Corro senza pensare a niente, poggiando i piedi sull'asfalto
freddo... come se danzassi.
Ascolto in silenzio il battito del mio cuore accellerare, l'eco dei
miei passi, il rumore in sottofondo della strada e il vociare confuso
della gente.
Un uomo vestito da clown attraversa la strada senza curarsi delle
macchine.
Una signora anziana si china a raccogliere un manifesto caduto...
Una bambina tiene saldamente in mano lo stelo di un fiore.
Un adolescente dai lineamenti marcati manifesta per la pace e cattura
l'attenzione grazie a quello suo sguardo enigmatico carico di
umanità.
In questo stesso istante,smetto di osservare di sfuggita il mondo
circostante e guardo dritto davanti a me.
Mi concentro solo su me stessa... sul rumore della ghiaia che
scricchiola cacofonicamente sotto le mie scarpe.
Sento la fatica e il sudore affiorare da ogni parte del mio corpo.
Sono stanca e vorrei fermarmi a riprendere fiato... prestare maggiore
attenzione alle parole di quel ragazzo...
Invece continuo a correre e preservare la mente vuota.. in ozio.
Rivedo il film della mia vita...
Credo di avere paura di fermarmi.
Mia madre concentrata a scrivere qualcosa su un blocknotes... mio padre
attonito, tutto preso dalla sua misteriosa telefonata.
Mio fratello immobile, perso nei suoi pensieri... e io.
Io che guardo inespressiva fuori dalla finestra di casa.. in quella
lontana estate del 1984.
Poi ecco il buio più totale cancellare ogni forma... ogni
colore ed ogni immagine tangibile all'interno della mia mente, dei miei
ricordi.
Ci sono tante cose su cui devo ancora fare chiarezza nella mia vita...
Tante persone che ho deluso e non ricordo nemmeno più il
motivo...
Tante parole non dette, che mi hanno spezzato il cuore e lo hanno
calpestato...lo hanno fatto a pezzi.
Lo hanno preso a calci.
Tante ferite ancora non rimarginate.
Ma io non voglio pensare... voglio continuare a correre e a tenere la
mente sgombra da ogni emozione...da ogni perchè... da ogni
domanda senza risposta.
Non devo pensare... perchè se pensassi, improvvisamente il
mondo e tutte le preoccupazioni mi crollerebbero addosso e rischierei
di cadere di nuovo.
Adesso l'unica emozione che può acquietare la mia anima,
riempirne le profondità, è il silenzio.
Non devo pensare... non posso permettermelo.
Mi dico che quando sarò più lucida,
più in me, potrò permettermi di pensare, di
piangere e lasciarmi andare.
Ora no.
Non è il momento.
Vivrò una frazione della mia esistenza a occhi chiusi.
Rivedo mentalmente una mia vecchia fotografia,sbiadita e consunta dal
peso degli anni; dalla fatica di stare al mondo.
Stamattina sembrava una bella giornata... potevo scorgere il sole da
casa mia.
Adesso invece ho l'impressione che stia per piovere.
|