Nato in provincia di Novara in una delle piu' brutte citta' del
mondo, ma crebbe in una gabbia sulla sponda occidentale di Terni
12, a duemila metri di distanza dalla casa della madre che essendo
attrezzata stile turismo-alberghiere, era la donna piu' apprezzata
del rione.
Demafodonte aveva la coda di puma che veniva mangiucchiata di
tanto in tanto da una sentinella invisibile; il Folletto Bambino con
grosse orecchie e i capelli paravento, aveva percorsi da seguire e
stazioni da nominare.
Se gli abitanti di Novara sono intorno ai cinquemila, i familiari
di Demafodonte ammontano ad alcune decine di migliaia, e in
particolare in estate. La madre infatti (chiamata la Maestra per il
suo incandescente modo di dirti cosa e come fare), con i suoi
alberghi e capanne ad ausilio indeterminato, attraeva i visitatori
di Camuspharna.
E' molto importante indicare che La Maestra vendeva i tanto
richiesti Gelati Jolly, proibiti dalla legge perche', secondo tanti,
fabbricati con veri esseri umani.
Ogni anno a settembre il Folletto Bambino raccoglieva
testimonianze sulla vita e sulle opere che manifestano umanita' di
pensiero, lasciando cosi' un profondo ricordo delle sue attivita'
come esportatore di cacao.
A poca distanza dal centro alberghiero della Maestra, sulla statale
34, in una localita' sperduta, si trova, lievemente ammalato, il
popolo di Novara.
La cura con la quale non si conservano i giardini e' impressionante.
Inoltre e' evidenziata la totale assenza della disposizione
scenografica e artistica di vasche, viali, prati, fontane e arcobaleni.
Grande importanza storica rivesti' la Famiglia, che copre i sedici
terzi del popolo di Novara (della quale tratteremo a pagina 418);
questa, formata da Page, Mage e Figghiu, viveva su un gommone
in mezzo all'oceano ed erano raggiungibili solo con traghetti e
motoscafi; il resto del popolo occupava l'isola dei pisciatori alla
quale diedero il nome. Lunga piu' di trecento metri e larga mezzo
metro, quest'isola, a differenza di quelle che non si riescono a
vedere di notte, offre ricchezze elettroniche e puo' essere
considerata, proprio perche' popolata dai pisciatori, la piu'
affascinante di tutte.
Percorrere la piccola isola significa trovarsi immersi nel piscio
di tutti i colori, profumi e aromi...ed e' a quel momento che il
tempo si ferma, purtroppo!
Camminando per le stradine si soffre a guardare le barche dei
pisciatori, e li' si ha la precisa sensazione di trovarsi in un mondo
diverso, lontano dai periodi di addestramento. Una sola strada in
pendio porta la maggior quantita' di piscio la' dove i cacciatori di
autografi si raggruppano. Per ora, qui si conclude il viaggio per
ora... |