First Time - Synacky
Allora, un paio di note: la ""storia"" è raccontata dal
punto di vista di Zacky ed è una Synacky, e chi mi
conosce ovviamente non ne rimarrà assolutamente
sorpreso ù___ù
Ormai 'sti due mi hanno fottuto il cervello. Comunque vi lascio -per ora
buhahah- buona lettura! :)
All Our First Times
Prime volte. Quante prime volte ha un essere umano nella sua vita?
C'è la prima parola, i primi passi, il primo giorno di
scuola, e
così via per tutta la vita... Tante prime volte diciamo.
Ovviamente non è possibile ricordarsi ogni prima volta di
qualsiasi cosa, ci sono i genitori per questo che si ricordano ogni
volta che il proprio bambino inizia a fare qualcosa. O perlomeno mia
madre è così. Eppure certe prime volte
me le
ricordo anche io...
La prima volta
che ti ho
visto, quando mi presentarono a te e i miei occhi si posarono sui tuoi
capii immediatamente una cosa. Ti avevo appena incontrato e
già
avvertivo un sentitmento davvero forte. Già. Ti odiavo a
morte.
Quando mi porgesti la mano e io la strinsi avrei voluto stritolartela,
così col cazzo che mi avresti fregato il ruolo da primo
chitarrista della band. Eppure mi limitai a ricambiare la tua salda
stretta e a sorriderti con il sorriso più falso che abbia mai
ospitato il mio viso. Ma tu non ti facesti ingannare, ricordo come mi
guardasti... Sembrava dispiacerti il mio atteggiamento nei tuoi
confronti, e sai a me quanto me ne importava? Volevo farti
capire
che eri indesiderato, che non c'era posto per te, perché noi
eravamo già una famiglia ed eravamo completi così.
La prima volta
che ti
sentii suonare forse ti odiai anche di più di quando ti
avevo
conosciuto. Eri fottutamente bravo. Migliore di me in tutti i fronti.
Gli altri ti guardavano estasiati e mi domandavo cosa ci trovassero in
te, in fondo di bravi chitarristi ne è pieno il mondo. "Ha
qualcosa in più!" mi rispose Matt quando glielo chiesi.
Forse
era vero, non potevo non ammettere che fossi bravo e sicuramente
migliore di tutti quelli che avevamo sentito prima di te. E poi non
avrebbe fatto alcuna differenza. Chiunque avrebbe voluto quel posto da
chitarrista avrebbe dovuto fare i conti con il mio odio. Chiunque
avesse tentato.
La prima volta che
salimmo su
un palco per un concerto, un concerto unicamente nostro in cui non
aprivamo per altre band o eravamo a qualche festival -più
somiglianti a sagre di paese-, in cui gli Avenged Sevenfold erano le
vere e uniche star della serata, eravamo tutti e cinque adrenalinici.
Matt continuava a darci le stesse indicazioni milioni di volte, Johnny
sembrava in preda ad attacchi di panico e Jimmy se ne stava tranquillo
a bere la sua solita birra pre-concerto. Tu non mi ricordo cosa stessi
facendo, perché tutto quello che facevo io era cercare di
ignorarti, così come avevo intenzione di fare per tutto il
resto
del tour. Quando quella già grande cerchia di fan
acclamò
la nostra salita sul palco sentii le gambe tremare. Non ero
più
sicuro di come funzionavano le mie dita e neanche di come avrei dovuto
usarle per produrre qualche suono con la mia chitarra. I fan se ne
sarebbero accorti -come si fa a non accorgersi di uno dei chitarristi
che non suona?-, Matt mi avrebbe ammazzato e io mi sarei sentito il
più grande fallito sulla faccia della terra. Ero
terrorizzato,
in mezzo al palco, immobile come una statua. Quando sentii il tuo
braccio, impegnato a manovrare un assolo, affiancarsi al mio, fu come
riprendersi da uno stato comatoso. Improvvisamente le mie dita presero
a scorrere sul manico della chitarra e
sembrarono ricordarsi com'è che si suona. Fu
quella
la prima volta che suonammo spalla a spalla.
La prima volta
che litigammo
-intendo litigare davvero, non con io che ti mando le mie solite
frecciatine astiose e tu che distogli lo sguardo, rassegnato- la prima
volta che litigammo davvero
mi
sorpresi che nessuno chiamò polizia, vigili del fuoco e magari uno
psichiatra. Uno di quelli bravi. Forse perché in
sala
prove eravamo rimasti solo noi due e gli altri non c'erano o avrebbero
sicuramente preso provvedimenti. Non ricordo chi dei due
urlò
più forte o chi lanciò adosso all'altro
più cose
-e sarei pronto a scommettere che vista da fuori sarebbe stata una
scenetta piuttosto divertente e forse anche un po' imbarazzante. Tu
però ti eri stufato che io ti trattassi così, e
ovviamente avevi resistito anche troppo, neanche un santo mi
avrebbe sopportato. Insomma la situazione era tutto un urlare e
sbatterci in faccia tutto ciò che ci passava per la mente. Per
questo non riesco a spiegarmi ancora oggi quello che successe dopo.
Infatti quella sera ci furono due prime volte. Fu anche la
prima
volta che le nostre labbra s'incontrarono.
La prima volta
che ci baciammo
non fu quel giorno, ma qualche tempo dopo. Il tuo tocco sul mio viso
era leggero, le tue labbra sulle mie più morbide di quello
che
avevo immaginato. Quello fu il primo bacio, quello che era accaduto
quel giorno alla sala prove non era niente, solo un breve tocco
effimero, e soprattutto dopo che successe me ne andai e pure incazzato.
Non riuscivo più ad odiarti.
Da quella volta in poi si seguirono molte prime volte: la prima volta
in cui la mascella degli altri toccò terra vedendoci ridere
e
scherzare insieme, quella in cui cercavi di infondermi
coraggio
prima si salire sul palco, in cui mi prendevi la mano così
perché ti andava di farlo, in cui prima di separarci tutti
quanti per andare a dormire sgattaiolavi fino alla mia camera d'albergo
e mi davi il bacio della buonanotte sulla porta. In quel periodo una
delle esperienze più epiche fu quando lo dicemmo agli altri.
Cazzo, Matt ci rimise quasi la vita, ma per fortuna svenne solamente.
Non ricordo di aver riso mai così tanto!
Solo un paio di giorni più tardi ci fu una di quelle prime
volte
in cui davvero mi sentii idiota. Eravamo stesi sul letto a guardare un
film, anche se ero troppo preso da te per potergli prestare troppa
attenzione. Ero troppo concentrato a fissare nella mente il ritmo lento
del tuo petto che, seguendo il tuo respiro, si alzava e
abbassava
sotto la mia testa. Fissavamo la televisione senza guardarla veramente,
poi tu ti girasti verso di me e mi guardasti con dolcezza "Zacky, vuoi
essere il mio ragazzo?" Quanto diamine mi sentii idiota quando con
quella faccia da chi casca dalle nuvole ti chiesi: "perchè,
non
lo sono già?"
Poi ci fu la prima volta, e per "prima volta" intendo quella prima volta.
E non credo ci sia
stato, ne ci sarà mai, un giorno più bello e
doloroso di
quello. Più doloroso perché ovviamente ero io
quello che
era finito sotto. Synyster Gates sotto? Naah, neanche se
scendesse Gesù Cristo a comandarglielo. Più bello
perché una tale vicinanza con qualcuno non l'avrei voluta da
nessun'altro, perché sentirti dentro di me era
tutto
ciò che mi bastava per farmi sentire completo,
perché la
tua voce che chiamava il mio nome mi sembrava la musica più
bella che avessi mai sentito. E poi, se vogliamo dirla tutta, anche tu
eri bellissimo e, una volta finito, te lo dissi pure. Ancora
ignoro il motivo per il quale ti mettesti a ridere, ma lasciai correre.
Quando ridevi eri più bello che mai.
E adesso posso ricordare tutte quelle prime volte e vederle ripetersi
nella quotidianità di tutti i giorni: continuiamo a suonare
spalla a spalla, a litigare (anche se non ti lancio più cose
dietro, migliorato no?), a scambiarci baci e a fare l'amore.
Anzi, in questo momento abbiamo proprio appena finito. Devi essere
molto stanco perché pochi minuti dopo ti sei subito
addormentato
e mi hai lasciato senza le coccole post-sesso. Bè,
pazienza domani ti costringerò a farlo di nuovo
e a
rimanere sveglio. Costringerti... non lo farei mai e non credo che mai
ce ne sarà bisogno. Ti costringerò a rimanere
sveglio,
questo sì. Nessuno si addormenta dopo il sesso con Zachary
Baker.
Ma sinceramente comincio a sentire un po' di stanchezza anche io. Si
sono proprio stanco.
Cerco di rigirarmi anche se mi tieni talmente stretto che sembra tu
abbia paura che io possa scappare. Non credo esista questo pericolo
però.
Finalmente riesco a rigirarmi e mi addormento con la testa sul tuo
petto cullato dal suono del tuo respiro. Così come succede
da parecchi anni a questa parte.
Eeeh salve bella gente. Inanzitutto se siete arrivati fin qui senza
subire danni/percosse complimenti!
Questa OS è frutto di una delle mie tante notti insonni.
Solo
che invece di lasciarla segregata nei meandri di miriadi di cartelle
che popolano il mio pc, ho deciso di postarla. Questo perché
solitamente le cose che scrivo la notte le rileggo al mattino e mi
fanno assurdamente schifo! XD
Per chi segue l'altra mia ff "Second Heartbeat" non temete. Sto
lavorando anche su quella u__u
Quindi niente, ringrazio chiunque abbia letto e ha, in questo modo,
supportato uno dei miei tanti viaggi mentali notturni! :D Grazie,
grazie :3
E come al solito se c'è qualche errore segnalatemelo, che
prima che mi accorgo da sola ce ne vuole :') *PatPat* per la mia
testolina bacata.
Cooomunque u.u Giacché il caffè me lo sono fatto,
i piatti li ho lavati e Dragon Ball è finito, ho esauito le
scuse per non andare a studiare.E' ora di mettersi a lavoro
u.u Alla prossima :)
Josie
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