Pensiamo
a un campo verdeggiante , racchiuso in uno spazio ben
delimitato di pensieri e ricordi che nella mente viaggiano veloci e
astrusi.
Ora
immaginiamo un campo innevato, che copre dai fili d'erba più
sottili alle foglie degi alberi più spesse. Ogni fiocco ha
un siginificato che racchiude un emozione quasi recondita e
inesplicabile.
Il
cielo è abbagliato dal candore della fredda terra bianca che
dona al paesaggio uno stile arcano e inimitabile. Questa splendida
veduta è percebile vicino alle campagne ceree congelate dal
ghiaccio dell'inverno di Pallet Town.
Un
ragazzo guardava spensierato dalla finestra di camera sua la vita che
c'era l'opposto. Una vita che considerava in pausa fino a quando il
primo fuore della primavera non si sarebbe aperto in tutto il suo
colorito splendore e fino a quando il sole non sarebbe cominciato a
risplendere in un cielo non più bianco ma bensì
blu. Blu come l'avvento di un nuovo inizio , un altro nuovo inizio.
Il
corvino si allontanò dalla fredda veduta e con un velo di
malinconia si sedette sul letto in modo composto e lineare , il suo
sguardo era rivolto verso la scrivania e non lo smuoveva ed era come
intrappolato in un vortice di riflessioni senza senso.. solo per
scappare dal presente e dal passato e non vedere l'ora di approdare al
futuro. Là sul comò affianco a lui.., affianco ad
Ash Ketchum c'era quella cornice di legno un po graffiata e vecchia e
il vetro leggermente macchiato dalle impronte del ragazzo castano , era
raffigurato un giovane uomo che con amore e gioia prendeva in braccio
un bambino di appena quattro anni.
Ash
prese in mano la vecchia cornice e la osservò attentamente ,
la sua espressione era ora concentrata su quella fotografia.. e ad ogni
pensiero che faceva toglieva mentalmente piano piano ogni cosa della
fotografia : Lo sfondo che rappresentava un bel prato verde , l'albero
di ciliegio.... e infine.. lui stesso quel bambino piccolino e
così innocente come l'infanzia.
Nella
sua mente , nella sua testa rimase solo quell'uomo : alto , snello e
felice della sua vita... una vita che il cancro gli tolse , donandola
al cielo azzurro che in quella notte di tanti anni fa era grigio e
spaventevole.
Ash
prese la foto e la strinse forte al petto caldo e abbassando la testa
cominciò a lacrimare dagli occhi castani che lentamente si
rigettavano sul pavimento di legno che osservandolo sembrava come un
buco nero che raccoglieva solo brutti incubi.
E
con un singhiozzo e con un accenno le sue labbre tremolanti e
screpolate dal freddo riuscirono a smuoversi e la sua bocca ad aprirsi
generando un suono in grado di suscitare nell'anima di chiunque
un'apparenza triste e desolata
è
incredibile come bastino quattro semplice parole per capire il
significato della vita.
"Ti
voglio bene papà"
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