Fathers

di Stateira
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Vitious chiuse l’ultimo di una lunga fila di tomi, disposti sulla scrivania della Preside, incantata per l’occasione, producendo un rumore sordo e attutito

Vitious chiuse l’ultimo di una lunga fila di tomi, disposti sulla scrivania della Preside, incantata per l’occasione, producendo un rumore sordo e attutito. Tutti gli insegnanti, e gli Auror, riuniti nell’ufficio, si guardarono l’un l’altro, nervosi.

- niente?- tentò Lumacorno.

- niente.- sospirò Vitious.

- non è possibile che non ci siano altri modi.- protestò la McGranitt, incrociando le braccia secche al petto.

- e invece pare proprio che non abbiamo scelta, Minerva.- sospirò Vitious, abbattuto.

- l’unica alternativa è lasciar perdere.- rispose soavemente Piton.

- via, Severus, sai che non possiamo.-

- ed allora, temo che non ci sia scampo. Per noi, e per loro.-

- non otterremo nulla, in questo modo. – commentò Lupin, accigliato. – e non possiamo chiedere ai ragazzi una cosa del genere, non possiamo proprio.-

- questa “cosa”, Remus, salverebbe la pellaccia a molti di noi! Non possiamo permetterci il lusso di scartare una simile arma.-

- ma non è un’arma, Alastor!- gemette Lupin, e Tonks annuì, timidamente.

- è vero. Insomma… ci pensate, alle conseguenze? Stiamo parlando di una vita, in cambio di cosa? Di dieci secondi?-

- cielo, non faccio che pensarci, da quando tutta questa ricerca è cominciata.- disse la McGranitt, tesa.

- signori, se mi è concesso…- si intromise di nuovo Piton, con voce spenta. – in un certo senso Alastor ha ragione. Non ci è concesso di rischiare, e se è vero che ognuno deve fare la sua parte, in questa guerra, allora che i ragazzi facciano la loro.-

- la loro parte? Per l’amor del cielo, come se Harry non fosse già quello più coinvolto, fra di noi, senza metterlo in mezzo ad una faccenda simile.- scattò Tonks, fortunatamente fermata da Lupin, prima di avere la possibilità di far cadere qualche libro dal tavolo.

- non c’è la possibilità di… scegliere qualcun altro?-

- è da escludere, a questo punto. – commentò Lumacorno, amaro. – Potter è Potter. Senza di lui, non possiamo andare lontani.-

- sì, ma… per l’altro? Voglio dire, non possiamo cercare, che ne so, qualche Grifondoro, o almeno una ragazza che…-

- Malfoy è Malfoy.- sentenziò Piton, gelido. – ed è il meglio di cui disponiamo, al momento. Il meglio.-

- mi vengono i brividi.- Tonks raggelò, con una smorfia di disappunto.

La McGranitt sospirò. – non sei la sola, cara.-

- allora è deciso? Davvero?- Lupin sembrava il più restio, ad arrendersi, ma l’assenso risoluto di Vitious non lasciò spazio a speranze.

- purtroppo dobbiamo farlo.- disse, laconico.

- è per il bene di tutti.- gli fece eco Lumacorno.

- già. Ma mi chiedo che ne sarà del loro, di bene.-

 

- ma vattene all’inferno, Malfoy!- Harry grugnì, e con uno strattone tentò di liberarsi dagli invadenti rami di edera stregata con cui il Serpeverde gli aveva teso un agguato, appena fuori dagli spogliatoi del campo di Quidditch, dove si era allenato per ore.

Draco si esibì in un’affettata risata trionfale.- o ho, offeso, San Potter? Su, un po’ di verde addosso non ti farà che bene.-

- divertente, davvero.- replicò il Grifondoro, al colmo dell’irritazione.- Dì un po’, pensi di crescere, un giorno o l’altro, o hai intenzione di fare il poppante capriccioso finché i capelli non ti diventeranno ancora più bianchi di così?-

Draco sbuffò una smorfia infastidita. – per tua norma, Sfregiato, non sono affatto un bambino, e non so che farci se tu non possiedi nemmeno l’ombra di un senso dell’umorismo, e non sai stare ad uno scherzo innocente!-

Harry si strappò dalle spalle gli ultimi rami, e scosse la testa, fingendosi teatralmente sorpreso.- oh, no, ma che dici, l’ho trovato davvero spassoso, invece, sul serio! Scommetto che ci hai perso almeno tre o quattro notti, a progettarlo, vero? Magari ti sei fatto aiutare dai tuoi amichetti, dalla Parkinson e da Zabini. Oppure hai messo il cervello in comune con i tuoi scimmioni? Se vi impegnate sono certo che potreste quasi fare l’intelligenza di una persona media, sapete?-

- piantala di fare il gradasso con me, Sfregiato!- scoppiò Draco, estraendo la bacchetta con gli occhi iniettati di sangue. – lo vedremo, chi riderà per ultimo!-

- attento, Malfoy, ti ho già battuto…- ringhiò Harry, mettendo subito mano alla sua.

I due nemici di sempre si fronteggiavano, minacciosi, nel bel mezzo del giardino della scuola, e sembravano più che intenzionati a fare sul serio, con quelle bacchette.

- fatela finita, tutti e due!- una voce piuttosto imperiosa distrasse i due contendenti dai loro bellicosi intenti appena prima che Draco facesse la prima mossa. Hermione saettò un’occhiataccia a Malfoy, poi gli rivolse le spalle, concentrandosi su Harry. – la McGranitt vi cerca, vi vuole nel suo ufficio.- disse, neutrale.

Harry lasciò scivolare indietro la testa, impigrito. – che ho fatto, ora?- sospirò, rassegnato, e sforzandosi di ignorare i risolini di Malfoy.

- che cosa AVETE fatto.- rispose Hermione, con voce petulante. – vi vuole tutti e due, e alla svelta, anche.-

Draco rabbrividì suo malgrado, e il Grifondoro non potè che esserne soddisfatto. Mal comune, mezzo gaudio.

 

 

 

 

 

ANGOLINO!

Eccoci con una nuova long fic, dopo il mio periodo shot… Come avrete modo di vedere, non sarà una Male Pregnacy, nulla (spero) di irrazionale, ho cercato in ogni modo di evitare pasticci con Madre Natura. Beh, questo è stato un semplice prologo, un modo per tastare il polso della situazione (vi spettavate per caso una situazione diversa da un Harry e un Draco che bisticciano come gatti? Huhu, poveri illusi, per quello dovrete aspettare il sequel di The Last Challen… ops… dovrei imparare a mordermi la lingua. ^^’). Beh, come sempre mi auguro che apprezzerete questa fic piuttosto insolita, molto altalenante, ma in fondo in fondo tenera (è inutile, sono una romanticona).

Enjoy, come sempre io sono a disposizione per domande/commenti/osservazioni di ogni genere!

Ah, anzi, colgo l’occasione per ringraziare tutte coloro che hanno lasciato un commento a tutte le shot che ho pubblicato in quest’ultimo periodo, purtroppo non ho avuto occasione di inchinarmi a loro come sempre, grazie di cuore!





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