[Questa storia si è
classificata PRIMA al My Edit Contest di ChibyLilla. E' la prima volta
che arrivo così in alto! :'D]
A tutti coloro che vorrebbero
essere ascoltati.
E a tutti i fortunati
che possono dire di avere un Malandrino accanto! :)
Sirius Black
era un mistero per la maggior parte degli alunni e dei professori di
Hogwarts.
In
tanti si chiedevano cosa ci fosse dietro il suo sorriso
strafottente o la sua voglia così marcata di essere notato,
di
essere guardato, ammirato.
Quasi tutti
pensavano che solo i ragazzi abituati ad avere tutto potessero
comportarsi in quel modo strano.
Cambiarono
idea quando anche Regulus cominciò la scuola ad Hogwarts e
videro che i due fratelli non solo si evitavano, ma si scambiavano
occhiate truci ogni volta che potevano.
Ma solo i
Malandrini sapevano la verità.
Solo loro
sapevano che Sirius non era affatto spensierato come voleva far
sembrare.
Solo loro
sapevano che, in realtà, lui non aveva mai avuto niente, ma,
al contrario, gli era stato tolto tutto.
Sapevano che
durante la notte Sirius non riusciva a respirare e loro si
alzavano e si mettevano a sedere accanto a lui, finché il
suo
respiro non tornava normale e le sue lacrime non scorrevano
più.
Sirius, tante
volte, nel cuore dell'oscurità, rannicchiato sotto il suo
letto, apriva la bocca in un urlo muto e straziante e si metteva in
posizione fetale. Non emetteva alcun suono, ma i Malandrini lo
sentivano ugualmente. Chiudevano gli occhi perché
ciò che lui non diceva feriva anche loro.
Solo i suoi
amici sapevano che lui sentiva ancora la voce di suo padre, prima di
dormire. Sapevano che lo vedeva mentre gli sputava in faccia tutto il
suo odio.
"Non
sei mio figlio... non sei mio figlio... non sei mio figlio..." era questo che lui
sentiva.
Lo videro una
volta cadere in ginocchio vicino al suo letto. La testa bassa, la mani
chiuse a pugno. Ma non gemeva, non parlava: piangeva soltanto.
E cosa possono
fare dei ragazzi vedendo il proprio migliore amico così
stanco del dolore se non inginocchiarsi accanto a lui, in silenzio,
aspettando che si alzi?
Ma nessuno
seppe mai tutto questo oltre a loro.
E solo i
Malandrini sapevano che Sirius sanguinava quando Regulus lo guardava
male. E lui rispondeva a quegli sguardi con una domanda silenziosa: "Perché
mi hai lasciato anche tu?".
Ma solamente
loro potevano leggere quel punto interrogativo nei suoi occhi,
perché nessun altro conosceva Sirius Black bene quanto loro.
E quando lui
si rese conto di tutto questo non smise di piangere, certo che no,
è impossibile cancellare un dolore così grande,
ma, semplicemente, cominciò a urlare e a parlare con loro.
Così,
anche la più scura delle notti sembrava meno spaventosa se i
suoi amici gli accarezzavano i capelli.
Nonostante
tutto, Sirius Black si riteneva il ragazzo più fortunato del
mondo. Nella sua infelicità era il più felice.
Rachel*
Non posso
ritenermi soddisfatta di questa Fanfiction.
No,
perché la mia intenzione era quella di esprimere un dolore
immenso e non riesco a capire se ce l'ho fatta.
Tuttavia sono
felice di come sono riuscita a rendere la conclusione della storia.
Tanto dolore
che scema grazie all'amore degli amici.
Molto spesso
è così!
Fatemi sapere
che ne pensate! ;D
I CLASSIFICATA:
“Solo
loro sapevano” di Racher Betts
“Ma
solo i Malandrini sapevano la verità.
Solo loro sapevano che Sirius non era affatto spensierato come voleva
far sembrare.
Solo loro sapevano che, in realtà, lui non aveva mai avuto
niente, ma, al contrario, gli era stato tolto tutto”
GRAMMATICA E PUNTEGGIATURA 10/10
STILE
E FORMA 9.5/10
CARATTERIZZAZIONE
PERSONAGGI 9.5/10
GRADIMENTO
PERSONALE 10/10
TOTALE
39/40
Allora:
è scritta non bene, meglio!
Sei
riuscita con ogni singola parola a rendere perfettamente il dolore di
Sirius e l’aiuto silenzioso dei suoi amici. La situazione era
piuttosto delicata e sei stata particolarmente brava perché
nonostante tutto sei rimasta nell’IC, sia con Sirius che con
i Malandrini.
Credo
di non dover aggiungere altro!
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