OS Giulia
Ero finalmente li, dopo tre interminabili ore di fila stavo
per incontrarli, incontrare i miei idoli, coloro per cui andavo contro il
mondo, per cui piangevo, che con un tweet mi facevano sorridere e con un
semplice video diario ridere come una cogliona….
Erano li, davanti a me, altre sei persone e poi li avrei
abbracciati.
Dopo averli incontrati mi sarebbe bastato vederli solo
attraverso una foto? Dopo aver incrociato i loro occhi mi sarebbe bastato
guardarli attraverso un computer? Dopo aver sentito le loro voci mi sarebbe
bastato sentirli attraverso un CD? No. Questa era la risposta….
Non mi sarebbe più bastato un computer, non mi sarebbe più
bastato il mondo intero.
La paura iniziava ad impossessarsi di me, il mio sogno ma
allo stesso tempo il mio più grande incubo….
Dopo averli incontrati non mi sarebbe più bastato quello che
avevo di loro, dopo avrei voluto solo loro, loro che non avrei mai più
incontrato.
Corsi via, lasciai il mio sogno li, non incontrandoli una
foto mi sarebbe bastata, o almeno credo.
Correvo e non sapevo dove andavo, correvo senza una meta in
una città a me sconosciuta, correvo verso un qualcosa che non so cosa.
Sentivo le lacrime bagnarmi il viso, avevo lasciato il mio
sogno li, avevo lasciato tutto quello che sognavo da due anni perché dopo non
mi sarebbe più bastato.
Il cuore mi scoppiava, la testa era inondata di pensieri, le
lacrime erano incontrollabili e le emozioni avevano preso il controllo del mio
corpo.
Una stupida ragazza di 17 anni con un sogno, ecco cosa ero,
ero una fottutissima ragazza che non sarebbe più riuscita ad affrontare la
realtà.
Delle dita si intrecciarono con le mie, qualcuno era li con
me, mi girai non fregandome del mascara tutto sciolto, quegli occhi rossi e
gonfi, questi ultimi che incontrarono quelli di un verde brillante, quelli che
avrei riconosciuto tra mille.
Lo stomaco cominciò ad attorcigliarsi, sentivo una stretta
al cuore, era li, davanti a me, era li per me.
-Credi nei colpi di fulmine?- quella voce, quella voce che
avevo sognato tante notti, quella voce che dopo averla sentita sarei anche
potuta morire, tutto quello che volevo era li davanti a me.
Non riuscivo a muovermi, ero andata in tilt, ero come morta,
li in piedi davanti a lui, lui che mi faceva sognare.
Lui.
Harry Styles.
Harold Edward Styles,
davanti a me, ed io ero immobile.
-H-Harry- riuscì a
dire
Lui sorrise, benedetto cuore, capriole, salti mortali,
acrobazie varie e roba del genere, cuore del cazzo continua così e romperai la
gabbia toracica.
Tutto intorno a me era immobile, tutto era inesistente, il
vuoto più totale, c’era solo quel ragazzo davanti a me.
-Ti prego, dimmi il tuo nome- il bagliore nei suoi occhi era
indescrivibile, lui era indescrivibile
-I-io sono G-Giulia- balbettai, ero completamente andata,
non ragionavo, non connettevo niente di quello che mi stava accadendo.
-Sto sognando vero?- domanda più stupida non potevo fare, è
ovvio che stavo sognando, quello che stava succedendo era impossibile, lui non
poteva essere li.
-Non lo so, ma se lo è non voglio più svegliarmi- rispose il
riccio, era ufficiale, era uno dei miei soliti film mentali.
La distanza tra noi stava pian piano sparendo, sentivo i
nostri respiri fondersi, i miei occhi perdersi nei suoi, il vento scompigliarmi
i capelli.
Sembrava di essere in uno di quei film americani, ma questo
non lo era.
Avevo paura, e se anche quello era solo un sogno? E se mi
sarei svegliata nel mio letto? E se questo non sarà mai realtà?
Lentamente posò le mani sui miei fianchi come se avesse
paura anche lui che tutto potesse finire da un momento all’altro.
Mi alzai sulle punte per colmare finalmente quella poca
distanza tra noi due.
Ci fu un istante infinito in cui ci guardammo negli occhi,
era surreale.
Chiusi gli occhi per in istante, lo stesso istante in cui
lui posò le sue labbra sulle mie, lo stesso istante in cui mi sembrò di essere
in paradiso.
Quando li riaprì lui era ancora li, non era un sogno, era
tutta realtà, era la mia vita.
Io, una semplice diciassettenne italiana, una ragazza andata
a Londra per realizzare il suo sogno, ero li, con Harry Styles.
-Lo so, può sembrare stupido, ma appena ti ho vista ho
sentito qualcosa dentro, qualcosa che mi diceva che eri tu la ragazza che ho
aspettato per 18 anni-
-Non è stupido, è stupido innamorarsi attraverso un poster,
è stupido non credere nei proprio sogni, è stupido sprecare attimi preziosi-
risposi
-Non voglio che tutto questo finisca-
-Domani io partirò e tu ti dimenticherai di me, questa è la
verità- dissi allontanandomi e ricominciando a piangere
-Non mi dimenticherò mai di te- rispose lui
-Harry, tu sei una star ed io solo una semplice fan, quante
possibilità ci sono? Spiegamento perché io proprio non ci arrivo- il giorno
dopo tutto sarebbe sparito, sarebbe rimasto un ricordo e lui non si sarebbe mai
ricordato di me, una stupida fan.
-Non lo so, so solo che non ti lascerò andare via così-
-Non sparare cazzate, domani tutto sparirà ed io non sarò
più nessuno- andai a sedermi ai piedi di una quercia proprio li, la stessa
danti alla quale mi ero fermata poco prima, quella dove i miei occhi incontrarono
i suoi pochi minuti prima.
-Allora non capisci, non finirà tutto così- alzai gli occhi
per incontrare i vuoi per l’ennesima volta, poi lui continuò
-Può sembrare tutto avventato dato che ti conosco solo da
quindici fottutissimi minuti, ma Giulia, ti prego, sii la mia ragazza-
-Lo hai detto anche tu, non ci conosciamo neanche-
Prese il CD che avevo in mano, lo stesso che poco prima
volevo farmi firmare da tutti loro e con un pennarello scrisse su qualcosa.
Mi alzai da terra per vedere cosa scriveva
-Quando sarai pronta chiamami, io sarò qui ad aspettarti- mi
disse.
Io annuì semplicemente per poi avviarmi all’uscita del
parco, ma non appena mi avvicinai al cancello sentì l’impulso di inviare quel
messaggio, lo scrissi velocemente per poi girarmi e ritornare correndo da lui.
Appena lo lesse e mi vide corse a sua volta verso di me, ero
pronta alla cazzata più grande e più bella della mia vita.
Ero pronta a stare con Harry che conoscevo da soli quindi
minuti.
Ero pronta a rischiare.
Ero pronta a tutto.
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La mia prima OS tratt da uno dei miei soliti film mentali,
l'ho dedicata ad una directioner di nome Giulia che ho conoscuito
su FB ed è una delle ragazze più fantastiche del mondo.
Spero vi sia piaciuta perché ce ne saranno altre per le altre
directioner che ho conosciuto ultimamente a cui mi sono
affezionata molto.
xx
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