Passata o pezzettoni, questo è il problema

di Tazusa
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Passata o pezzettoni, questo è il problema.
Se sia più faticoso mettersi a passare chili e chili di pomodori,
oppure prendere un coltello e, pazientemente, tagliarli in grossi pezzi.
Bollire, pelare.
Niente altro.
E dire che con la raccolta si mette fine
al dolore alla schiena e alle mani
che la coltivazione di pomodori porta.
E si desidera solo che il passaggio successivo non sia così faticoso.
Bollire, pelare.
Bollire, forse pelare: ah, c'è l'ostacolo,
perché in quella immane fatica
il pensiero di poter mangiare la pasta al sugo di Romano,
mi fa venir voglia di lavorare ancora più duramente.
Altrimenti perché sopportare il mal di schiena,
le mani rovinate, stare nei campi nonstante il maltempo,
le lotte con i parassiti, le continue intrusioni degli animali nei campi,
lavorare sotto il sole di mezzogiorno rischiando di cuocermi il cervello.
Qualora si potesse evitare tutta questa fatica,
quale gioia proverei nel poter ammirare il prodotto finito?
Così la coscienza mi porta a decidere per la passata,
che grazie alle macchine automatiche,
sarà meno faticoso e più veloce preparare,
in modo da poter anche fare la siesta.





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