Come l'odore della pioggia

di fallon
(/viewuser.php?uid=181579)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


.Capitolo 1

 
Era una giornata come tante. Lei e ne stava a leggicchiare il solito romanzo in balia ai tiepidi raggi del sole che illuminavano tranquilli le pagine del libro.
Dalla panchina dov’era seduta, aveva una visuale quasi completa di ciò che succedeva nel cortile della scuola. C’erano gli sportivi che, in questo momento di pausa, ne approfittavano per farsi una corsetta veloce intorno al campus, le ragazze pon pon si agitavano come sempre emettendo strani gridolini (ne era convinta che lo facessero solo per attirare l’attenzione, erano troppo squallide per impiegare del tempo libero per allenarsi). Sparpagliati sui prati c’erano gruppetti di ragazzi e ragazze dall’aria allegra e spensierata. Beh, d’altronde è venerdì e mancano solo due lezioni e finalmente i weekend si lascerà assaporare come non mai.
 
L’aria è tiepida e stranamente nel cortile c’è abbastanza silenzio a tratti graffiato da qualche voce giovanile che fa capolino alle orecchie di Brielle: non era mai stata una di quelle ragazze che fanno parte del gruppo “portante”, non era mai stata una di quelle persone che conoscono tutti e che sono conosciute da tutti. In breve non era mai stata “popolare”.
Bene o male, però, era felice così. Aveva la sua amica storica dai tempi delle elementari, Mean, e adorava leggere e stare ore ed ore a disegnare. Bri non era per niente una brutta ragazza, e aveva gli occhi come  due diamanti azzurri che le illuminavano il volto.
Un solo difetto: la timidezza.
Nessuno si accorgeva di lei.
Sarà stato il fatto che in presenza di estranei si chiudeva a riccio, oppure il fatto che c’era sempre stato qualcuno che si piazzava in prima fila, facendo si che la debole voce della ragazza era costretta a tornarsene dentro.
Si sentiva trasparente. Come se nessuno la percepisse o addirittura la vedesse.
Le era successo così tante volte che ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Anzi, lo aveva sfruttato a suo favore: si chiudeva nel suo mondo, nel quale decideva lei chi far entrare e chi no.
 - Bri! – si sentì chiamare – Dov’eri? Ti avevo persa!
Corse da lei una ragazza con gli occhi vispi e castani velati da un sottile paio di occhiali da vista. Capelli lisci e raccolti in una coda disordinata: era Mean.
-Sono sempre stata qui a dire il vero – le sorrise inarcando le sottili sopracciglia.
-Ah, ehm, non ti avevo vista. Comunque, adesso che lezione hai? – domandò la ragazza accasciandosi sulla panchina accanto a Brielle che chiuse il libro e frugò nella vecchia tracolla estraendo un foglietto ripiegato varie volte su se stesso. Lo aprì. Scorse con un dito fino ad arrivare in prossimità della fine, poi si fermò:
- Filosofia, tu?
-Storia. – disse facendo una smorfia annoiata: Mean odiava la storia! – Oh, guarda chi arriva …
Le due ragazza spostarono lo sguardo alla loro destra.
Saranno state una ventina di ragazze al seguito di soli cinque ragazzi.
-Dio, non li sopporto! – aveva sussurrato Mean all’ orecchio dell’ amica. Brielle non rispose, rimase a fissarli.
 
Camminavano a passo spedito ridendo rumorosamente non curandosi di chi li circondava, avevano un fare altezzoso, tutti e cinque andavano a testa alta. Quello era il loro territorio. Non c’era da discutere.
Si notava lontano un miglio che erano i più popolari della scuola:i loro atteggiamenti e tutte le ragazze urlanti che cascavano ai loro piedi ne erano la testimonianza.
Vennero rinominati i  “the Wanted” perchè chiunque avrebbe fatto in modo da diventare loro amico. Tutti li adoravano: erano i modelli a cui ispirarsi per i ragazzi, ed erano il sogno di tutte le ragazze del campus.
Brielle e Mean li odiavano. Erano “l’opposto di mentalità progredita” li aveva definiti Brielle, “sono cinque stronzi addobbati a festa” li aveva definiti Mean.



~~~~~~~~~~~ ~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Buonasera :D
Questa è la mia prima FF in generale
perciò siate buoni ^^”
L’ho scritta abbastanza pensando ad altro
e penso che faccia abbastanza pena ._.
e se vi va,  fatemi sapere cosa ne pensate ;D
un bacione ^w^

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


.Capitolo 2

 
-Ma dico: LI HAI VISTI?! Chi si credono di essere?!
-Sono solo dei palloni gonfiati – disse rassegnata Brielle – Mi fanno quasi pena.
-Pena?! Ma io li strozzerei a mani nude!
Una risata spontanea interruppe il loro discorso. La volontà di Mean era condivisa dalla sua amica: quei cinque “cosi” erano insopportabili, erano dei gradassi ed era tutto gratuito. Non avevano fatto nulla di così stratosferico per meritarsi tutte quelle attenzioni. Eppure non erano in molti a pensarla così. Nessuno osava contrastare i The Wanted poiché sapevano che poi, tutto il sistema scolastico, gli si sarebbe ritorto contro, e così tutte le povere vittime delle ingiustizie di quei cinque dovevano ingoiare l’amaro e farsene una ragione.
L’ultima bravata fu quella progettata da Tom Parker, il più “grande” del gruppo, che qualche giorno prima aveva formattato tutti gli hard disc dell’aula di scienze, dove la classe di Brielle stava mandando avanti un esperimento. Un disastro! Tutte le ipotesi e le ricerche di quasi un mese, mandate all’aria. Alla domanda “chi è stato?” nessuno disse nulla.
Era logico: chi sano di mente avrebbe voluto ritrovarsi contro tutto il gruppetto ed affini?
 
Il fastidioso suono della campanella squarciò il clima rilassante del cortile. Un flusso di ragazzi sciamò verso l’ingresso della scuola, e con loro anche Mean e Brielle. Era davvero un peccato abbandonare quella giornata stupenda per venire rinchiusi in delle aule venendo costretti  allo studio forzato.
Arrivate nel corridoio principale, quello che dava su tutte le aule, le due ragazze vennero costrette a separarsi.
-Ci vediamo dopo. – disse Mean sbadigliando rumorosamente.
-Okay, a dopo.
Entrambe si girarono ed entrarono ognuna nella rispettiva aula: Mean in quella di Storia e Brielle in quella di Filosofia.
 
Quando Brielle entrò in classe c’erano già parecchi alunni, ma del professore Ronan non vi era traccia.
Così, la ragazza, si sedette ad uno dei tanti banchetti liberi e riprese a leggere il libro dal punto in cui lo aveva lasciato un attimo prima in cortile.
Ad un tratto, mentre era totalmente assorta dalla sua lettura, udì che le voci dei ragazzi che la circondavano si fecero più forti. Alzò lo sguardo. Proprio al banco di fronte al suo si era seduto un ragazzo. “Oh, no” pensò tra se “anche qui no!” Il ragazzo si girò per parlare con una bionda alla sua destra.
Era proprio lui sfortunatamente: Nathan Sykes.
 
Era il più giovane della “banda”. Aveva con precisione la stessa età di Brielle e Mean: diciotto anni. Lui e Brielle frequentarono le scuole elementari insieme, quando fu tempo, ma lei era quasi  praticamente sicura che lui non sapeva neppure quale fosse il suo nome.
 
Il prof. Ronan entrò nella classe leggermente trafelato per il ritardo. Ogni alunno prese posto. Il professore aprì il registro. Lasciò cadere l’indice della mano destra sull’elenco. Batté un colpetto contro la pagina. Poi richiuse il registro.
- Allora ragazzi – si appoggiò alla parte anteriore della cattedra  - abbiamo l’onore di avere nella nostra classe un nuovo alunno: Nathan Sykes!
Ecco. Un incubo che diventa realtà!
Al nome del ragazzo seguirono una serie di applausi. Il ragazzo si guardò intorno con aria soddisfatta.
 
“Ma cosa vi applaudite?! Mica ha vinto il nobel per la pace nel mondo?!”
 

----------------
Miao a tutti (?)
Finalmente ho postato anche il secondo capitolo :D
*yee*
Ci ho messo così tanto perché questa FF non mi convinceva affatto :1
Poi mi sono auto costretta a continuarla ;3
… ma come li ho fatti antipatici a quei cinque xD
Poverini ^^
Grazie a tutti voi che leggete e
Grazie a @GiadyEsse per la recensione ^^
Al prossimo capitolo. Ciao :3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1002271