata per
il "lancio della scarpa". Spero possa piacere anche a voi:)
Un bacio,
Silvy^^
Dedicata alla mia
amica L.
Grazie per essere stata la mia Musa.
I
fiori di Gennaio
Mancava mezzora
alla mezzanotte e poi l'anno appena trascorso sarebbe finito.
Un anno pieno di novità inaspettate che avevano
completamente
stravolto la sua vita. Potrei
dire di aver cominciato una nuovo vita,
si disse tra sé e non aveva tutti i torti.
Era stata scaraventata in un'altra dimensione proprio un anno prima
alla stessa ora e, mentre si avvicinava alla finestra, Layla
lasciò andare la memoria a briglia sciolta, mentre grossi
fiocchi di neve si libravano nel cielo.
[31 dicembre 2010, ore 23:30]
" Devo andarmene da
qui, furono le prime parole pensate da Layla
mentre continuava a far girare le cannucce nel bicchiere del suo drink,
tentando in tutti i modi di non prestare attenzione al barista che
cercava di rimorchiarla con un atteggiamento piuttosto squallido, se
non addirittura rivoltante. Si stava innervosendo; lei non voleva
nemmeno andarci a quella festa. Ci era venuta solo perchè
Veronica l'aveva quasi trascinata di peso.
Era piccola e minuta, ma quando voleva era più forte di una
tigre e quella sera aveva tirato fuori il suo lato da elfo malefico,
scaraventandola giù dal divano e costringendola a prepararsi
per
la serata che "ricorderai
anche quando sarai nella tomba", come disse
Ronnie.
Oh, l'avrebbe ricordata eccome! Come scordare la peggiore notte di fine
anno?
Lì erano tutte coppiette e quei pochi single si passavano
l'un
con l'altro, ma nessuno sembrava notare lei. Del resto era
così
da circa cinque anni.
Si sentiva soffocare e, dopo aver trangugiato in un sol sorso il suo
drink, si avviò alla ricerca di un posto tranquillo.
E' una villa degli inizi del '900, pensò, ci sarà pure una
benedetta stanza libera.
Ne provò circa una decina ma, o erano chiuse, o... occupate.
Ad un tratto notò una piccola porta sulla sinistra del
corridoio
e sperò con tutta sé stessa che non ci posse
nessuno.
Quando aprì la porta, scoprì un piccolo salotto
con due
enormi finestre che permettevano di accedere al giardino sul retro.
Sulla destra vi era uno splendido pianoforte a coda nero, mentre a
sinistra c'era un divano alquanto invitante. Il camino era acceso ed
emanava una luce soffusa, creando quasi una sorta di atmosfera magica.
La musica e il rumore lì non arrivavano. Era come essere in
un
altro mondo.
Si accomodò al piano ed iniziò a strimpellare
Jingles
Bells, ma era una frana e quel povero strumento sembrava implorare
pietà ma, proprio mentre decise di cambiare canzone,
udì
uno strano rumore. Era come se qualcuno stesse forzando qualcosa. Si
voltò e vide un'ombra scura che stava aprendo una delle
finestre
dall'esterno.
Un ladro, fu la prima cosa che pensò. Merda! E ora che faccio?!
Si alzò di scatto, ma il ladro non la notò ed
entrò indisturbato e Layla, in preda al panico, fece la
prima
cosa che gli venne in testa. Si levò la scarpa elegante con
tacco alto a spillo e gliela tirò addosso. Lo
beccò in
testa con la punta.
<< Ahi! Ma che caz- >>, disse
l'ombra dalla voce profonda
che, voltandosi, rimase come paralizzato alla vista della ragazza. Non
sembrava avere l'espressione tipica di qualcuno colto sul fatto, anzi,
sembrava... estasiato.
Perfetto. Proprio il ladro maniaco dovevo beccarmi. Accidenti!,
pensò Layla che si fece scudo con lo sgabello del pianoforte.
<< Stammi lontano! Chi sei ? Cosa vuoi? >>,
gridò.
Il ragazzo non rispose, raccolse la scarpa e le si avvicinò.
<< Sta' lontano! >>, gridò con
voce stridula.
<< Non ti farò niente, lo giuro
>>, rispose il giovane.
<< Oh certo! Dicono tutti così per poi
derubarti e
... >>, la risata incredula e fragorosa del ragazzo la
interruppe.
Lo guardò stizzita mentre si piegava in due dalle risate.
<< Ma che ti ridi? >>
<< Tu... credi... che io... sia... un ladro
>>, tentò di dire lui tra una risata e l'altra.
<< Tu sei fuori! >>
<< E sentiamo: che ci fai qui? Sei venuto a cercare il
Bianconiglio?! >>
<< Il Bianc-?! Senti, non sono un ladro. Anzi, sto
cercando di imbucarmi alla festa. >>
<< Imbucarti! >>. Lo squadrò e
solo allora notò
che indossava un smoking nero come i suoi capelli. Portava anche una
candida camicia con sopra una cravatta azzurra che metteva in risalto
gli occhi grigio chiaro del ragazzo, incorniciati da folte ciglia
scure. Aveva uno sguardo magnetico!
<< Mademoiselle? >>, disse porgendole la
scarpa facendo un piccolo inchino.
Layla gliela strappò di mano e se la infilò,
saltellando
sul posto con poca grazia, sotto lo sguardo attento di quello
sconosciuto.
Cercò di darsi un contegno, si sistemò una ciocca
ribelle
di capelli che non voleva collaborare e rimasero a fissarsi, immobili
come statue al centro di quel salottino.
<< Così volevi imbucarti? >>,
chiese Layla di botto sfidandolo con lo sguardo.
<< Già >>, rispose.
<< E? >>
<< Cosa? >>
<< Come cosa? >>
<< Come cosa, cosa? >>. Sorrise beffardo.
La stava chiaramente prendendo in giro, ma quel poco di Vodka che c'era
nel suo drink iniziava a fare effetto. Non era abituata a bere e ora
non riusciva a tenere esattamente testa a quel bel ragazzo come avrebbe
voluto.
<< Perchè volevi imbucarti? Non avevi il pass?
>>.
Il "moro" alzò un sopracciglio. << Se mi stavo
imbucando, è ovvio che non ho il pass, no?! >>
<< Ehm... sì. Sì, giusto
>>.
Lui soffocò una risata. << Volevo venirci
perchè non
c'è anima che non parli di questa festa in paese
>>
<< Ah... sei di qui eh?! >>. Come mai non l'ho mai visto?,
si domandò.
In tutta risposta lui annuì e si avvicinò alla
finestra.
Layla rimase a guardarlo. Lo studiò attentamente.
Era piuttosto alto, con le spalle larghe e la vita stretta. Le gambe
erano sode ed evidentemente abituate allo sport. Non sapeva
perchè, ma lo individuò come cestista.
Ad un tratto lui piegò la testa verso di lei e sorrise.
<< Mancano pochi minuti a mezzanotte; se non vuoi
perderti lo
spettacolo pirotecnico, ti consiglio di venire qui >>.
Layla esitò. << Tranquilla, non mordo
>>, ammiccò lui.
Gli si avvicinò e notò come la maggior parte
degli invitati fossero usciti in giardino pronti per lo spettacolo.
<< Si dice che, solitamente, quando scocca la mezzanotte
del nuovo
anno, bisogna scambiarsi un bacio >>, sussurrò
lei.
Il "moro" la guardò di sottecchi e sorrise tra
sé. La
trovava molto graziosa, ma era stato educato da gentiluomo, non poteva
dire cose provocatorie ad una signorina.
Rimase semplicemente in ascolto di quel sussurro che volava nel vento.
Poco dopo si sentirono le grida che diedero inizio al fatidico conto
alla rovescia.
Loro rimasero in silenzio uno affianco all'altra.
"3... 2...1... BUON ANNO" e bum, ecco che si spararono i primi fuochi
artificiali.
Lui si voltò verso di lei. << Buon anno
>>, le sussurrò.
<< Buon anno >>, fece lei di rimando e poi
accedde tutto con molta naturalezza.
Il ragazzo le scostò una ciocca di capelli dietro
l'orecchio, le
carezzò una guancia e le cinse la vita con l'altro braccio
senza
mai distogliere gli occhi dai suoi. Lei gli poggiò le mani
sul
petto e sentì la dolce melodia del suo cuore fremere al suo
tocco, poi, con una delicatezza infinita, le loro labbra si
incontrarono in un bacio leggero come petali di rosa, mentre fuori gli
altri gridavano e gioivano.
Qualche secondo dopo si separarono e fecero rincatenare i loro occhi.
Lui le sorrise dolcemente mentre la tringeva di più a
sé
e lei gli poneva le braccia intorno al collo.
<< Thomas >>, disse il ragazzo con voce
roca.
<< Come? >>
Sorrise. << Mi chiamo Thomas >>.
Lei sorrise a sua volta. << Layla >>,
rispose.
<< Layla... >>, ripeté lui
dolcemente e, proprio
mentre fuori l'ultimo fuoco d'artificio esplodeva nel cielo buio,
segnando ufficialmente l'inizio del nuovo anno, Thomas
riavvicinò le labbra a quelle di Layla, dando
così inizio
a qualcosa di nuovo."
Layla sorrise tra sé a quel ricordo proprio mentre due mani
calde, accompagnate da due forti braccia, la cingevano da dietro.
Lei si fece piccola piccola tra le braccia del suo Thomas e fece cadere
l'occhio sull'orologio appeso al muro nel salotto del loro
appartamento. Ora mancava solo un minuto a mezzanotte.
Sorrise e si girò verso Thomas che la guardò con
occhi
pieni d'amore. Forse le cose tra loro erano andate troppo in fretta,
eppure entrambi erano sicuri di non aver mai sbagliato, che per una
volta la fortuna avesse girato dalla loro parte.
<< Ti amo >>, si dissero all'unisono come
se fossero uno lo
specchio dell'altra e, all'esatto scoccare del nuovo anno, partirono i
fuochi d'artificio dal parco difronte al loro palazzo.
Loro però non ci fecero caso perchè si persero
ancora nel
loro mondo magico stringendosi forte e sugellando la loro unione con un
bacio carico di mille e mille significati ma inconsapevoli che tra di
loro, dentro di lei, proprio da quel momento una nuovo vita stava
sbocciando.
Allora, che ne pensate:)?
Fatemi sapere;)
Marta, Lily ancora
un immenso grazie:)
Silvy^^