Veins of Glass
Veins of Glass
Le tue vene
sono di vetro, Stella del Vespro.
Damon si svegliò nel bel mezzo della notte, agognando un
lungo
sonno ristoratore che naturalmente non sarebbe mai arrivato.
I suoi sensi lo avvertirono presto della causa del suo risveglio, e il
vampiro si stupì che non fossero solo i sensi di colpa a
turbare
le sue notti senza tregua. Il battito cardiaco di Elena era musica per
le sue orecchie, e ancora più piacevole fu per
Damon percepire la ragazza scivolare timorosamente dentro la
stanza, in punta di piedi, una ninnananna sussurrata con dolcezza.
"Pensavo avessimo deciso di non parlarci", disse il vampiro fissando il
soffitto, felice e al tempo stesso disperato a causa di quella visita
decisamente inaspettata. Elena si immoblizzò un secondo,
prima
di sorridere al buio di fronte a lui.
"Veramente sei tu
che non mi parli, non-morto", fece la giovane incrociando le braccia al
petto.
Damon si voltò, scrutando i contorni vitrei e surreali della
ragazza. "Non che tu sia stata particolarmente loquace in questi ultimi
giorni, ragazzina."
Elena sorrise, spudoratamente divertita dalla loro conversazione, e
comprese che la sua voce le era davvero mancata come credeva.
"Sono qui per rimediare, infatti", disse avanzando e sedendosi sul
bordo del letto.
Damon scivolò indietro, facendole spazio nell'ampio letto,
troppo freddo e vuoto anche per uno come lui.
"Non ho detto che ho voglia di parlarne", precisò il vampiro
mentre la ragazza si stendeva accanto a lui.
Da quella sera non avevano più comunicato verbalmente: solo
lunghi sguardi pieni di calore, sogni e visioni col
profumo dei loro corpi, sfioramenti occasionalmente voluti.
Elena lo cercò, perché fisicamente sentiva di
essere
diventata dipendente da lui e da tutto ciò che
rappresentava: il
buio, il proibito, il sangue...tutte
cose che la ragazza odiava e
desiderava allo stesso tempo. Quando era stata con Damon aveva provato
tutto, ogni singola emozione umana le si era riversata nelle viscere, e
si era diffusa, lentamente e piacevolmente. Insieme a Damon dentro di
lei
erano entrati i segreti di una vita che lei non avrebbe mai potuto
vivere, perché lei era la luce, lei era un angelo.
"Non è per forza di quello che dobbiamo parlare, ti pare?"
Ah,
fragilità, il tuo nome è donna! Damon
sapeva che prima o poi non sarebbe più
riuscito
a mantenere il
silenzio con lei, soprattutto quando erano soli. Ma non aveva mai
pensato che sarebbe stata lei a venire da lui, reclmando carezze che
lui non aveva mai concesso a nessuno.
E
sospirò nell'oscurità, temendo che stringendola
troppo
forte si sarebbe potuta rompere, fragile spirito di vetro portato dalla
brezza notturna.
Un
altro sogno, e denti, e fuoco, e sangue.
E
le vene di una ragazza che pulsavano, e il corvo e la bambina.
Quella
bambina, quella bambina che conosceva già ma che faticava a
rammentare da dove provenisse.
E
il cielo verdastro, pericoloso, simile a uno specchio d'acqua troppo
limpido per essere buono.
"Vuoi
dell'altro té, cara?"
La
voce calda e soffice di Gwendolyn la ridestò dai ricordi
della notte appena trascorsa.
Arwen
sorrise docilmente, consapevole di essere troppo sotto shock
per chiedere spiegazioni.
La
ragazza le passò la tazza con gentilezza, ostentando calma e
determinazione. "Sarebbe magnifico, Gwen. Oggi ho un altro colloquio."
La
donna dal viso solcato da pieghe piacevoli le versò
dell'altro té alle erbe, specificando che di certo si
sarebbe
sentita meglio dopo. "Andrà bene, cara, vedrai."
Arwen
emise un profondo respiro spostandosi un ciuffo ribelle di
ricci a destra. "Lo hai detto anche l'ultima volta, eppure..."
Gwendolyn
rise sommessamente, divertita dal pessimo umore della
ragazza. "Andiamo, Arwen, sono passati solo due giorni! E' ovvio che
non ti abbiano richiamato, non essere ansiosa. Sorridi al mattino,
Stella del Vespro", disse posandole una mano sotto il mento ed
ammirando i lineamenti dolci ed armoniosi della ragazzotta,
dispiacendosi un po' per la sua sorte.
Ma
d'altrone era stato chiaro, il biondo, bisognava che Arwen capisse
tutto gradualmente, o sarebbe stato fatale per lei. Il
legame doveva essere rinforzato poco a poco tanto da condurre a lei.* "Urca
urca tirulero oggi splende il sol..."
Arwen
sorrise, lasciandosi guidare dalla dolce melodia di una canzone dei
cartoni per dimeticare il sogno e le strane cose che ultimamente le
stavano accadendo. Cose alle quali Gwendolyn assistiva con una tacita
ed amigua comprensione, custode di maledizioni e destini, custode dei
cocci di una vita cambiata per sempre, da sempre.
E
mentre sull'autobus diretto al centro, il mondo continuava a girare e
Arwen
disegnava, immersa nelle note soffuse della canzone che stava
ascoltando, che stranamente proprio di sogni parlava.**
Il
filo delle cuffie si incagliò intorno al braccio di un
uomo alto, biondo, i lineamenti nordici, e il blocco le
scivolò per terra, facendo cadere il disegno appena prodotto.
"Attenta,
sweetheart, qualcuno
potrebbe sporcarlo", la sua voce le ricordò qualcosa, altre
memorie rimosse.
Che
lo avesse già incontrato in un'altra occasione?
L'uomo
si chinò a raccogliere il disegno, ammirandone i tratti
indecisi ma armoniosi, schizzi di una realtà che a lui
certamente avrebbe presto interessato: un
corvo e una bambina.
Quando
le loro mani si incontrarono, Arwen si sentì trafitta da
migliaia di canini.
E
la voce, la voce dell'uomo, era come quella nel suo sogno, la voce che
veniva dal cielo verde acqua.
Le tue vene sono di vetro, Stella del Vespro.
Angolo
"Autrice": Ma che
bella compagniaaa!
Ciao
lettrici, eccomi con nuovo aggiornamento.
Ci
avete capito qualcosa? Bene, nemmeno io, sarebbe questo lo scopo! xD
Allora,
la canzone è ancora dei Lacuna Coil, e anche quella che
ascolta Arwen lo è(**), "Reverie", che in francese significa
sogno, appunto.
Ora
veniamo al (*): non so se è giusto dirvelo, ma...beh, il
legame, se non si fosse capito, è con...Daaaaai, si
può capire, ci sono solo quattro personaggi e mezzo (il
biondo che appare fugacemente xD) :)
Devo
ancora decidere in tutto questo Stefan edove si trovi,
ma...tralasciamo! Scopriremo tutto solamente vivendo u.u xD
A
quanto pare voi lettrici silenziose siete recidive! Dai, fate sentire
la vostra voce (: Io lo faccio!
Grazie
alle nuove lettrici che hanno messo fra le seguite, ovvero
Alice_In_Wondeland ed ele_91_ ! Siete taaanto gentili :)
E,
tu, ohhh, tu, mia dolce Simply!
Sei
la mia Stella del Vespro.
Scusate,
momenti di follia a random xD
Beh...commentate
numerose!
(Buahaha,
battutona, ehh?!)
Ci
rileggiamo presto, spero (:
Vostra
depressissima,
-Alexys-
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