Sei piatti per una gallina

di LadyToreumaMariot
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Avevo deciso, per quella sera, di andare al villaggio con mio fratello e di barattare i sei piatti che avevamo con una gallina.
Quando arrivammo, Romano dispose i piatti in modo che tutti li potessero vedere, e ne prese uno in mano, facendogli pubblicità.
Arrivò gente, a cui cercò di far intendere che li avrebbe venduti in cambio di una gallina.
Quando il capannello che si era formato attorno a noi li ebbe visti, ci si pose il problema di far capire  loro quello che  volevamo  in cambio, cioè la gallina.
Essendo il nostro russo piuttosto stentato, Romano scelse di esprimersi a gesti, così cominciò a mimare un essere che raspa il terreno e cerca vermi e becca i chicchi.
Nonostante i suoi sforzi, le persone sembravano non aver capito, allora decisi di prendere in mano la situazione, per evitare che il fratellone si ridicolizzasse ancora di più, dato che stava per fare l’uovo e dire “coccodè”.
Presi un bastoncino e disegnai sul terreno una gallina, con tanto di uovo, e finalmente ci capimmo.
Una contadina ne disse il nome in ucraino, e noi facemmo di sì con la testa.
Ci portò ad una stalla e ci consegnò una gallina già spennata, che noi dopo avremmo riportato alla casa e cucinato con i compagni.





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