BanMaki
Come tre
campane
[E con una piccola rosa rossa.]
Dedicata
alla Cha, che ora ne ha tanto bisogno.
"Eeeeeeeecco-oooti! Sai ti stavo proooo-prio aspeeeee-ttando.
Eeeeeerooo qui, ti aspettavo daaaaa taaaanto tempo."
Nagumo amava le sue donne dal profondo del cuore; le considerava delle
dee scese in terra.
"Taaaaaaaa-nto che staaaaavooo per andarmeneeeeee, e invece ho fatto
beeeee-eeeeneeeeeee!"
Nagumo e Maki vivevano insieme ormai da tanti anni, e avevano
abbastanza esperienza per potersi definire dei bravi genitori.
"Sei
il primo miiiiiio pensiero
cheeeeee al mattino miiiiiii svegliaaa, l'ultimo deeeeeesiderio
cheeeeeee la notte miiiiiiiii culla."
Sì, perché Nagumo e Maki erano sposati da tanti
anni e avevano una bellissima figlia di sei
anni.
E ovviamente erano un'allegra famigliosa senza problemi -per quanto
avere un padre piromane possa essere definito un non-problema-, che
aveva una propria tipologia di giornata, la quale comprendeva un bel -e
alquanto stonato- coretto madre-figlia sotto la doccia, la mattina.
E la figlia, il cui bellissimo -non a parere di Nagumo, che ovviamente
era in disaccordo con suo marito- nome era Akahana, era ben felice di
avere una famiglia così allegra e ridente.
"Sei la ragioooooooone più profoooo-ooonda di ogni miiiiio
gesto, la storia
piùùùùù
incredibileeeeeeeee..."
E ora in coro!
"Cheeeeee cooooonoscoooooo!"
Naturalmente, questo coro, questa doccia, questa colazione tutti
assieme, faceva molto, ma molto, ma proprio molto, fluff.
Altrimenti questa fiction non sarebbe mai stata scritta, non credete?
E
l'autrice non si sarebbe mai infilata sotto il tavolo della casa di
Nagumo solo per controllare la situazione.
"Eeeeeee-eeccoooooti,
come un
uragaaaaaano diiiiii vita e seeeeei qui non so come tuuuuuu siaaaaa
riuuuuuscita a preeeeeendermi, daaaaal miiiiio soooonno
scuotermiiiiiiiii e riaaattivarmi il cuooooo-ooooreee!"
Perché se il corsivo era il carattere di Akahana, il
grassetto
era privatizzato da Nagumo, che impiegava tutte le sue corde vocali da
metallaro per deliziare le orecchie delle sue donne.
"Ragazze,
vi consiglio di muovervi, siete come al solito in ritardo e la
colazione si sta raffreddando."
E potete anche non crederci, ma era Nagumo il cuoco di casa, e i
pancakes che preparava la mattina riuscivano a svegliare le due ragazze
e a farle andare, rispettivamente, a scuola e a lavoro.
"Arriviamo, arriviamo!"
"Papà,
aspetta, ho dimenticato di fare i compiti di storia!"
"...I
compiti di cosa?!"
Come fece l'una ad arrivare in tempo in ufficio, l'altra a fare i
compiti sulla moto del proprio padre ed arrivare puntualissima a
scuola, e l'altro ancora ad arrivare preciso a un'importantissima
partita di calcio, l'autrice non ha voglia di spiegarlo, anche
perché forse forse non lo sa nemmeno lei.
Questa era la tipologia di mattinata, e a voi basta questo per ora.
E così, ogni mattina...!
"Sei il priiiiimo miiiiiio pensieeeero cheeeeeee al mattiiiino miiiiii
svegliaaa! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeee la notte miiiiiii culla!"
"Sei
la ragiooooooone più
profooooo-oooooonda di ogni miiiio gesto, la storia
piùùùùùù
incredibileeeeeeeeee..."
In coro, di nuovo!
"Cheeeeeeee cooooonoscooooooo!"
"Eeeeee-ccooooo-ti!"
"Sai
ti stavo proooopriooo aspeeeettando."
"Eeeee-ccoooo-ti,
finalmente seeeei aaaarriiiivata!"
Erano in tre, perché tra era effettivamente il numero
preferito
dell'uomo, perché tre era effettivamente il numero perfetto
e
perché Maki non avrebbe effettivamente retto una seconda,
e/o
addirittura una terza gravidanza con lui che la assillava anche solo se
starnutiva, e a prescidere dallo starnuto.
"E seeeeeeei qui."
"Non
sai quanto miiii seeeeei maaaaancata!"
"Speeeeeeeeraaaaaavo
tu esiiiiiiiiisteeessi però noooon immaginavo taaaa-nto!"
e Nagumo, nonostante tutti e tre potessero competere con delle campane
stonate, cantava, felice di quella famiglia così unita
-anche
nello stonare, per essere precisi.
"Sei il primo miiiiiiiiiio pensiero cheeeeeee al mattino miiiiii
sveglia! L'ultimo deeeeesiderio cheeeeeee la notte miiiiii culla!"
"Sei
la ragiooooone più
profooooooonda di ogniiii miiiiio gesto! La storia
piùùùùù
incredibileeeeeeeee..."
"Cheeeeeeeeeee
conoscoooooooooooo!"
Questa era la classica tipologia di mattina di Nagumo, Maki e Akahana,
e sarebbe durata fino all'arrivo di un eventuale fratellino e/o
sorellina, cosa improbabile ma possibile, dato che Maki non avrebbe
retto una seconda, e/o addirittura terza gravidanza con lui che la
assillava anche solo se starnutiva, e a prescindere dallo starnuto!
***
Salve a tutti!
Ed eccomi qua, dopo un periodo di pausa lungo non so nemmeno io quanto
-un mese e due settimane, circa, no?-.
...Chiedo perdonooooooooo çwç [Nessuno le vuole
le tue
suppliche! D: MdNagumo] [Ma io devo farmi perdonare, quindi taci! D:
NdA]
Dunque.
Sì.
No.
Forse.
Però più sì che no.
Mh.
...Ooooooooook, ricominciamo! :D
Ecco, non so da dove è spuntata fuori, ma mi ricordo di aver
letto da qualche parte una fiction, e da lì mi sono ispirata.
Ma non mi ricordo in che fandom, su chi era, perché, come,
insomma, bo'.
Interessante, no?
Va be', andiamo avanti :33
Ho qualcosa da precisare.
-Questa cosa dovrebbe far parte di una
bi/tri/quadri/penta/esa/etta/otta-shot (?), fatta di tutte le
esperienze di Nagumo e Maki, e Gouenji e Suzuno, ovviamente dedicata a
quella santa donna di Cha, della SistaH, di quella fantastica ragazza
che adoro e che ultimamente sta un po' giù di allegria.
Spero
che questa idiozia di abbia fatto sorridere almeno un minimo, SistaH C:
-La canzone è "Eccoti" di Max Pezzali, ma non sono poi una
grande appassionata. E' che la mattina quando arrivo a scuola
c'è mia cugina che ascolta Max Pezzali in macchina e allora
a
forza di sentirla... Be', uno si abitua x°°
-Non chiedetemi come questi tre, giapponesi, conoscano Eccoti,
conoscano quindi Maz Pezzali, conoscano il testo e quindi l'italiano.
Perché non lo so.
-I pezzi scritti con lo stile normale sono la voce di Maki, corsivo
Akahana e grassetto Nagumo, ma si era capito, no? D: Ah, e quando le
frasi sono scritte unendo tutti e tre gli stili sono in coro, ma
l'avevo già scritto xD
-Akahana, il nome della bambina, vuol dire "Rosa rossa". Tra tutti i
nomi che ho trovato, questo mi sembrava il più plausibile.
Ma
anche no. Colpa della parola "Rosso". x°° No, la
verità
è che mi piaceva e basta. -cosacentraesattamente- [Cit.]
-C'erano
cinque
cose che dovevo dire, e io non mi ricordo la quinta. Ah, va be'. Le
solite cose. Non mi piace, l'ho scritta un po' così e bla
bla.
Bo', se siete arrivati qua vi ringrazio, e non siete arrivati non so
perché non state leggendo. (?)
Che
dire!
Grazie
mille a
tutti, anche a quelli che hanno saltato la fiction per leggere solo le
NdA -cosa intelligentissima, fra le altre-, e vi auguro una buona
giornata. Sì, non so più cosa sto dicendo. D:
Bene,
vi lascio che devo andare all'allenamento di karate di mio fratello e a
preparare i muffin. Ma cosa vi frega?
Comunque,
ricordate!
Rewiews
= Muffins of love.
And
who doesn't love muffins?
-Kya
P.s.:
E SistaH.
Ti
voglio bene. ♥
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