14 Marzo,ore 22:30,Beika,Tropical Land.
"A cosa stai pensando?" Esordì ad un tratto Shinichi,gli era
sembrato di non essere più ascoltato da Ran.
"C-che? No,stai tranquillo,non preoccuparti per me..."
Replicò quest'ultima sbuffando lievemente, erano
lì da circa due ore e Shinichi non faceva altro che
discutere di Sherlock Holmes.
Ran era consapevole di quanto Shinichi adorasse la letteratura gialla
occidentale,la compagnia del suo amico d'infanzia era l'unica cosa
che la appagava,ma ciò non le bastava.
Con sua sorpresa era riuscita a convincere Shinichi a prometterle che
se avesse vinto il torneo di Karate,si sarebbero recati a quel luna
park appena giunto in città.
La sua era stata soltanto una scusante,aveva intenzione di invitarlo
lei stessa quella sera.
Nonostante fosse marzo, il clima da qualche tempo era migliorato
drasticamente,soprattutto in quegli ultimi giorni.
La sua intenzione era quella di dichiarare il suo sentimento a quel
ragazzo:gradasso,a tratti arrogante,eppure intelligente
e...dolce.
(Dolce sì...e forse un po' imbranato!) Considerò
Ran emettendo un risolino.
"Perdonami, Ran... ma come mai ridi?" Chiese Shinichi insolitamente
spiazzato,spesso comprendeva il modo di comportarsi della sua migliore
amica,tranne quella sera.
"Scusami Holmes, ma non sono affari che ti riguardano!"
Esclamò,prendendolo in giro scherzosamente.
"Piuttosto,andiamo nel treno dei misteri!Ho sentito dire da Sonoko che
è molto divertente!" Aggiunse Ran sfiorandogli il
braccio con la mano.
Anche se fu un breve contatto,quasi una carezza,Shinichi
sentì dentro di sé una sensazione paradisiaca.
"V-va bene Ran, andiamo!" Rispose semplicemente.
(Non posso crederci,sta arrossendo?) Pensò Ran,mentre
osservava Shinichi prelevare i biglietti all'entrata.
Entrarono nel tunnel parzialmente buio, Shinichi stava diventando
insopportabile,poiché poco prima di sedersi negli
appositi sedili del gioco,aveva preso la mano di una ragazza
dichiarandole il fatto d'essere convinto che dati i calli sulle mani
che aveva,doveva sicuramente praticare ginnastica artistica in
quanto una donna solo esercitandosi sulle
parallele avrebbe potuto avere delle mani del
genere.
Lo detestava quando si comportava così,alcune volte si
compiaceva esageratamente.
Aveva ricominciato a parlare di Conan Doyle,ma di colpo fu fermato da
Ran.
Ormai stanca di quei discorsi, gli fece una domanda inaspettata.
"In verità io non ti piaccio,vero Shinichi?"
Shinichi non le diede nessuna risposta,bensì
avvicinò la sua mano destra ai suoi lisci capelli
mori,scompigliandoglieli.
Ran alzò lentamente lo sguardo verso di lui,lo desiderava da
tanto, con tutta se stessa.
Incrociò i suoi occhi azzurri, stava per dire qualcosa ma,
senza che lei se ne accorgesse, Shinichi la stava baciando
fervidamente,lei ricambiò.
Fortunatamente avevano preso l'ultimo posto e nessuno dietro avrebbe
potuto spiarli.
Il piccolo treno partì e vennero immersi nella totale
oscurità,a quel punto Ran si lasciò andare del
tutto.
Si accorse che Shinichi aveva iniziato a stringerla fortemente, ma
riusciva ad essere sempre delicato, in fondo era un gentiluomo.
Improvvisamente Shinichi tirò fuori la lingua, Ran lo
seguì,facendo ciò diedero vita ad una sequenza di
danze passionale.
Il giro finì dopo poco tempo, allorché Shinichi
rattristato per questo prese la parola.
"Forza,Ran si è fatto tardi,devo riportarti a casa!"
Annunciò.
Ran estrasse il suo cellulare e compose rapidamente un numero.
"Papà senti sono io, ti chiamo per avvertirti che stanotte
non tornerò a casa, visto che domani è
domenica andrò a dormire da Sonoko,un bacione!"
"Questo significa che..." Disse Shinichi,Ran si limitò ad
annuire.
Quella notte non dormirono soli...
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