ALL I WANTED WAS YOU

di 30secondstoquarri
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Con la scusa del 'esco con amici', convinsi mia mamma ad andare a cena con i Leto. Sicuramente, se le avessi detto che sarei uscita con due quarantenni, mi avrebbe proibito di varcare la soglia di casa e mi avrebbe barricata in camera mia. Chiara si preparava da me. Dopo ore di preparazione, eravamo pronte. Anche se ero un maschiaccio, a volte riuscivo a superare me stessa: dovevo essere perfetta per quella sera. Avevo messo una canottiera bianca sulla quale cadeva la mia collana a triade; una gonna a vita alta tutta blu e scarpe, da ginnastica ovviamente, bianche, erano all star, con i lacci che formavano una triade. I miei lunghi capelli castani e mossi erano legati in uno chignon, in questo modo si sarebbero visti benissimo i glypics che avevo tatuato un paio di anni precedenti sul collo. Mia mamma non era abituata a vedermi cosi in tiro, e ovviamente mi chiese 'Con chi esci stasera?' 'Amici, mamma' La solita risposta scazzata. E poi un rumore, la porta che si chiudeva. Io e Chiara eravamo partite per la "nostra" serata. - Erano le 20.30, e dei fratelli Leto nemmeno l'ombra. Restammo li. Chiara che mi scongiurava di tornare a casa, io che rispondevo con un 'arriveranno', perche ci speravo. Erano le 21.30, Chiara era spazientita. La pregai ancora, e ancora di aspettare. Quando, ecco due uomini a cui si davano massimo venticinque anni. Trattenni le urla e le lacrime, si capiva benissimo che erano vestiti di nero con occhiali da sole e cappellino per non farsi vedere e non dare nell'occhio. Dei paparazzi li avevano trovati, e loro avevano perso ancora una volta l'opportunità di stare tranquilli per un po'. Ci dissero a bassa voce di seguirli. Obbedimmo, e salimmo su una macchina che in pochi minuti ci portò in un appartamento. Ci spiegarono com'erano andate le cose, ci raccontarono dei paparazzi che non li lasciavano in pace e perche erano in ritardo. Mentre parlavano non facevo altro che pensare 'cazzo, Jared e Shannon leto sono a pochi centimetri da me, datemi un pizzicotto' Quando ritornai in me, mi accorsi che Jared mi stava guardando. Interruppe le parole del fratello e mi allungò la mano 'piacere, Jared' Diventai rossa, e strinsi la sua mano. 'Il piacere è tutto mio, puoi starne sicuro' e sorrisi. Passammo una piacevole serata, anzi, fantastica direi. Tutti i miei sogni si erano realizzati! Quando ormai era tardi per il nostro coprifuoco (avevamo solo 17 anni eh!) ci accompagnarono alla porta. Jared senza farsi vedere mi passo un bigliettino.  Arrivata a casa, mi distesi sul letto e presi quello che J mi aveva lasciato. 'Spero di rivederti presto, sei bellissima'




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