'Never mind, i'll find someone
like you. I wish nothing but the best for you,too...'
ascoltavo Adele e la sua meravigliosa voce mentre camminavo nel parco
ormai deserto mentre i fiocchi si adagiavano al suolo ormai
già ricoperto di soffice neve.
Piacere, io mi chiamo Sonny, Sonny Stevens. Ho 16 anni, porto dei
lunghi capelli rossi, anzi arancioni, e ho gli occhi color smeraldo.
La
mia pelle è albina ovvero quasi bianca, e proprio sul naso e
sugli zigomi sono poggiate delle dolci lentiggini che risaltano il
colore rossastro delle mie sottili labbra.
Sono bassina e esile, sembro quasi fragile a vista d'occhio anche se
sono probabilmente la persona più forte di tutta Londra. Si,
abito a Londra da ben 7 anni e ormai ho costruito delle amicizie.
Specialmente con Rosie, una bellissima ragazza dagli occhi azzurri e i
capelli nero carbone, l'esatto contrario di me.
-'Sonny?'-
sentì poggiare una mano sulla mia spalla. Tolsi una
cuffietta.
-'Ehi,
Rosie!'- le diedi un caloroso abbraccio.
Mi sistemò il cappellino con pom-pom e treccine che si era
leggermente spostato e ricambiò il mio abbraccio.
-'Che fai qui tutta sola?
Io sto raggiungendo Emily per andare al centro commerciale!'-
mi disse lei.
Emily era un'altra nostra amica, diciamo che Rosie ed Emily fossero le
mie migliori amiche.
Portava i capelli biondi sopra le spalle e gli occhi color miele.
-'Vuoi venire con noi?'-
continuò sorridendo.
-'Ehm, no
grazie. Torno a casa e mi faccio un bel bagno caldo, ultimamente non
sto molto bene.'- dissi poggiando una mano sullo stomaco.
-'Oh, mi dispiace amore.
Allora ci vediamo domani a scuola!'- ci scambiammo un
veloce bacio sulla guancia dopo di che la vidi sparire tra gli enormi
alberi coperti di neve.
Rimisi le cuffie e continuai il mio cammino verso casa.
Ultimamente stavo veramente male, non era una scusa. Avevo continue
perdite di sangue dal naso, frequenti svenimenti e fitte alla milza. I
miei genitori dicevano che era solamente malessere, così a
furia di risentire quelle parole finìì per
crederci.
Starnutìì e nell'abbassare lo sguardo vidi che il
cappottone di lana bianco e la neve sottostante erano sporchi di sangue.
-'Oh merda..'-
ritirai l'ipod e tirai fuori dalla tasca un fazzoletto con cui iniziai
a premere fortemente il naso. Niente, non aveva intenzione di finire di
trasformarmi in un vampiro.
Alzai lo sguardo verso il cielo e sul mio viso si posarono dei leggeri
e ghiacciati cristalli. I miei occhi iniziarono a roteare vedendo quasi
le stelle fino a quando non mi ritrovai sdraiata a terra, priva di
sensi.
Non so se sia giusto dire 'priva di sensi' perchè
da lontano riuscìì a sentire delle voci.
Delle voci solari, allegre e maschili.
Volevo alzarmi e tornare a camminare ma ero paralizzata, le mie labbra
non emettevano alcun suono e non riuscivo ad aprire gli occhi.
-'Ragazzi, sbaglio o
c'è qualcuno a terra?'- una di quelle voci si
distinse dal gruppo.
-'Si, non sbagli Niall!
Andiamo a vedere, magari ha bisogno di aiuto!'- disse
un'altra.
Poco dopo sentìì dei passi accellerati che
sprofondarono nella neve.
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*spazioautrice*
hola:3
sono ritornata con un'altra FF, questa e' un pò piu' carina.
mi vengono in mente al momento e.e
5recensioni e
continuo uu
baci. @xhoranlaugh
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