Wild Cat
I ruggiti selvaggi di Wild Tiger non
erano altro che gemiti
soffusi.
Barnaby morse la pelle del collo, mentre muoveva le mani
sulle cosce nude, dirigendosi verso la parte interna per toccare la
virilità.
<<
B-Bunny… >>
<<
Barnaby >>, lo corresse.
Aprì
le labbra e fece passare la lingua sul mento, poi la
fece scivolare nella bocca.
Gli occhi erano fissi su di lui e ammiravano, apprezzandolo,
il colore rossastro delle guance.
Kotetsu teneva le palpebre abbassate per l’imbarazzo e si
aggrappava al corpo muscoloso del partner.
Barnaby lo sentiva chiaramente tremare e affondare le dita
nella sua schiena, ogni qual volta che l’indice si spingeva
più a fondo nel suo
interno.
<<
Kotetsu-san… >>, lo chiamò,
<< Non sei
una tigre. >>
<<
Eh?! >>
L’uomo
più grande in quel momento lo guardò.
Gonfiò le
guance e borbottò qualcosa d’incomprensibile.
Una tigre docile, innocua.
Il ragazzo con i capelli chiari continuò, dopo avergli
strappato un semplice bacio:
<<
Sei solo un gatto
cresciuto. >>
Per
non dire ‘vecchio’.
Fece uscire le dita per poi
immergerle ancora nella stretta apertura, con un movimento
più deciso.
Kotetsu si coprì il volto con le
mani e il grugnito di protesta divenne un ansimo roco.
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