Buona notte Harry

di Marika Grosso
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Quella mano che tu mi posasti sulla spalla, quel giorno, non l’ho scordata sai? Come avrei potuto? Il calore che mi trasmise, al solo ricordo piango ancora adesso.
Quel senso di appartenenza, per un attimo, mi ha riscaldato il cuore, mi ha fatto pensare di poter cambiare le cose, di poter iniziare ad essere diversi, non più noi stessi, ma qualcun altro, in modo da poter finalmente stare l’uno accanto all’altro.
Quanto ho sperato, nella mi breve esistenza, di poterti trarre a me, di abbracciarti, di scaldami col tuo calore; ho sognato in mille sogni durante mille notti di poterti guardare negli occhi, quegli splendidi occhi, così sinceri, quando avrei voluto annegare in quelle pozze e non svegliarmi più nella realtà, se la realtà significa non poter stare insieme.
Ma purtroppo niente di tutto quello che spero si avvererà mai; sguardi fugaci, un frusciar di mantelli, mani che si toccano di nascosto, io che ti insulto per non far vedere quando il mio cuore brucia dal dolore di non poterti stare accanto, per non far capire a chi ci sta intorno che quello che abbiamo è più fragile d’un sogno, ma esiste, è reale, per pochi istanti al giorno: esiste…
Così mi allontano da te, anche oggi il nostro tempo è finito, lo strisciar del serpente accanto al leone è durato solo un soffio, un battito di ciglia, ma è pensando a questo che mi addormenterò stanotte; sperando in una tua carezza mi sveglierò domani mattina.
Buona notte Harry.


.Draco.




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