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di ollieclash
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aprì gli occhi appena sentii il suono della sveglia.Ho sempre odiato quel suono,non mi ero mai decisa a cambiarlo nella paura di non sentirlo la mattina,ma l'ho sempre odiato. La mia camera era mezza illuminata dalla luce che filtrava dalla finestra e mi faceva bruciare gli occhi che furono investiti da quel fascio di luce così estraneo dopo 10 ore di buio totale.Erano le 6.45.Non scesi nemmeno a fare colazione,ero troppo agitata.Quel giorno sarebbe stato l'inizio di una nuova vita.Mi misi subito a ricontrollare le ultime cose,se avevo preso tutto. Non mi accorsi nemmeno che si erano fatte già le 7 e 30 e mia madre mi urlò: "Em,muoviti,papà ti sta aspettando!" aprii la porta della mia camera e diedi un ultimo sguardo ai miei libri,ai miei poster,alle mie foto.Poi scesi in salone,dove trovai mia madre,pronta,con i fazzoletti in mano per salutarmi. "Mamma,non sto andando in guerra" dissi,"lo so piccola mia,ma sarai così lontana da me,ci mancherai" finì la frase e scoppiò in lacrime.Non poteva farmi questo,no.Mi sentii così in colpa.Poi sorrisi e le dissi "ti scriverò molto spesso,davvero.Ti voglio tanto bene,mamma" mi abbracciò e mi sussurrò "anche io,per sempre mia piccola Em" chiusi la porta dietro di me,senza nemmeno voltarmi a guardare per l'ultima volta quella casa.Salii in macchina e mio padre partì.
Arrivai all'aeroporto in poco meno di un'ora.Salutai mio padre con la mano,ma lui mi prese e mi abbracciò e disse "Emily Rose,non fare stupidaggini,salutami tuo fratello e...attenta ai ragazzi.Mi fido di te." Sorrisi,"ti voglio bene anch'io.Ciao papà". Entrai all'aeroporto e dopo un'ora mi imbarcai sull'aereo. Accesi l'ipod,la mia canzone preferita "One Thing" dei miei idoli i One Direction,partii a tutto volume nelle mie orecchie. 
Era fatta. Eravamo a metà giugno,la scuola era finita.Diploma preso.Ora dovevo cominciare a vivere. Per farlo,avevo scelto Londra.




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