We're
a family, remember!
Quanti anni sono passati?
Quanti mesi? Settimane? Giorni?
C'era un tempo in cui li contavo. Un tempo in cui sapevo anche le ore.
"è una
missione della massima importanza e segretezza."
"Si."
"Non dovrai fallire."
"No."
"Non dovrà
ripetersi il disastro di Raccoon una seconda volta. Scopri cosa stanno
architettando."
"Angus... ehm..
capitano, siete sicuro che l'Abstergo sia coinvolta?"
"Non ci sono dubbi! Ma
non possiamo spargere accuse senza prove vere e proprie. E tu sei il
migliore, dovrai occupartene."
"è un
ragazzino! E questa è una missione suicida!"
"Non sei stato
interpellato! Lui è stato cresciuto per questo. Come tutti
noi. è nostro dovere fermarli prima di una catastrofe."
Le ore da quando salii su quell'aereo da solo.
I giorni che occuparono il mio viaggio verso qualcosa di nuovo e
terribile.
Siamo Assassini e siamo rimasti coinvolti in qualcosa di terribile, in
una guerra silenziosa e letale fatta da virus e armi batteriologiche.
Perchè il nostro piccolo mondo è stato devastato
in questo modo? Distrutto, spezzato nel momento in cui abbiamo perso
buona parte della squadra mandata a investigare in America.
E poi toccava a me. Angus Richter era convinto che ci fosse un
collegamento tra quei fatti e l'Abstergo. O meglio, tra l'Abstergo e la
Umbrella.
"Sei sicuro di voler
partire senza nemmeno opporti? Abbiamo perso una squadra intera per una
delle sue missioni! Ci porterà tutti alla morte!"
"è un ordine,
non posso disubbidire, lo sai. Fosse per me resterei qui."
"L'America è
così lontana, e gli Assassini che sono la nemmeno sanno
della nostra esistenza. E quelli che lo sanno... beh, non sono
così amichevoli con noi inglesi."
"La missione prima di
tutto. Se questo vi terrà al sicuro e se porterà
a fermare un disastro allora va bene."
"Sei... troppo giovane
per andare da solo."
"Cercherò di
non morire e ti terrò informato. Tornerò presto,
credimi."
"Non hai mai combattuto!"
"Non hanno mai detto che
dovrò combattere. devo studiare le loro mosse, investigare.
Cose simili."
"Siamo una famiglia
anche da lontani, ricordalo. Compra delle cartoline e appena torni me
le darai!"
"Possibile che tu debba
pensare a questo?"
"Cerco solo di non
pensare che il mio fratellino sta per partire per l'inferno."
"Tornerò...
è una promessa."
Una promessa mai mantenuta.
Non sono mai più tornato in Inghilterra, a casa.
Ho avuto qualche notizia sparsa, ma nulla di che.
"They found
us... Goodbye Shaun."
Continuavo a riascoltare quel messaggio sulla segreteria.
Solo per fissare nella mia mente la sua voce.
Ogni cosa aveva perso significato in quel momento.
La mia prima missione, quello che stavo facendo in quel momento, nel
ruolo di semplice storico.
Non aveva più senso nulla, avevo perso tutto, ogni cosa che
mi legava al passato.
Il mio mondo era crollato. Ogni legame che mi teneva ancorato
alla mia terra si era spezzato con un messaggio in segreteria.
"Addio..."
Sussurrai al vento dopo averlo ascoltato per l'ennesima volta.
"Ok, vai allora. Dorian mi riferirà tutto."
Un sorriso nacque sulle mie labbra sentendo quel nome.
Dorian. Dory.
Ero quasi allegro, felice di poterlo rivedere dopo averlo creduto morto.
Nel momento in cui aprii la porta di quello spogliatoio nella palestra
ogni legame col mio passato svanì come cenere nel vento.
"Goodbye... Dorian.
Goodbye brother."
Note
Autrice:
Ok, è una specie di estratto di "Point of no
Return" ma riguardante il passato di Shaun o eventi alternativi. Come
per dire... "E se la storia fosse andata diversamente?" Penso che
saranno One Shot anche quelle che seguiranno ma non posso esserne
sicura.
Riguardo alla storia
comunque Dorian è un mio OC che avevo creato come comparsa,
di colpo mi sono ritrovata ad affezionarmi a lui fino a questo punto.
So anche che Shaun caro è paurosamente OOC ma, va beh. Se
è piaciuta lasciate pure un commentino.
Sono sempre ben
graditi.
Bye Bye~
Aki
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