Amortentia: profumo di neve, di libri e...

di Onlyna
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Amortentia: profumo di neve, di libri e...


IV.
Pansy aveva tentato di farmi parlare, senza esito,
tutto il giorno. Vince e Greg sembravano divertiti dalla
situazione, anche se potevo percepire chiaramente che
fossero a loro volta preoccupati per il cattivo sangue che
sembrava esserci tra me e Theodore.
Avrei voluto chiedergli perché se la fosse presa tanto,
ma il mio orgoglio mi impediva di fare il primo passo:
dopotutto sono un Malfoy, certe cose le abbiamo nel sangue.


La coppia del secolo è scoppiata, eh?
Eravamo in dormitorio, quando Blaise diede fiato alla bocca con quella frase.
Non eravamo mai andati d'accordo, lui ed io; secondo Pansy perché i nostri caratteri erano troppo simili, secondo me perché era una grandissima testa di cazzo, per dirla finemente.
Stavo piegando la divisa per metterla sul baule, e mi bloccai con il mantello tra le mani. Con la coda dell'occhio vidi che Theodore si era irrigidito nella stessa posizione; eravamo cresciuti serviti e riveriti da schiere di Elfi Domestici che si occupavano di tutte le faccende domestiche e avevamo entrambi sviluppato un certo astio nei confronti degli abiti spiegazzati. A Hogwarts ci eravamo abituati a tenere i nostri vestiti in ordine, piegati e riposti nei nostri bauli per evitare che si stropicciassero.
Lanciai un'occhiataccia a Blaise, appoggiando il mantello sul letto ed incrociando le braccia pronto ad affrontarlo.
Non sono affari tuoi, Zabini.
Vincent e Gregory si erano spostati dietro di me in modo stranamente silenzioso, come sempre pronti a difendermi: a volte mi dava fastidio quanto avessero preso sul serio le parole dei nostri genitori, ma altre mi faceva piacere essere spalleggiato da due energumeni come loro. Non che pensassi che sarei mai passato alle mani in una discussione, ma nel caso mi fosse servito un aiuto “poco ortodosso” ero sicuro che loro non si sarebbero fatti problemi a picchiare qualcuno.
Blaise rise davanti alla mia espressione truce ed io fremetti dalla rabbia.
Mi capita raramente di sbagliare nel giudicare qualcuno, Malfoy, ma sembra che lo scopo della tua vita sia quello di sorprendermi: sei più stupido di quanto immaginassi, – ribatté con tranquillità, prima di darmi le spalle e cominciare a cambiarsi per andare a letto.




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