Questo è un periodo della mia vita in cui mi sono ritrovata a dover
affrontare alcune difficoltà, è stato un periodo in cui ho visto, sentito e
letto miliardi di affermazioni, pareri, giudizi. Non ho la presunzione di dire
quali pensieri siano giusti e quali sbagliati, anche perchè il mio professore
di filosofia, un uomo lunatico e di vecchio stampo ma con quel fuoco dentro che
brucia e che credo, o forse ne sono certa, appartenga solo ad un ragazzo
giovane, dalla mente vivace e aperta, mi ha sempre ripetuto una frase di
Voltaire che non ho più dimenticato. "Non sono assolutamente d'accordo con
quello che stai dicendo, ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa
affermare le tue convinzioni". Forse Voltaire non l'ha proprio scritta
così o pensata in questi termini, ma quella frase ripetuta così tante volte in
una classe di liceali aveva quasi perso la sua forza, la sua essenza. Perchè
Voltaire doveva battersi per un pensiero in cui non credeva? Per qualcosa che
forse lo ripugnava? Inconcepibile. Come inconcepibile è la convinzione che io
debba ascoltare pensieri che non mi appartengono e non mi apparterrano mai. La
verità è che Voltaire aveva ragione e la consapevolezza di quella frase ti
arriva solo quando fai le tue esperienza e combatti le tue battaglie. Non so se
avete mai visto il film "La ricerca della felicità", io l'ho visto e
mi ha colpito l'intensità con cui un padre lotta per sopravvivere, per dare una
vita felice al proprio figlio, un padre che lotta per la sua dignità. Il
problema è che a volte siamo così carichi di problemi, di incomprenzioni che
non stiamo attenti a chi ci sta intorno, alle sue difficoltà che probabilmente
sono più grandi e più gravi. La natura umana, devo ammetterlo, è votata alla
ricerca della felicità tanto quanto a credere che i problemi altrui siano
sempre inferiori e di poco conto rispetto ai propri. Recentemente ho letto un
libro "10 gay che salvano l'Italia oggi" di Daniela Gambino e
leggerlo è stato non solo interessante, ma sconvolgente perchè mi ha aperto gli
occhi su quello che oggi è la nostra società. Sono quindi arrivata alla
conclusione che il problema di fondo che affligge ogni singolo individuo su
questa terra è la ricerca della felicità. Un genitore che scopre
l'omosessualità di suo figlio, nonostante lo shock e l'incapacità,a volte,di
concepire che il proprio figlio/a possa essere attratto da una persona dello
stesso sesso e che possa amarla e pensare di vivere la sua vita con lei, si
pone una semplice domanda che fonda le paure di qualsiasi genitore "Sarà
mai felice?". Io credo proprio di si, lo credo, lo penso e lo grido al
mondo intero. Si, una qualsiasi persona che faccia parte della comunità LGBT
può essere felice e deve esserlo. Una qualsiasi persona ha il diritto ad essere
felice qualsiasi siano le sue scelte, sessuali o meno. Teoricamente sembra
tutto così semplice e facile, ma la realtà è ben diversa dalla fantasia.
Sogniamo un mondo libero, eguale per tutti, in cui ognuno possa fare le sue
scelte, possa stare bene con se stesso, ma i sogni, mi ripeteva sempre quello
stesso professore che mi ha cambiato la vita, sono fatti per i bambini o per i
folli, e lasciate che ve lo dica, io sono stata bambina e mi sento un pò folle.
Io sono bisessuale e ogni giorno lotto per i miei diritti e per tutti quelli
che come me si sono sentiti spaventati e impauriti dal loro modo di vedere gli
altri e il mondo, dai loro impulsi per qualcuno del loro stesso sesso. Lotto
per tutti quelli che sono stati cacciati da casa perchè diversi. Ecco vorrei
dire loro che diverso non è sempre un male. Ora io non so se qualcuno di voi,
che in questo momento sta leggendo questo delirio, crede che esista qualcosa al
di sopra di ognuno di noi, ma se ci credete allora dovete sapere una cosa, che
la chiesa forse non ammetterà mai, che molti preti si rifiuteranno di dirvi,
Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza, e la mia e la vostra diversità
non sono altro che un suo disegno. Il signore ama tutti i suoi figli e se chi
dice ci essere cristiano non lo capisce, io penso che non abbia compreso i suoi
insegnamenti. La misericordia, la compassione e l'amore. L'amore non è mai
sbagliato, non ha confini, non conosce sesso, religione, razza. L'amore è
amore. 70 anni fà un uomo ha inculcato a migliaia di altre persone che gli
ebrei erano una razza impura che non doveva più esistere. Oggi migliaia di
persone dicono che la comunità LGBT non è degna di esistere, altre migliaia ci
appoggiano. La verità è che l'uomo è l'unico animale dotato di intelletto, io
dico che forse molti non erano presenti quando i cervelli venivano distribuiti.
Ogni giorno lotto per i diritti dell'uomo, sia che questo uomo sia ebreo, nero
o gay. Oggi io decido di essere donna, uomo, figlio, madre, padre, nonno, zio,
nipote, nero, giallo, bianco, ebreo, cattolico, musulmano, etero, lesbica,
gay, bisessuale, transessuale. Oggi decido di smettere di essere me stessa per
divenire persona. Ritorno ad essere una tela bianca in cui ognuno può disegnare o
scrivere qualcosa, una tela che ognuno può sporcare con i suoi colori. Io oggi
e da oggi sono dalla parte dell'uomo, qualsiasi sia il suo nome.
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