Fire.

di La Chiave di Do
(/viewuser.php?uid=145783)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fiamma ***
Capitolo 2: *** Falo' ***
Capitolo 3: *** Cottura ***
Capitolo 4: *** Scottatura ***
Capitolo 5: *** Sole ***
Capitolo 6: *** Calore ***
Capitolo 7: *** Cenere ***
Capitolo 8: *** Incendio ***
Capitolo 9: *** Fuoco greco ***
Capitolo 10: *** Fuoco fatuo ***
Capitolo 11: *** Stella ***
Capitolo 12: *** Fuoco ***



Capitolo 1
*** Fiamma ***


The Four Elements: Fire
1. Fiamma 2. Falò 3. Cottura 4. Scottatura
5. Sole 6. Calore 7. Cenere 8. Incendio
9. Fuoco greco 10. Fuoco fatuo 11. A scelta 12. Fuoco
Completate 12/12


 

DISCLAIMER         
Questa fanfic è autografa ed inedita,    
i protagonisti  non  sono  di mia pro-    
-prietà  e  con  questa  storia  non  si    
intende offenderli o lucrare.    
 

                    La Chiave di Do
          Per partecipare a  questa  challenge  ho  voluto affidare  ad  ogni
          elemento una  scimmietta,  in base alla loro indole,  o  quella  che
          ho imparato a conoscere in ore di interviste  e  di  amore  incondi-
          -zionato per la loro musica. E' anche una sfida, avendo io sempre
          scritto solo su Alex,  e  un tributo a coloro che  di  solito  lascio  in
          secondo piano: a ognuno un elemento, a ognuno 12 drabbles.


 




1.       Fiamma


Quando si senti’ le corde bruciare sotto le dita un calore lo avvolse, come un abbraccio, come potenza pura, come la scintilla che accende la fiammella dell’accendino.

“E’ bellissima” disse.

Il suo corpo liscio e bruno gli scivolo’ sotto le dita fresco ma bollente, come se celasse una sorta di magica sensualità.

“Ti piace?” la voce di suo padre, spesso dura, si piego’ in una dolcezza sorridente.

Jamie apri’ la bocca per parlare, ma per la prima volta in vita sua si senti’ mancare le parole.

Annui’ con una fiamma appassionata negli occhi che valeva di piu’ di qualunque risposta affermativa.

“E’ tua” gli disse “Buon natale James”.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Falo' ***


2.       Falo’



“E’ favolosa” si era sentito dire, e un moto d’orgoglio lo aveva invaso.

Ora quel suo unico grande amore era ancora al suo fianco, lucida, brunita, un po’ scordata, ma bellissima.

Sei mesi d’amore che sarebbero potuti durare per sempre.

Alla luce danzante del falo’ anche le sue dita ballavano entusiaste sulle corde nel tentativo di stupire, quasi in gara con Alex, chitarrista come lui da quel sacro giorno di dicembre.

Ma era una competizione sulla stessa lunghezza d’onda, illuminata dal calore dell’amicizia.

Poi un paio di occhi bruni s’illuminarono nel fuoco, avvicinandosi, bruni come il legno della sua chitarra.

“Posso sedermi?” chiese la ragazza.

E Jamie le fece posto.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cottura ***


3.       Cottura



Aveva appoggiato la seta preziosa dei suoi capelli sulla sua spalla, mentre suonava.

Era bellissima, le curve del suo corpo acerbo  somigliavano a quelle della sua chitarra.

A quel contatto si era sentito ribollire il sangue nelle vene, il cervello quasi friggere nell’incapacità di esprimere a parole l’emozione palpitante che in poco tempo era riuscita a trasmettergli.

A sedici anni le parole sembrano tutte troppo grandi.

Allora aveva accennato i primi accordi che gli erano passati per la testa, li aveva arpeggiati in un soave giro di blues.

“Sei tu” le aveva sussurrato.

“E’ cotto” aveva sentito dire quando, mentre si allontanava, non le aveva scollato gli occhi di dosso.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Scottatura ***


4.       Scottatura



“Non esce di casa da giorni”.

“Gli passera’, abbi fede… a sedici anni queste cose passano in fretta”.

“E’ vero, ma fino a che non passano sembrano durare tutta una vita”.

“Povero James, spero torni quello di prima… si sente mancare qualcosa quando suona, sembra… vuoto, come se si fosse spento qualcosa dentro di lui”.

“Non l’ho mai visto in quello stato”.

“Ma che cosa gli è successo? Si è ammalato? A scuola sembra assente da un secolo!”

“No, non ha nulla, come si fa ad ammalarsi a settembre?”

“Si è innamorato…”

“Ma questo non avrebbe dovuto rinvigorirlo?”

“…E lei no”.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Sole ***


5.       Sole



Jamie scopri’ ben presto che l’amore di una femmina non era tutto, nella vita: per un’indole come la sua il fascino misterioso e candido della donna era troppo simile alla luna, gelida e mutevole.

Non che non gli piacessero, le ragazze, tutt’altro, ma non era in loro che aveva trovato la rinascita, la via della maturazione.

Al centro del suo universo c’era la band, e i ragazzi, e cosi’ era per loro.

Per quanto potesse sentirsi abbandonato, solo, intaccato a volte nel suo orgoglio incrollabile, grazie a loro c’era sempre una luce,  una fonte di vita attorno a cui gravitare, come un sole.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Calore ***


6.       Calore



Quella sensazione di complicità caratterizzava ogni gesto, ogni sorriso, ogni sguardo.

Era piu’ che essere fratelli, amici, amanti, era come l’unione di quattro anime in preda alla follia adolescenziale

Uscire, fumare e di nascosto lasciandosi invadere i corpi dal calore dello stesso fumo e dello stesso alcol, e stare male insieme.

Ma suonare, soprattutto, quello era meglio di qualunque cosa; meglio dell’alcol, del fumo, del sesso. Come una scopata a quattro, ma senza niente di gay, limitandosi a mettere in comune anime e corpi e quanto di piu’ intimo c’era, per loro: la musica.

Era vivere insieme, era sperare, era calore.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cenere ***


7.       Cenere



Qualcosa sembrava prossimo a nascere.

Silenzioso e strisciante, vagamente angosciante, come un sospetto.

Sembrava l’inquietudine, li teneva sospesi sopra l’abisso, ad un passo dalla salvezza, ma ancora insicuri.

Non sapevano neppure se erano loro, in realtà, sopiti, a dover vedere la luce, o se erano i loro progetti, i nascituri.

James non aveva propriamente paura, o era troppo orgoglioso per darlo a vedere: furiosamente esercitava i suoi arpeggi nervosi senza darsi il tempo di calarsi nel terrore che attanagliava gli altri.

Ma qualcosa voleva sorgere da sotto la cenere dei loro insuccessi, come l’araba fenice.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Incendio ***


8.       Incendio



“Tu sei Jamie Cook!”

Non aveva detto molto di piu’.

Lo aveva trascinato senza troppo garbo fino alle toilette del locale, baciandolo furiosamente nel modo piu’ svergognato che potesse immaginare.

L’alcol aveva reso tutto cosi’ frenetico…

Non c’erano stati preliminari, solo il muro freddo contro la schiena di lei, lo stretto calore del suo corpo per lui.

Le sue mani stringevano quelle cosce magre quasi con violenza, quelle di lei erano affondate nei suoi capelli alla ricerca del bacio che le avrebbe impedito di gridare.

Le loro lingue danzavano con loro nell’incendio della tensione all’orgasmo.

Fu la prima volta che a una donna basto’ anche solo il suo nome.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Fuoco greco ***


9.       Fuoco greco



Ce l’avevano fatta.

Non c’era una spiegazione razionale a tutto questo, semplicemente tutto a cui avevano teso era li’ davanti ai loro occhi, vivo e tangibile.

Diciannove anni e la vittoria.

Come fuoco liquido il loro talento era esploso dalla tremolante Sheffield e si era scagliato violento e potente a incendiare il galeone delle classifiche piu’ importanti dello stato.

Ancora teenagers, e già numeri uno.

Perché erano passione pura e avevano colpito e affondato tutti gli altri.

Erano il fuoco greco d’Inghilterra, e avrebbero bruciato l’intera flotta di cuori tesi da sotto il palco.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Fuoco fatuo ***


10.       Fuoco fatuo



Si dice che le rockstar non abbiano un’anima perché immancabilmente si ritrovano a venderla al diavolo.

Eppure Jamie un’anima ce l’aveva.

Come avrebbe fatto, altrimenti, a sentirsela pesante, come malata?

Si sentiva inutile e debole, una fiammella che non riesce ad illuminare la stanza.

Era come se stesse morendo e quell’anima, pesante ma piu’ leggera del suo corpo indolenzito, lo stesse lasciando in uno scintillio azzurrino.

Ma la sua indole giocosa trovava ancora il fiato per comunicarlo.

“Sono morto” diceva in un sorriso stralunato.

“No Cookie” la voce di Dio, o forse quella di Matt “sei soltanto fatto”.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Stella ***


11.       Stella



Lontani gli astri bruciavano, ammassi di polveri spaziali e gas celesti.

In quei pochi ma lunghi anni di intramontabile successo aveva imparato a guardare in alto, come in una sorta di muto ringraziamento alla buona stella che gli aveva portato fortuna.

Ma a lui non sarebbe bastata, piu’ avanti con gli anni, una stella nella Walk of Fame.

Jamie voleva, piu’ che ogni cosa, possederne una vera.

Poi quel pensiero si spegneva in un sorriso quando si rendeva conto di nuovo della verità, sorseggiando costosissimo gin.

Lui stesso, ormai, era diventato una stella.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Fuoco ***


12.       Fuoco

 

L’aveva sempre avuto nel sangue.

Era nella sua animosità incontenibile e nella sua odiosa testa calda.

Traspariva persino su quelle sue gote sempre rosse che tanto odiava proprio per quella loro assurda caratteristica.

Niente fermava Jamie Cook quando l’ira, la passione o l’entusiasmo lo prendevano infiammandogli il cuore.

La sua anima ardeva sulle corde, colava dalle punte dei suoi capelli, quella sera come in tutte le precedenti, dominata da quel suo demone vivace.

Vi coincidevano i suoi difetti insopportabili e i suoi pregi di trascinatore.

E per non farlo arrabbiare lo sussurravano, tutti, quando lui non sentiva:

“Ha il fuoco, dentro”.

 


 
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1000977