Buon Compleanno, Billie Joe.

di _failed dreamer
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2012.
Degli strani rumori provenivano dalla cucina.
"Ovvio, oggi è il tuo 40esimo compleanno." si disse. "Tutti i tuoi amici ti avranno organizzato un'esuberante festa a sorpresa, con milioni di dollari di regali che ti dimenticherai persino di avere. Wow".
Aveva sempre odiato, in un certo senso, il giorno del suo compleanno. Certo, era fantastico passare un giorno speciale con la sua famiglia e i suoi amici, ma quell'intimità in cui sperava ogni anno svaniva, rimpiazzata da un'enorme festa con gente che conosceva a stento, magari vista una volta nella sua vita, ma di cui aveva segnato il nome nella ribrica e che Adrienne e Mike avevano quindi invitato.
Aprì di malavoglia gli occhi, e l'immagine offuscata di Adrienne gli riempì il cuore di gioia. Forse quell'anno sarebbe stato diverso. Forse avrebbe ottenuto ciò che aveva sempre sognato. Una festa normale, per una persone normale, senza gente sconosciuta in giro a ficcare il naso.
-Oggi ti aspetta una sorpresa, Bill! Buon compleanno- gli disse, baciandolo.
Tutte le sue speranze svanirono in un attimo, annientate da quelle parole.
Perchè nessuno lo capiva? Perchè nessuno aveva mai capito che lui non desiderava altro che una vita il più 'normale' possibile (quanto una fama mondiale permettesse)?
Forse lui non era mai riuscito a farsi capire. Tutti davano per scontato che volesse una festa spettacolare. Tutti davano per scontato che lui amasse la sua vita. Tutti davano tutto per scontato.

L'arrivo di Joey e Jakob arrestò i suoi pensieri.
-Buon compleanno papà!- urlarono in coro, entrando in camera.
Lo rendevano così felice, quei ragazzi.
Ma loro erano felici? Vivere sotto costanti macchine fotografiche, essere diversi sempre e comunque a causa sua... Si tormentava con quel pensiero. 
Già solo il fatto che lui fosse loro padre rendeva tutto diverso, complicato. 
Non erano mai stati 'Joey' e 'Jakob'. Erano sempre stati 'I figli di Billie Joe Armstrong'.
Li aveva sentiti parlare, una sera.
"Ci sta distruggendo la nostra identità, lo capisci? Non ce la faccio più, Joey!" stava lamentandosi Jak.
"Lo so, Jak. Ma cosa possiamo fare? Siamo marchiati a vita. Non è colpa nostra, nè di mamma, nè di papà. Devi adattarti".
"Si, ma fosse solo quello! Per lui è tutto così semplice! Certo, lui marinava come nulla fosse, va in giro a dire che la scuola non serve a nulla... Ed  intanto noi siamo quelli che ne subiscono le conseguenze!"
"Jak, lo so! Noi saremo sempre coloro che subiranno le conseguenze di tutte le sua azioni. E così Ramona e Frankito, e così Estelle, Brixton e Ruby. Ora piantala di brontolare e dormi, che domani ho l'esamo di chimica e devo dormire"
I suoi figli lo odiavano. Quello era il succo. Erano succubi di un qualcosa troppo grande per loro, e che nè lui nè loro potevano bloccare.

Quella mattina, il giorno del suo compleanno, Billie Joe prese una decisione.

Avrebbe sciolto i Green Day.






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