Ehi aspetta. Come ti chiami? Mei. Misaki Mei.

di Diamonds Arent Forever
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Quando entrai nell’ascensore non la vidi nemmeno, me ne resi conto solo dopo che era dietro di me.
“Oh scusami”
Mi spostai, e andai nell’altro angolo dell’ascensore che aveva iniziato a scendere.
Nell’altro angolo c’era una ragazza minuta che portava una divisa scolastica.
La guardai meglio. Era una ragazza di bassa statura ma doveva, probabilmente, avere circa la mia stessa età. La sua pelle era bianca e apparentemente liscia, i capelli erano marroni scuri, li portava sopra le spalle e aveva anche la frangia che le finiva un po’ sugli occhi e una benda sull’occhio sinistro. Mi resi conto, guardando la sua divisa, che portava lo stemma della scuola di cui avrei fatto parte anch’io appena dimesso dall’ospedale.
“Sei una studentessa della Yomi Nord?”
Lei non si scompose. Annuì facendo un cenno con la testa.
“Hai qualcosa da fare nel secondo piano del seminterrato?”*
“Sì”
“Ma il secondo piano del seminterrato è..”
“Ho qualcosa da consegnare. La mia triste metà mi sta aspettando là.”
L’ascensore arrivò, si aprirono le porte e lei uscì. Potei notare che portava una bambola dai capelli biondi e bendata. Che dovesse portare la bambola a qualcuno?
Uscita dall’ascensore i suoi passi rimbombavano in quel grande silenzio, si stava indirizzando in un corridoio tetro e buio, l’unica luce in quel piano erano le luci dell’ascensore. Uscii solo per metà dall’ascensore per evitare che si chiudessero le porte.
“Ehi, aspetta.”
Lei si fermò ma non si voltò.
“Come ti chiami?”
Ci fu un interminabile secondo di silenzio.
“Mei. Misaki Mei.”
Lei ricominciò a camminare e io potei leggere in un cartello che il corridoio che aveva intrapreso la ragazza era o la sala macchine, o  la caldaia, o l’obitorio. E tra le tre opzioni Misaki si stava quasi sicuramente dirigendo all’obitorio.
Rientrai nell’ascensore. Le porte si chiusero. Mi chiedevo a chi stesse portando quella bambola la ragazza. Misaki Mei aveva un’aria strana, anche se nel suo aspetto non c’era niente di anomalo o straordinario, in un certo senso aveva suscitato la mia curiosità, volevo provare a conoscerla meglio.
“Faremo la stessa scuola. Ci rivedremo sicuramente.”

-- Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff su Another, come si è capito è incentrata sul primo incontro tra Sakakibara e Misaki. E’ corta e semplice, spero possa piacere, ringrazio consigli e chi recensisce o comunque legge. Bacio ^^ --




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