le fou et le prince incongru
#01. Terra
Tanta gioia di vivere e tanta passione racchiusi in un
ragazzo che proveniva da una terra così fredda ed austera: questo era ciò che
Antonio Salieri aveva pensato la prima volta che aveva incontrato Wolfgang
Amadeus Mozart.
#02. Orgoglio
Il suo orgoglio gli impediva di manifestare all’austriaco
tutto lo stupore che provava ascoltando le sue
ardite composizioni musicali.
#03. Spirito
In ogni nota che scriveva, ogni aria che componeva, Wolfgang
instillava una goccia del suo spirito, del suo grande amore per quel mondo così
strano ed affascinante.
#04. Storia
Antonio Salieri sapeva bene che, nonostante avesse vinto la
sua sfida personale con Mozart, non sarebbe stato suo il nome che sarebbe
passato alla storia.
#05. Tempo
Il tempo correva via veloce
e Wolfgang sapeva che non sarebbe mai riuscito a terminare il Requiem:
se solo Antonio fosse stato lì accanto a lui, forse avrebbe trovato la forza
per portare a compimento il suo lavoro.
#06. Guerra
Glielo avevano detto così tante volte che l’amore era come
una guerra: di fronte agli occhi color nocciola di Wolfgang aveva capito di
essere irrimediabilmente prigioniero dei sentimenti che provava per lui.
#07. Tradimento
Le mani che lavoravano senza sosta al complotto contro le
sue Nozze di Figaro erano le stesse che ne avrebbero volentieri accarezzato il
delicato profilo del volto, stringendolo
forte a sé.
#08. Sentore
Nessuno mai avrebbe dovuto sospettare quello che lui provava
per il salisburghese suo rivale: questo era il pensiero che lo teneva sveglio
nelle lunghe notti viennesi.
#09. Giovinezza
Wolfgang ripensava spesso con nostalgia agli anni della sua
gioventù trascorsi in giro per l’Europa: Salisburgo era per lui una prigione
dorata che lo stava soffocando.
#10. Orme
Tutto ciò che aveva fatto in passato e che avrebbe fatto in
futuro, ogni sua composizione, ogni sua più insignificante azione, aveva il
solo scopo di ottenere l’approvazione del suo severo genitore Leopold.
#11. Preda
Ogni volta che si
trovava in sua presenza, Antonio Salieri non poteva fare a meno di chiedersi
com’era stato possibile che un uomo come lui fosse diventato la preda di quel
ragazzino rumoroso.
#12. Stirpe
Proveniva da una stirpe di musicisti, e avrebbe sempre
dovuto essere all’altezza del suo retaggio: e chi l’aveva detto, si diceva
Wolfgang risvegliandosi in un letto sconosciuto dopo una notte di folli bevute.
#13. Passi
Sentire risuonare i passi del giovane Mozart all’interno del Palazzo Imperiale generava nel
suo petto un groviglio di sentimenti inesplicabili: invidia, desiderio,
disprezzo ed ammirazione…
#14. Rito
Per Antonio, comporre musica era un momento speciale, una
sorta di rito; per quel ragazzino presuntuoso era invece una cosa naturale come
respirare.
#15. Vittoria
Mozart era stato finalmente allontanato dal palazzo e tutta
la corte imperiale era tornata ad adularlo e celebrarlo come il miglior
compositore: avrebbe dovuto gioirne, ma come mai si sentiva vittima della sua
vittoria?1
#16. Languore
Ogni notte pregava Dio di liberarlo da quel languore che
s’impossessava del suo corpo ogni volta che si trovava vicino a lui: quel
sentimento era tanto sconveniente quanto impossibile per lui da combattere.
#17. Mortale
Quel piccolo, vanesio, mortale moccioso aveva creato
un’opera che lo avrebbe reso immortale, si disse il Kapellmeister2 mentre le sue mani stringevano gli spartiti
del “Flauto Magico”.
#18. Favorito
A chi si complimentava con lui per essere diventato il
compositore favorito dell’Imperatore, Wolfgang rispondeva con una grossa
risata: quanto potevano essere basse le aspirazioni dei cortigiani!
#19. Giardino
Affacciandosi alla finestra del salone dei ricevimenti,
aveva scorto Salieri ed Aloysia passeggiare da soli nei giardini imperiali e una
bruciante gelosia aveva immediatamente divorato il suo cuore.
#20. Eros
Wolfgang era proprio come Eros: sciocco e povero in canna,
ma trovava sempre un modo per ottenere quello che voleva; concluse con un
sorriso Antonio, mentre le sue mani accarezzavano le pagine del Simposio di
Platone.
#21. Canto
Salieri era immobile davanti a lui e gli rivolgeva uno
sguardo indecifrabile: non avrebbe saputo dire se era davvero il canto della
Cavalieri ad averlo sconvolto così profondamente.
#22. Tocco
Le loro dita si erano appena sfiorate nel momento in cui
Wolfgang gli aveva consegnato quegli spartiti, ma quel breve contatto era stato
sufficiente a fargli avvertire un intenso brivido lungo la schiena.
#23. Silenzi
Di fronte al corpo freddo ed immobile di Wolfgang, immerso
in un innaturale e pesante silenzio , una lacrima rigava il viso di Antonio,
ripensando alla vita piena di emozioni e di suoni che l’altro aveva abbandonato
per sempre.
#24. Movenze
Si vergognava non poco ad ammetterlo, ma le movenze feline
dell’austriaco erano davvero seducenti, anche per lui che era un uomo.
#25. Calore
Trascorrere qualche minuto insieme a lui era come ritrovare
il calore del sole della sua bella Italia.
#26. Apparizione
Nel pomeriggio, Constance faceva sempre la sua apparizione
nella sala prove: Antonio provava una sincera invidia nei confronti di quella
donna che aveva la fortuna di condividere la sua esistenza con Wolfgang.
#27. Inebriare
Rapito dalle note del Die
Zauberflöte3, Salieri si chiedeva qual’era il segreto di
quella musica sublime che inebriava chiunque la ascoltasse.
#28. Dita
Sotto il severo sguardo del sovrintendente Rosemberg, le
dita dell’austriaco si muovevano sicure e leggere sui tasti del pianoforte,
dietro di lui, il compositore italiano tratteneva il respiro: erano così vicini
eppure non potevano neppure sfiorarsi.
#29. Nostalgia
Vi erano dei momenti in cui Wolfgang, seppur circondato da
cortigiani adulanti e da ogni sorta di divertimento, sentiva la mancanza della
sua dolce sorella Nannerl e perfino dello sguardo severo di suo padre.
#30. Legame
Non l’avrebbe mai ammesso davanti a nessuno, ma dentro di sé
sentiva che ciò che lo legava ad Antonio Salieri era qualcosa di assoluto, unico, che
difficilmente gli altri avrebbero potuto comprendere.
#31. Erba
L’erba primaverile faceva solletico contro la candida pelle
del suo torace mentre l’austriaco lo sovrastava con il suo corpo e lo baciava
con passione: Salieri si svegliò ansante dal suo giaciglio… ancora quel sogno!
#32. Sembianze
Quando Gottlieb Stephanie4 glielo aveva presentato, Wolfgang non pensava
che quell’uomo sempre adirato, dalle sembianze così austere ed eleganti allo
stesso tempo, sarebbe diventato un pensiero fisso per lui.
#33. Nettare
Era stato dopo la loro ennesima lite su un’aria de Il Ratto
del Serraglio che, preso da un impeto di rabbia, aveva preso Wolfgang per la
camicia ed invece di tirargli uno schiaffo, l’aveva baciato con ardore,
assaggiando per la prima volta il dolce nettare delle sue labbra.
#34. Rossore
Svegliarsi all’alba e guardarlo
dormire beatamente fino a quando i suoi occhi scuri si schiudevano ed
incontravano i suoi e le sue guance si coloravano di un delizioso colore
porpora: in quei momenti Wolfgang era adorabile.
#35. Possesso
Era un uomo sposato, che non
disprezzava la sua compagnia nelle fredde notti viennesi: lui però sarebbe
sempre stato libero come l’aria, non sarebbe mai appartenuto a nessuno.
#36. Crepuscolo
Gli avevano detto che le sue
condizioni di salute erano peggiorate, ma di fronte a quel corpo stanco e
quello sguardo spento, Antonio capì che l’altro era giunto al crepuscolo della
sua esistenza.
#37. Fautore
Mentre la terra ricopriva la
misera bara del più grande compositore di tutti i tempi, Salieri stringeva i
pugni e combatteva contro il suo senso di colpa che gli diceva che era stato
proprio lui il fautore di quella scomparsa prematura5.
#38. Sfrontatezza
Wolfgang si divertiva immensamente
a mettere in imbarazzo il musicista italiano rivolgendogli uno di quei suoi
sguardi sfrontati che l’altro non riusciva in alcun modo a sostenere.
#39. Fato
Antonio non sapeva se ringraziare o maledire il fato che
gli aveva fatto incontrare quel ragazzino sfrontato.
#40. Labbra
Le sue labbra sapevano essere così
sensuali quando si rivolgevano a lui chiamandolo: “Maestro Salieri”.
#41. Pensiero
A volte, le emozioni che provava
in sua presenza erano talmente intense che abbassava il viso, temendo che
qualcuno potesse leggervi i suoi reali pensieri.
#42. Ritorno
Si vergognava di se stesso ogni
volta che, tornando a casa dopo una nottata d’amore con Antonio, trovava
Constance ad attenderlo addormentata su una poltrona del loro salotto.
#43. Ferita
Sfilando la camicia al suo amante,
Wolfgang notò la sottile ferita che lambiva il polso dell’altro: non avrebbe
mai immaginato che erano stati proprio lui ed il suo genio musicale ad averla
causata6.
#44. Confine
L’incontro con quel giovane
scervellato7 gli aveva fatto
scoprire quanto labile potesse essere il confine fra invidia e desiderio.
#45. Furore
Si impegnava a fondo nelle sue
composizioni, lavorava su di esse giorno e notte, con ardente furore: ma allora
perché non riusciva mai a raggiungere il livello di quell’austriaco?
#46. Volto
Le esili dita di Wolfgang
percorrevano con estenuante lentezza il profilo del viso di Antonio: il suo
volto candido e la sua barba d’ebano gli ricordavano la tastiera di un pianoforte.
#47. Candore
Il candore con il quale Mozart
affrontava i suoi successi così come i suoi fallimenti era disarmante: per questo o lo si
amava o lo si odiava, in entrambi i casi, follemente.
#48. Vino
Il
sapore della sua pelle era per Wolfgang come uno di quei vini italiani
che, una volta assaggiati, è
difficile se non impossibile smettere di
sorbire.
#49. Incisione
Ci era riuscito, gli aveva portato
via tutto quello che possedeva: il suo posto di primo compositore di corte, i
suoi musicisti, i suoi librettisti e persino la sua bacchetta per dirigere
l’orchestra, si disse con un sorriso mesto mentre accarezzava le iniziali “WM”
sull’asta di legno.
#50. Lanterna
Una sepoltura in una fossa comune,
dimenticato da tutto e tutti: così era terminata la vita di quel genio
incompreso; alla tenue luce di una lanterna, lacrime più ardenti del fuoco
solcavano il viso di Antonio Salieri.
Scritta per la LJ community 1frase con il set "delta".
Note:
1. Il riferimento alla canzone “Victime de ma
Victoire” dovrebbe essere chiaro…
2. Kapellmeister
era il titolo che Antonio Salieri assunse nel 1774, traducibile come Maestro di
Cappella dell’Opera di Corte.
3.Die
Zauberflöte è il singspiel di Mozart altresì conosciuto come “Il Flauto
Magico”.
4.Nel musical è proprio il librettista Stephanie ad introdurre il compositore
salisburghese ad Antonio Salieri.
5. Stando a degli studi su Mozart, Salieri fu una delle poche persone che presenziarono
alle esequie dell’austriaco il 6 dicembre 1791.
6. Sì, mi sto riferendo all’uso che Antonio Salieri fa del coltello durante
l’Assasymphonie…
7. Sempre nel musical, quando l’Imperatore chiede a Salieri di esporgli il suo parere su Mozart, questi risponde: "Un giovane scervellato... ma
infinitamente dotato.”
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