Il passato è qui.

di Magnifica Me
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Capitolo 1

Perché sei qui?

 

“S-shimizu! C-cosa...sei tu?”
Yurick si ritrovava davanti agli occhi la sua vecchia amica d'infanzia, Shimizu. Non l'aveva più vista da quando era stato costretto a fuggire dal villaggio.
“Yu-chan! S-sì , sono io. Ti prego devi aiutarmi!”
Il mago era stato colto contro piede: voleva bene a Shimizu, certo; ma non poteva allontanarsi dalla città facilmente. Da quando la battaglia contro i Gurak era terminata e Zael aveva sposato Calista, diventando il nuovo re dell'isola, il gruppo dei mercenari si era sciolto: Lowell e Syrenne si erano sposati, anche se lui non rinunciava mai a delle “scappatine” veloci; Mirania era diventata famosa come curatrice e lavorava, ora, a corte come dottoressa; lui, invece, s'era trasferito nel castello e poche volte svolgeva lavori per conto dei regnanti, il più del suo tempo era occupato dai giovani maghi, a quali ogni giorno teneva lezioni di magia nera. Tuttavia, anche se libera, la sua vita era legata a quel castello e la possibilità di movimento s'era ridotta per vari motivi.

“Shimizu, mi vuoi spiegare cosa è successo?”

La giovane gli rivolse uno sguardo triste: “Dopo l'attacco dei mostri e la tua scomparsa, il villaggio fu nuovamente attaccato e raso al suolo” una lacrima rigò il suo volto “io e mia sorella fuggimmo e riuscimmo ad arrivare sulle Isole Vono, dove il guardiano ci accolse come figlie sue ma...misteriosamente la foresta iniziò a perire e dopo la morte del guardiano ci ritrovammo sole. Gli animali dell'isola iniziarono ad attaccarci, persino le piante! Decidemmo di fuggire ma qualcosa andò storto e...mia sorella rimase sull'isola. D'allora ti sto' cercando.”
Yurick si ricordava perfettamente della sorella di Shimizu: erano due gemelle ma avevano caratteri opposti, Shimizu era solare ed estroversa, odiava le battaglie e praticava la magia bianca; la sorella era chiusa, rigida e fredda; amava le battaglie e non praticava magia.
“Questo quanto tempo fa' è accaduto?”
“Circa tre mesi fa'.”
Il ragazzo non volevo far crollare le speranze dell'amica, ma considerava che la vita della sorella si fosse già spenta.

“Come sei riuscita a trovarmi?”
“A dir la verità mi ero persa; non conoscevo nessun altro luogo al di fuori della foresta e del nostro villaggio. Tuttavia ho incontrato un ragazzo eccentrico per strada che mi ha condotto qui, dicendomi che se non ti avessi trovato nella taverna avrei dovuto chiedere un permesso per entrare nel castello.”
“Un tizio eccentrico?” sollevò un sopracciglio, scettico.
“Sì! Vestiva tutto di bianco, portava con sé una spada e aveva i capelli bianchi, tagliati a caschetto ma con una lunga treccia lasciata crescere!”

Yurick rimase sorpreso: il ragazzo che Shimizu aveva incontrato era Therius, su quello non ci pioveva. Ma...perché era ritornato in città? Da quando la guerra era finita lui aveva preferito ripartire per continuare il suo viaggio per temprare maggiormente il suo animo.

“Uh! Ha detto anche che se avessi ottenuto il tuo aiuto, avrei automaticamente coinvolto i Grandi Eroi!”

“Grandi Eroi” era questo il nome che la gente dell'impero aveva attribuito al gruppo di mercenari.

Yurick sospirò pesantemente, valutando con attenzione la situazione: non poteva rifiutare la richiesta d'aiuto ( c'era in ballo la vita di una persona), si vedeva costretto a dover chiedere aiuto a Zael.

“Shimizu, vieni.”
“Dove andiamo, Yu-chan?”
“Racconterai la tua storia al re, sono sicuro che ti aiuterà.”

Usciti dalla taverna il primo volto che il giovane mago vide fu quello scontroso e rabbuiato del cavaliere in bianco.
“Oh, è un piacere rincontrarvi, Yurick”
“Anche per me, Therius”
Shimizu volse lo sguardo prima al cavaliere ed inseguito all'amico: si conoscevano? No, aspettate, la vera domanda era: ma che cavolo di nome è “Therius “!?

“Vi conoscete?” li domandò.
“Sì, ho avuto l'onore di combattere al fianco del vostro amico, signorina.”
“Parla come mio nonno” sussurrò Shimizu all'orecchio del mago; evidentemente Therius doveva aver sentito visto la smorfia di disapprovazione.
“Prego, seguitemi. Ho già accennato qualcosa al re riguardo la storia della ragazzina.”

“Ehi lo sai che io ho un nome!?” commentò irritata.
Yurick ignorò il battibecco che seguì; perso nei suoi pensieri si domandava perché Therius avesse aiutato proprio lei. Certo, non era un vigliacco o un egoista ma il dubbio rimaneva presente nella sua testa. Poi lo notò: sul braccio di Shimizu vi era un tatuaggio bianco, somigliante ad una cicatrice; incominciava come una normale linea retta dal polso ma via via diventava un intreccio complicato, che si interrompeva a metà spalla come se fosse stato diviso.

“Yurick, so' esattamente cosa ti stai chiedendo.” si fermò improvvisamente la ragazza, interrompendo la lite con Therius.

“Cosa...ti è successo?”
“Due anni fa, dopo la fine della guerra.”
Il giovane mago stava per chiedere nuove informazioni, quando si mise in mezzo il cavaliere.
“Non ora, non in questo luogo.”

Cosa stava succedendo?

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Ed ecco il primo capitolo! Fa' la sua comparsa Therius e un misterioso tatuaggio!
Quale sarà la storia di Shimizu? Perché Therius s'è offerto d'aiutarla? Ma, soprattutto, riuscirà l'autrice a pubblicare il nuovo capitolo?

Continuate a seguirmi e lo scoprirete!

Baci,

Magnifica Me.





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