Iene che Ridono.

di Daequan
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Iene che ridono,

qui mi manca l'ossigeno,

e le contraddizioni stridono, 

sottrazioni di emozioni, 

cuori vuoti che non calciano

sangue nel corpo delle vostre azioni.

 

Ridono, i coglioni, 

perché ignorano la forza bruta

della rabbia che gonfia la cassa

toracica fino a che scoppia

e le ossa si fan sabbia.

Non hanno assaggiato il ferro

di cui è fatta questa gabbia.

 

Potresti lasciarmi solo, per favore? 

Vorrei buttarmi dal tetto senza suscitare clamore,

l'odore di ogni riga in questo foglio è dolore,

le ore dilatano leggere ed il tempo si è fatto incolore.

 

Non c'è neanche il tempo

di dire "c'era una volta",

non c'è persona che parli

senza scoprirsi coinvolta,

perenne attesa, onda umorale disillusa,

carne morta nell'usa e getta/raccatta ed abusa.





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