Titolo Fan Fiction: Too Tired
Autore:
Thinias
Pairings: -
Rating: Verde
Personaggi: Sam
Winchester, Dean Winchester, Lucifer
Warning: angst, malinconico,
introspettivo
Spoiler: settima stagione
Conteggio parole: 710
Disclaimer:
i
protagonisti sono personaggi di SPN e
non mi appartengono, questa è una storia di pura invenzione,
l’autrice scrive
senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.
Note:
Sam
è stanco di combattere, stanco
di resistere, la sua mente sta andando in pezzi e Lucifero non fa che
urlare e parlare e cantare,
insistente, subdolo.
Visto lo
sneak peek dell’episodio 7.17 e il mio cuore si è
frantumato in mille pezzi nel
vedere quanto Sam stesse soffrendo e Dean con lui.
Per capire di
cosa sto parlando qui potete vedere lo sneak peek 7.17
Mi sembra di
impazzire, sono così stanco.
Sono arrivato
addirittura ad ammirare la perseveranza con cui Lucifero insiste nel
catturare
la mia attenzione.
Non riesco
più a tenerlo fuori, la sua voce melliflua mi accompagna in
ogni momento,
continua, ininterrotta, per tutto il tempo.
Parla, urla,
canta perfino.
Ogni volta
che chiudo gli occhi, immagini della gabbia mi si parano davanti agli
occhi e la sua risata raccapricciante risuona nella
mia testa, tanto stridula e alta da farmeli immediatamente spalancare.
Non ho più
dormito.
Da quando
l’ho
fatto entrare, non sono stato più in grado di farlo.
Ho cercato
di combatterlo, di tenerlo a bada, ma non ci sono riuscito.
Lucifero ha
vinto. Non ho più potuto resistere alla sua continua
presenza nella mia testa.
Alla fine ho
ceduto, come in quel magazzino dove Dean mi aveva già
salvato una volta, l’angelo
caduto ha continuato a spingere e spingere e spingere. Ed io non ce la
facevo più.
Giorni senza
dormire, la stanchezza che ha pervaso il mio corpo e la mia mente,
l’insinuazione
che l’unico modo per farlo smettere, fosse di farla finita.
Dio mi
perdoni, ho provato a resistere, ma non ce l’ho fatta.
Guardavo
incredulo il coltello nella mia mano sporco di sangue, il liquido denso
e rosso
che ha cominciato a scorrere sul mio braccio e la forza che scivolava
via. Non
so nemmeno come sia successo.
La risata
vittoriosa di Lucifero è scoppiata aspra nella mia testa.
Ho ancora
nelle orecchie le urla di Dean.
Mi scuoteva
chiamando il mio nome, quanta disperazione nel suo richiamo.
Non mi ha
lasciato andare, sentivo l’urgenza nella sua voce, il panico
e nonostante
questo, la risolutezza.
Mi ha tenuto
stretto, ha continuato a parlarmi, a cercare di tenermi sveglio.
Tutto quello
che sentivo era la stanchezza, la vita che scivolava via.
L’oscurità
mi ha avvolto, un torpore piacevole in cui cadere e la voce di Lucifero
che
piano piano si spegnava. Finalmente.
Ma non è
finita.
Mi sono
svegliato in questo letto, i confini di questa stanza sono leggermente
sfocati.
Qualcuno ha medicato il mio braccio e ho indosso una specie di tenuta
bianca,
ai piedi scarpe senza lacci.
Mi sento
intontito, credo che mi abbiano dato qualcosa.
Non passano
che pochi secondi.
‘Bentornato
Sammy’
Lucifero è
seduto su un tavolo nell’angolo della stanza, sta giocando
con un cordino e
sorride.
Chiudo gli
occhi sperando che sparisca, ma la sua voce che si prende gioco di me,
mi fa
capire che è ancora lì. Apro gli occhi e ne ho la
conferma.
Sospiro,
sono stanco.
Stanco di
lottare, stanco di resistere, stanco di cercare di evitare
l’inevitabile.
Quando Dean
entra nella stanza, vedo il dolore sul suo volto, mi dispiace
così tanto. Non può
aiutarmi.
So che lo
vorrebbe con tutto sé stesso, che non è pronto a
lasciarmi andare.
Vorrebbe
trovare un guaritore, qualcuno o qualcosa che mi possa curare.
Nessuno
può.
Lo so io e
lo sa anche lui.
Non voglio
fargli del male e soprattutto, non voglio che ne faccia a sé
stesso facendo
delle cose stupide di cui poi si pentirà. Ha già
sofferto abbastanza.
Cerco di
fargli capire che eravamo stati avvisati, che Cass e Death gli avevano
detto
quali sarebbero state le conseguenze. Recuperare un’anima
mutilata dalla sua
permanenza all’inferno e rinfilarla nel suo corpo…
non poteva finire bene.
Vorrei che
capisse che deve solo lasciarmi andare.
Dean non
vuole arrendersi, vuole che reagisca, ma io non posso, non ce la
faccio, sono spossato
e glielo dico.
Non ne ho
più le forze.
Lucifero
sempre presente, prende in giro il nostro rapporto, neanche in questa
occasione
tiene quella fottuta bocca chiusa.
Il dolore
sul viso di Dean mi ferisce, tra tutte le persone al mondo non vorrei
fare del
male proprio a lui, non se lo merita.
Vorrei che
accettasse l’inevitabile, che capisse che il tempo che abbiamo
avuto era tempo
rubato, che nonostante gli sforzi sapevamo come sarebbe finita.
Lascia la stanza
con quell’espressione sul volto. Sofferenza, delusione,
sconforto, rabbia. Non saprei
quale abbia il sopravvento dentro di lui.
Non posso
aiutarlo, non posso aiutare neanche me stesso, vorrei solo lasciarmi
andare.
Lucifero continua
a parlare seduto su quel tavolo, lo sproloquio che esce dalla sua bocca
va avanti incessante.
Sono così
stanco.
N.d.A.
Ok non si può guardare quello sneak peek e sopravvivere,
quanta sofferenza in Sam che si arrende a Lucifero e alle sue
allucinazioni e quanto dolore in Dean, incapace di aiutarlo e di
spronarlo a combattere. ç_____ç
Non ho nemmeno visto la puntata ancora, ma se queste sono le premesse,
Dio mi sa che ci vorranno una vagonata di fazzoletti.
Non ho potuto resistere, dovevo scrivere qualcosa per farmi una ragione
di quello che sta succedendo a Sam e Dean in questo momento.
Se volete lasciate un commento e fatemi sapere cosa ne pensate!
Ciao a tutti alla prossima.
Twitter: @simogiuli
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