Di cioccolate
riuscite male, overdose
di attenzioni e nasi rossi
«Odio
il rabbreddore
e l'inbluenza»,
borbottò Hermione quel mattino, il naso eccessivamente
irritato dai fazzoletti.
Ron le
sorrise, baciandole la fronte. «Desideri qualcosa per
alleviare la sofferenza?»,
le domandò con una nota ironica nella voce.
La donna
annuì vigorosamente, avvolgendosi meglio nelle coperte.
«Una cioccolada andrebbe
bene».
Il bancone
della cucina era cosparso di pentolini e bustine di cioccolato amaro in
polvere, gocce di latte e cucchiai sporchi qua e là.
Ronald si
passò una mano sporca di cioccolato tra i capelli:
«Miseriaccia», sussurrò tra
sé, «Miseriaccia!».
«Ron?»,
si
sentì chiamare dalla voce della moglie, ovattata dal
raffreddore.
«Arrivo,
la
cioccolata è quasi pronta!».
«Quasi
pronta, quasi pronta», ripeté. «Quasi
pronta un
paio di Pluffe!».
Rilesse
attentamente la ricetta alla sua destra: "Aprire una bustina di
cioccolato
amaro per persona e versarla nel pentolino. Amalgamare sul fuoco con
125
millilitri di latte per bustina, da aggiungere poco per volta.
Mescolare
lentamente e con movimenti circolari per qualche minuto, fino
all'addensamento
del liquido".
«Addensamento?»,
rilesse Ron con la voce incrinata. «Avrebbe dovuto addensarsi?».
«Direi
di
sì», commentò la voce di Hermione.
Il marito si
girò verso di lei inorridito, spostando lo sguardo
dall'intruglio liquido di
cioccolato e latte costellato da grumi di polvere di cacao.
La donna
stava in piedi di fronte a lui avvolta in una pesante coperta di lana,
i capelli
scarmigliati, gli occhi lucidi e il naso rosso come un peperone.
Dopo una
rapida esaminazione del pentolino, Hermione scoppiò a ridere
di fronte alla sua
espressione colpevole. «Dofresdi federdi»,
ridacchiò.
«Sono
una
frana a cucinare, non c'è bisogno che me lo
ricordi», borbottò offeso.
«Afefi una bacchedda a disposizione, mi
spieghi perché non l'hai usada?».
«Volevo
mettere
alla prova le mie abilità culinarie», rispose
Ronald con aria di superiorità.
«Poi», aggiunse abbassando il tono della voce fino
al minimo udibile, «Senza la
magia è più... romantico».
Hermione gli
cinse la vita con le mani, guardandolo negli occhi. «Romandico, eh?».
Le orecchie
di Ronald arrossirono notevolmente. «Sì, romantico»,
rispose fieramente.
Un gran
sorriso illuminò il viso della moglie: «Con quesda
overdose di addenzioni credo che
guarirò moldo in bredda»,
sussurrò abbracciandolo.
«Lo
spero»,
sorrise Ron mentre si avvicinava a lei per baciarle il naso rosso.
«Non ho
intrapreso la mia carriera di chef mica
per niente».
«La cioccolada è decisamende
la dua specialidà»,
commentò Hermione. «Scommeddo
che non hai nemmeno aggiundo
abbasdanza zucchero. Chissà quando
è amara».
«E'
imbevibile per principio»,
rise il marito.
Hermione fece
scorrere il dito
indice lungo il contorno delle labbra di Ronald, sporche di cioccolato.
«Imbefibile»,
ripeté in un sussurro.
Poggiò
delicatamente le labbra
sulle sue, assaporando il gusto del cacao amaro. «Decisamende imbefibile»,
precisò sorridendogli.
***
Ahahah,
quanto mi sono divertita a scriverla? Troppo!
Si
è classificata prima a parimerito con la mia adorata
Charlotte McGonagall al contest a turni A
chi piace il flash contest di
sole :)
La coppia era
Ron x Hermione, il prompt cioccolato amaro.
Hope you liked
it <3
Jo
1°classificata
a pari merito:
Di
cioccolate riuscite male, overdose di attenzioni e nasi rossi. Di jo:
Grammatica:
10/10
Perfedda!
Per rimanere in tema xD
Cosa
posso dire? Non lo so! *w*
Stile:
5/5
Non
è la prima volta che te lo dico… quindi sicuro
sembrerò ripetitiva, ma mi piace davvero tanto il tuo stile.
Semplice e scorrevole, tutto perfeddo!
Ok
basta! xD
Prompt:
5/5
Oooh
la cioccolata amara non poteva essere messa a risalto in modo migliore!
Romantico come piace a me! *w*
Gradimento
personale: 10/10
Come
posso non mettere 10? E’ Perfedda!
Avevo
detto basta lo so U_U
per
un totale di: 30/30
|