Il
freddo invernale permeava l'aria come un telo di seta ricopre mobili
vecchi e polverosi in solai dimenticati.
Era tutto
statico: solo una leggera brezza, tagliente per il gelo, sembrava
essere in movimento nella via.
Improvvisamente,
una porta si aprì, inondando i ciottoli scuri di luce
dorata. La figura uscì, intabarrata nei propri vestiti
pesanti. Scese cautamente i gradini che la separavano al livello della
strada, facendo attenzione a non slittare sul ghiaccio e risparmiando
così alcune urla irripetibili al resto degli abitanti.
Appena
toccò la strada, l'aria ebbe un sussulto, e
sembrò quasi solidificarsi, come latte cagliato, per un
secondo.
Si
fermò. Un lievissimo venticello gli rigò il viso,
come un aratro che smuove la terra. Guardandosi intorno, si convinse di
aver avuto una semplice allucinazione, forse dovuta alla stanchezza.
Si
incamminò, ancora irrequieta per l'accaduto, e si diresse
verso il centro città, a compiere le proprie mansioni,
ragionando sulla giornata di studio appena trascorsa. Una volta
che fosse arrivata al tempio, avrebbe richiesto una stanza
dove ripassare i nuovi capitoli e fare pratica. La Sacerdotessa le
stava simpatica, l'avrebbe aiutata a...
L'aria
ghiacciò nuovamente.
La figura si
arrestò, ora sicura di non essere in un sogno. Di nuovo,
quel venticello le entrò nel collo, come una premonizione
sussurrata.
Esitò
ancora un momento, immobile come una statua. Appena sentì
un'altra volta l'aria quasi cadere sulla terra, cominciò a
correre. Non capiva cosa stesse succedendo, ma la paura le aveva messo
le ali ai piedi e le suggeriva di levarsi al più presto da
quella strada deserta e grigia.
Svoltò
l'angolo.
Il mondo le
cadde addosso. Poi cadde lei, all'indietro, sul ghiaccio della strada,
e i vecchissimi libri scivolarono fuori dalla saccoccia in ogni
direzione. Gli occhi erano sbarrati, e aveva un'espressione orribile
sul volto.
L'essere
incappucciato la osservò, con un misto di compassione e
senso di colpa. Estrasse una piccola clessidra da sotto il mantello, e
la lasciò cadere per terra: il rumore dei vetri rotti
echeggiò sui muri del quartiere, la sabbia si
vaporizzò e i vetri si sciolsero a contatto con l'aria.
Poi
parlò. "Vieni", le disse, gli occhi scarlatti fissi sui
suoi. Insieme, i due si incamminarono per la strada, e scomparvero
silenziosamente, come infrangendosi su un invisibile muro.
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