Pairing/Characters: Emily
Thorne/Daniel Grayson
Rating: PG
Warnings: Angst,
Spoiler 1x13
Word
Count: 636
(FDP)
N/A: Scritta
per la maritombola @ maridichallenge,
prompt 21. “Who kicked a hole in the sky so the heavens would
cry over me” (Oasis - Let there be love), e per la missione
#2 “pioggia” del COWT,
CITY ANGLES RULEZ /O/
Let there be love
Il
temporale si abbatte su di loro all'improvviso, e con una furia
così violenta che Emily ha quasi l'impressione che sia
personalmente arrabbiato con loro. O meglio, con lei.
Scuote
appena le spalle e continua a sorridere, fissando Daniel negli occhi,
mentre lui le prende le mani tra le sue.
Sa
cosa sta per dirle. Lo sa da giorni.
È
stata lei stessa a suggerigli l'idea, e l'accordo preso da Conrad con i
suoi avvocati non ha fatto altro che aiutarla. Non solo
perché ha accelerato il matrimonio, che ad un certo punto
sarebbe comunque stato inevitabile ─ fa parte del suo piano, e i suoi
piani finiscono sempre come lei vuole che finiscano ─, ma sopratutto
perché il non rivelarle dell'esistenza di quella clausola fa
di Daniel un Grayson a tutti gli effetti: figlio dei suoi genitori,
colpevole non quanto loro ma abbastanza da poter essere sacrificato
senza rimorsi di coscienza.
Non
che lei ne abbia, poi.
Nolan
può cianciare quanto gli pare, ma se si è trovata
innumerevoli notti distesa accanto a Daniel, nel proprio letto,
incapace di dormire e di pensare, non è stato certo a causa
della sua coscienza. Anche perché Emily dubita seriamente di
averne ancora una.
Un
tuono rimbomba forte sopra le loro teste, e lei finge di tremare. Le
gocce di pioggia iniziano a ticchettare sempre più
rapidamente contro l'ombrello, producendo un rumore sordo e costante.
Emily
cerca di non ascoltare quello che lui le sta dicendo, concentrandosi
invece sul rumore della pioggia, ma non ci riesce. Le sue parole la
raggiungono con una violenza che non ha nulla da invidiare a quella
dell'acquazzone.
Stringe
più forte il manico con entrambe le mani e osserva Daniel
inginocchiarsi ai suoi piedi.
Bugie,
tutte bugie,
si ripete intanto. Ma sa che è lei quella che sta mentendo.
Le
piacerebbe pensare che lui lo stia facendo solo per ottenere la quota
della società di suo padre ed aiutare Victoria. Le
piacerebbe pensare che Daniel sia un po' più come loro,
un po' più come lei.
Ma sa che non è così. Può leggerglielo
negli occhi.
Lo
sta facendo perché la ama davvero, e sì, anche
questo era nei suoi piani, ma sembrava molto più facile da
gestire, all'inizio.
Un
altro tuono, e questa volta il tremito che scuote le spalle della
ragazza non ha niente di simulato. Comincia davvero ad avere freddo.
Quando
lui le pone la domanda finale, Emily non riesce a rispondere. Non
subito.
Potrebbe
arrivare a Victoria in altri modi. Sarebbe più difficile,
certo, e dovrebbe elaborare nuovi piani che richiederebbero altro tempo
e quindi altri rischi, ma Emily è sicura di potercela fare.
Non ha mai dubitato che un giorno avrebbe portato a termine la sua
vendetta, né ha mai dubitato nel fine che giustifica i
mezzi. Almeno fino a quel momento.
Daniel
la guarda dal basso, con occhi adoranti e l'anello teso verso di lei.
Per
un attimo, per un solo attimo, il dubbio di essersi spinta troppo oltre
fa capolino nella sua mente, e una vocina fastidiosa, che suona
vagamente simile a quella di Nolan, le chiede: ne
vale la pena?
A
quella domanda, fortunatamente, è molto più
facile dare una risposta.
«Sì»,
risponde quindi, con voce chiara e ─ spera ─ abbastanza commossa.
Daniel
si rialza, ridendo, e lei gli butta le braccia al collo. L'ombrello
cade a terra con un piccolo tonfo; le loro labbra si sfiorano
delicatamente per un attimo, quasi con esitazione, prima di unirsi in
un vero bacio, ed intanto la pioggia fredda si riversa su entrambi,
ancora più violentemente di prima, come se ci fosse un buco
lì in cielo e qualcuno stesse piangendo su di loro, ma
adesso Emily ne è grata perché è
abbastanza sicura che una di quelle gocce che le solcano il viso non
abbia niente a che fare con il temporale.
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