Crossing Roads

di Charlene
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Los Angeles, 2005

 

Brenda

Premette tre volte di fila il bottone dell’ascensore, controllando l’orologio. Nove minuti di ritardo, il suo primo giorno. “Non sono tanti”, pensò. Dopotutto era appena arrivata, e quell’edificio era enorme. Per non parlare di quella città. Perdersi era perfettamente normale. No?

Tormentò ulteriormente il pulsante, imprecando a media voce.

-Non arriverà prima se distruggerà quel bottone.-

La voce alle sue spalle la fece sobbalzare: -Eh? Oh…- sorrise, imbarazzata: -Non me ne sono nemmeno accorta… sono in ritardo.- spiegò. Osservò l’uomo davanti a lei. Aveva le mani piantate in tasca e la guardava, divertito.

 

Andy

Girò l’angolo, diretto verso il piano del proprio reparto, la Rapine e Omicidi. Quella giornata era iniziata male e non poteva che finire peggio. Aveva le scatole piene dei rimproveri del capo per come stavano andando le cose al dipartimento. Ma tant’era, la polizia di Los Angeles era sempre più al centro di una bufera mediatica, la gente gridava allo scandalo e lui non ci poteva fare assolutamente niente. Aveva perfino sentito qualcosa su un nuovo dirigente della sezione Omicidi, e la cosa non era risultata propriamente popolare. Oh, non si prospettava un periodo tranquillo.

Continuò a camminare, perso nei propri pensieri, finché non arrivò davanti all’ascensore e non vide una donna bionda di spalle.

-Dai, andiamo… muoviti!- sbottò con un tono leggermente esasperato. Flynn pensò che avesse un accento davvero curioso, molto forte. Del sud, sicuramente. Gli bastarono quelle tre parole per capirlo.

-Non arriverà prima se distruggerà quel bottone.-

Lei si girò, e Flynn sorrise. Era proprio carina. E imbarazzata. Disse qualcosa sul fatto di essere in ritardo, sorridendogli di rimando.

 

L’ascensore arrivò subito dopo, e Brenda sospirò di sollievo: -Allora… vado.-

-Buona giornata, allora.-

-Grazie, anche a lei!-

Sorrisero di nuovo, prima che le portine si chiudessero.

Flynn si incamminò, pensando che non gli sarebbe dispiaciuto ascoltare ancora quell’accento.

Quello che non sapeva era che avrebbe avuto ben più di un’occasione di sentirlo.





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