La corsa

di kikka974
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LA CORSA Corro; attraverso strade, vicoli, giardini, solo per allontanarmi da un luogo che non riesco più a chiamare casa. Corro per dimenticare, corro per ricordare, per far chiarezza su ciò che ormai un senso l'ha perso da tempo; corro per urlare al mondo ciò che ho nel cuore. Corro! I passi risuonano sordi sull'asfalto e sono l'unico rumore che mi accompagna in questa danza spericolata. Il battito frenetico del cuore è l'unico segnale che mi ricorda di essere ancora viva. Nella mia mente una miriade di pensieri si accavallano l'uno sull'altro rincorrendosi per prevalere. La luna è alta nel cielo e, dall'alto contempla la terra con fierezza; la luna, mia confidente e amica sa ciò che mi opprime: non sto solo correndo, sto scappando da me stessa , da tutto ciò che mi è più caro al mondo. Scappo perché ho paura di soffrire, di non superare le difficoltà, scappo perchè ho paura di dire addio. I lampioni illuminano, con luce fioca, il mio cammino, le case, creature immobili e silenziose, delimitano la via che si prolunga davanti a me, all'infinito, come per dirmi che non arriverò mai a destinazione, non arriverò mai in un luogo sicuro. Il peso dei miei pensieri e delle mie paure mi impedisce di camminare a testa alta e di urlare al mondo:”Eccomi sono qui e non ho paura!”, e mi ritrovo una persona ormai priva di coraggio e di speranza. Proseguo lungo la via, corro, aumento la velocità, mi manca il respiro, respingo la fatica e corro sempre più veloce. Mi sembra quasi di volare, di poter toccare il cielo con un dito, e finalmente scopro me stessa e urlo al mondo tutte le mie paure. Mi fermo. Riprendo fiato; le case, gli alberi, i lampioni e la strada sbiadiscono lentamente fino a scomparire. Mi sembra di cadere in una voragine apertasi improvvisamente sotto di me. Cerco inutilmente un appiglio. Non c'è niente da fare, precipito. Apro gli occhi. Intorno a me il buio, il nero della notte, è solo un sogno.




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