-Evans, che strano! Sei in biblioteca e stai leggendo!-
Oddio, eccolo. Come ogni giorno viene a rompermi. Non ha di meglio da fare?
-Potter, che strano! Sei qui per darmi fastidio.-
Gli rispondo infastidita, senza neanche alzare gli occhi dal grande tomo di Storia della Magia che sto leggendo.
-Evans, cosa stai leggendo?-
Mi ha chiesto lui, con curiosità.
Cosa gliene frega a lui cosa sto leggendo io?
-Non ti interessa-
Dico subito, per mandarlo via.
-Se te lo chiedo sì che mi interessa.-
Stop. Cos'ha detto? Gli interesso? Calma. Ha detto che gli interessa cosa sto leggendo.
-Storia della Magia, Potter.-
Gli dico allora, guardandolo per la prima volta in faccia. Ma è diverso dal solito. Cos'ha cambiato? Ah, non ha il solito sorrisetto che odio, ecco cos'ha. O meglio, non ha.
-E... Che argomento stai leggendo?-
Chiede lui, non appena sposto nuovamente lo sguardo sulle pagine ingiallite.
-La Guerra dei Troll-
Rispondo, per poi chiedergli, chiudendo rassegnata il libro che non sono riuscita a leggere:
- Hai bisogno di qualcosa?-
-No, perchè?-
-Boh, non so... Sei arrivato qui per fare che?-
-Mmh.. Stavo cercando Remus ma non l'ho trovato.. Poi ho visto te e ho pensato di salutarti...-
-Oh, okay.-
Dico arrossendo. Possibile che un ragazzo mi faccia questo effetto? Anzi, possibile che Potter, se può essere considerato un ragazzo, mi faccia questo effetto? No, non lo è.
-Sei arrossita...-
Mi dice, tracciando con il dito piccoli cerchi sulla mia guancia.
-Oh, io...-
Dico, ma sento le guance che avvampano ancora di più. Basta, devo smetterla.
-Be', e ora che mi hai salutato?-
-Ora, niente. Magari sto un po' qua per farti ridere un po', dicono che sono bravo... Sai, sei sempre seria! Vita, ragazza!-
Dice, esibendo un sorriso che farebbe invidia ad un magimodello.
-Certo che sei bravo, Potter! Basta che uno ti guardi in faccia per ridere!-
Dico scherzosamente, scoppiando a ridere. E' strano come mi sia facile essere noi stessi accanto a quel Grifondoro.
-Be', vedi... Ti ho già fatto ridere!-
Dice, ridendo anche lui.
-Oh, si, sei davvero un mago!-
Gli rispondo, facendogli una linguaccia. Strano ma vero, ho passato una serata stupenda con James Potter, in biblioteca.
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