Macabro destino

di DCFans2012
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14 Marzo,ore 22:30,Beika,Tropical Land.

"A cosa stai pensando?" Esordì ad un tratto Shinichi,gli era sembrato di non essere più ascoltato da Ran.
"C-che? No,stai tranquillo,non preoccuparti per me..." Replicò quest'ultima sbuffando lievemente, erano lì da circa due ore e Shinichi non faceva altro che discutere di Sherlock Holmes.
Ran era consapevole di quanto Shinichi adorasse la letteratura gialla occidentale,la compagnia del suo amico d'infanzia era l'unica cosa che  la appagava,ma ciò non le bastava.

Con sua sorpresa era riuscita a convincere Shinichi a prometterle che se avesse vinto il torneo di Karate,si sarebbero recati a quel luna park appena giunto in città.
La sua era stata soltanto una scusante,aveva intenzione di invitarlo lei stessa quella sera.
Nonostante fosse marzo, il clima da qualche tempo era migliorato drasticamente,soprattutto in quegli ultimi giorni.
La sua intenzione era quella di dichiarare il suo sentimento a quel ragazzo:gradasso,a tratti arrogante,eppure  intelligente e...dolce.

(Dolce sì...e forse un po' imbranato!) Considerò Ran emettendo un risolino.
"Perdonami, Ran... ma come mai ridi?" Chiese Shinichi insolitamente spiazzato,spesso comprendeva il modo di comportarsi della sua migliore amica,tranne quella sera.
"Scusami Holmes, ma non sono affari che ti riguardano!" Esclamò,prendendolo in giro scherzosamente.
"Piuttosto,andiamo nel treno dei misteri!Ho sentito dire da Sonoko che è molto divertente!"  Aggiunse Ran sfiorandogli il braccio con la mano.

Anche se fu un breve contatto,quasi una carezza,Shinichi sentì dentro di sé una sensazione paradisiaca.
"V-va bene Ran, andiamo!" Rispose semplicemente.
(Non posso crederci,sta arrossendo?) Pensò Ran,mentre osservava Shinichi prelevare i biglietti all'entrata.

Entrarono nel tunnel parzialmente buio, Shinichi stava diventando insopportabile,poiché poco prima di sedersi  negli appositi sedili del gioco,aveva preso la mano di una ragazza dichiarandole il fatto d'essere convinto che dati i calli sulle mani che aveva,doveva sicuramente praticare ginnastica artistica in quanto  una donna solo esercitandosi sulle parallele   avrebbe potuto avere delle mani del genere.

Lo detestava quando si comportava così,alcune volte si compiaceva esageratamente.
Aveva ricominciato a parlare di Conan Doyle,ma di colpo fu fermato da Ran.
Ormai stanca di quei discorsi, gli fece una domanda inaspettata.
"In verità io non ti piaccio,vero Shinichi?"

Shinichi non le diede nessuna risposta,bensì avvicinò la sua mano destra ai suoi lisci capelli mori,scompigliandoglieli.
Ran alzò lentamente lo sguardo verso di lui,lo desiderava da tanto, con tutta se stessa.
Incrociò i suoi occhi azzurri, stava per dire qualcosa ma, senza che lei se ne accorgesse, Shinichi la stava baciando fervidamente,lei ricambiò.

Fortunatamente avevano preso l'ultimo posto e nessuno dietro avrebbe potuto spiarli.
Il piccolo treno partì e vennero immersi nella totale oscurità,a quel punto Ran si lasciò andare del tutto.
Si accorse che Shinichi aveva iniziato a stringerla fortemente, ma riusciva ad essere sempre delicato, in fondo era un gentiluomo.

Improvvisamente Shinichi tirò fuori la lingua, Ran lo seguì,facendo ciò diedero vita ad una sequenza di danze passionale.
Il giro finì dopo poco tempo, allorché Shinichi rattristato  per questo prese la  parola.

"Forza,Ran si è fatto tardi,devo riportarti a casa!" Annunciò.
Ran estrasse il suo cellulare e compose rapidamente un numero.
"Papà senti sono io, ti chiamo per avvertirti che stanotte non tornerò a casa, visto che domani è domenica  andrò a dormire da Sonoko,un bacione!"

"Questo significa che..." Disse Shinichi,Ran si limitò ad annuire.

Quella notte non dormirono soli...






 






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