Dichiarazioni

di carelesslove
(/viewuser.php?uid=88926)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quando tornai a casa quella sera trovai Holmes accasciato sulla poltrona col capo reclinato in avanti e il braccio sinistro nudo fino al gomito appoggiato al bracciolo, mentre sul tavolo li vicino giaceva la siringa ipodermica e il laccio emostatico di cui si era servito tante volte.
Non era la prima volta che mi capitava di vederlo in quella maniera, visto che, spesse volte, lo aveva fatto in mia presenza, ma quella volta la paura mi travolse e mi gelò il sangue nelle vene. In pochi passi gli fui accanto e lo chiamai, l’urgenza che avvertì io stesso nella voce mi colpì . Senza aspettare una risposta accostai una mano al polso del mio amico, pregando di sentire le pulsazioni normali.
Tirai un sospiro di sollievo nel sentire il battito regolare e cercai di ricompormi, ma la paura mi aveva causato un eccesso di adrenalina e mi vennero le vertigini, obbligandomi a scivolare lentamente a terra, trovandomi così a fissare le ginocchia di Holmes con sguardo catatonico.
- Watson – sussurrò il detective che nel frattempo si era svegliato
- Holmes – esalai senza aggiungere altro
Il detective mi afferrò per un braccio e mi guardò fisso quasi volesse scrutarmi l’anima – Sta tremando –
- No. Io... Mi lasci! – dissi cercando invano di divincolarmi
- John perché mente dal momento che le riesce così male? –
- Oh vada al diavolo – insorsi strattonando più forte
Holmes strinse maggiormente la presa…
mi guardò nelle iridi, i miei occhi lucidi e mesti risposero al suo sguardo.
- Non sono così fatto da non accorgermi che lei è sconvolto. E devo confessare che mi dispiace - mi prese una mano e se la portò alle labbra.
Io proruppi in un singhiozzo soffocato…  mi irrigidì quando vidi il suo viso  avvicinarsi – forse farò una sciocchezza – disse. Sentì le sue labbra appoggiarsi delicatamente alle mie e trattenni il fiato strabuzzando gli occhi per la sorpresa.
Sentendo che non rispondevo al contatto, Holmes si staccò di poco per consentirmi di fare una mossa e non vedendo una reazione pensò di aver preso un abbaglio – Sono mortificato – disse alzandosi.
Io tentennai per qualche istante, poi preso dal panico poiché Holmes si stava allontanando lo afferrai per le spalle –Non devi – dissi per trattenerlo, lo costrinsi a voltarsi e abbracciandolo gli sussurrai  – avevi ragione ero sconvolto e ti darei un pugno maledizione ma non posso stare senza di te –
- È una dichiarazione John ? – disse Holmes semplicemente. Mi accorsi solo in quel momento che Holmes aveva preso a chiamarmi per nome.
In tutta risposta lo strinsi più forte e lui ricambiò la stretta cercando di essere rassicurante
- Se pensa di non avere altre dichiarazioni da rilasciare potrei riprendere a baciarla, dottore? – Ironizzò in quel modo che gli era così deliziosamente proprio.
- Mi hai spaventato a morte Holmes, la prossima volta ti ammazzo! Giuro su Dio –
Il detective sorrise e strofinò il naso contro la mia guancia siglando con quel gesto la nostra nuova intimità.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=990277