Gusti

di Seymour
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Che dire, era da tanto che pensavo di scrivere qualcosa su Fruits Basket e l'ispirazione finale,oltre che il coraggio,mi è venuta durante una noiosa spiegazione di filosofia....che avrei dovuto ascoltare,ma non importa.
Non è niente di che e si vede,ma aspetto recensioni e critiche di ogni tipo,visto che mi sono molto utili e le apprezzo molto!Consiglio vivamente di non leggerla a chi non è arrivato almeno verso la fine del manga,perchè contene spoiler e anticipazioni abbastanza importanti,quindi state attenti!



Akito era solita osservare gli uccelli appollaiati e cinguettanti sui rami degli alberi davanti al balcone della sua stanza.
Le erano sempre piaciuti,così aggraziati e pieni di colori,mentre lei era così nera e malata,con il lungo kimono che le cadeva scompostamente dalle spalle.
Allo stesso tempo,però, li odiava poichè loro erano liberi e cantavano per tutti,mentre solo lei ne sarebbe stata degna,perchè lei era Dio.
Akito era anche solita osservare Shigure,mentre lui entrava e usciva da casa Soma,con il suo sorriso strafottente e la voce suadente,costantemente indirizzata ad ognuno.
Lo aveva sempre amato,il maledetto dallo spirito del cane,così bello e virile, quando voleva,mentre lei poteva benissimo essere scambiata per un maschio.
Allo stesso tempo,però, lo detestava poichè non riusciva mai ad essere sicura delle sue azioni,di poterlo tenere vicino a se e lui continuava a sfuggirle,mentre sarebbe dovuto starle accanto,per l'eternita,perchè lei era Dio.






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