A volte ti chiedi

 

A volte ti chiedi,

se una cosa che ti sta a cuore possa risolversi bene,

se le altre inutilità che ti circondano ti saranno mai aliene,

se la tua vita potrà un giorno avere una svolta,

se quella problematica faccenda verrà risolta.

 

A volte ti chiedi,

se tutto ciò in cui credi abbia valore,

se non è la tua mente a fare un errore,

se non sia tu quello che sbaglia,

se non sia insignificante come un filo di paglia.

 

A volte ti chiedi,

cosa mai hai lasciato nel cuore di chi ti sta intorno,

cosa hanno provato a stare con te giorno dopo giorno,

cosa pensino di te dopo tante avventure,

cosa aspettino da te per le circostanze future.

 

A volte ti chiedi,

cosa significhi quel senso di inutilità che ti porti dentro,

cosa degli altri nel tuo cuore sta in centro,

cosa vorresti che stesse in quello dei tuoi amici,

cosa spereresti che li renda felici.

 

A volte ti chiedi,

ma io mi son già chiesto,

cosa ci voglia per un piccolo gesto,

da parte degli altri un sorriso,

che renda felice per tutto il giorno il tuo viso.

 

 

 

Scusatemi, ho paura di essermi concesso troppa “libertà” nel non seguire la metrica e le regole poetiche, ma ciò che volevo tirar fuori era proprio questo, e non potevo usare altre parole, altri verbi, altre frasi.

Ho scritto questa poesia dopo un grande litigio avuto con i miei genitori, con i quali purtroppo non mi sono ancora rappacificato, e la dedico a tutti quelli che si sentono giù di morale per qualcosa, sperando che vi possa almeno donare un sorriso, pensando che tutti ci si passa prima o poi, è che chi sta male non è mai solo.